Lago di Piediluco

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Template:Infobox Lago Il lago di Piediluco è un lago dell'Italia centrale, sulle cui rive sorge il paese di Piediluco, frazione di Terni. Collocato alle propaggini sud-orientali dell'Umbria, con un ramo che sconfina nel Lazio, il lago di Piediluco può essere considerato il più grande bacino lacustre naturale della regione dopo il lago Trasimeno. Il nome sembra potersi interpretare come "ai piedi del bosco sacro"[1]. Rappresenta, insieme ad altri piccoli specchi d'acqua situati in provincia di Rieti, uno dei resti dell'antico Lacus Velinus, grande bacino di origine alluvionale venutosi a formare a partire dal Quaternario. Di forma irregolare con un perimetro di circa 13 chilometri, il lago si trova ad un'altitudine di 375 metri, con una profondità massima attestata sui 19 metri. Il suo immissario naturale è il Rio Fuscello, gli altri due immissari sono invece rappresentati da canali costruiti dall'uomo, uno che lo collega al fiume Velino, l'altro che fa convogliare nel lago una porzione di acqua derivata invece dal fiume Nera, lungo ben 42 chilometri. Si può tranquillamente affermare che l'afflusso ed il deflusso delle acque nel lago è completamente regolato per il fabbisogno energetico delle industrie della vicina Terni. L'emissario cioè il fiume Velino è deviato verso Marmore dove si getta nel fiume Nera formando la Cascata delle Marmore.


Il lago nell'arte

Di suggestiva bellezza, il lago ha rappresentato per molti artisti una tappa obbligata di quel Grand Tour cosi' definito nel 1670 dal prete e scrittore Richard Lassels, autore di An Italian Voyage. Noti i dipinti ad olio realizzati nell'anno 1826 dal pittore francese Jean-Baptiste Camille Corot che hanno come soggetto il suo scenario.Molto nota è anche la fauna ittica.

Fauna Ittica

Tra le specie ittiche che popolano il lago di Piediluco, figurano la tinca, la trota, il luccio, il persico reale, la carpa, l'anguilla.

La pratica del canottaggio

Mappa
Vista dal lungolago

Il lago di Piediluco è stato scelto dalla Federazione Italiana Canottaggio come sede del Centro Nazionale Remiero, intitolato a Paolo D'Aloja,Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, che diede notevole impulso alla nascita del Centro Nautico di Piediluco. Per ricordare la sua figura viene organizzato un Memorial che prende il suo nome [2].

Il centro è gestito dal Circolo Canottieri Piediluco [3] ed all'interno vi alloggia stabilmente la Nazionale Olimpica di Canottaggio che utilizza il bacino per i suoi allenamenti e meeting internazionali.

Anche la sezione Canottaggio della Polisportiva Circolo Lavoratori Terni svolge sulle acque del Lago la propria attività. [4]. Va detto che entrambi i circoli locali contribuiscono alla promozione ed alla diffusione del canottaggio a livello amatoriale - agonistico.

La mancanza di correnti e la presenza di venti abbastanza regolari rendono il Lago un eccellente campo di gara per regate nazionali e internazionali. Per questo il Lago è pieno di piccole boe che coprono le distanze di gara di 1000, 1500 e 2000 metri.

Nel caso in cui il Comitato Olimpico Internazionale scegliesse Roma come città ospitante dei Giochi Olimpici 2020, è stata avanzata una candidatura dove il comune di Terni si impegnerà a sviluppare il centro federale di Piediluco per ospitare le gare di canottaggio e gli altleti in un villaggio olimpico.[5]

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