Juan de Borgoña

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La nascita della Vergine (1509), cattedrale di Toledo

Juan de Borgoña (14651534) è stato un pittore spagnolo di origini francesi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Borgoña fu attivo, negli anni fra il 1495 e il 1533, prevalentemente a Toledo dove introdusse lo stile rinascimentale.[1] Secondo gli storici dell'arte Borgoña fu, probabilmente, fratello dello scultore Felipe Bigarny.[2] Il 28 dicembre 1498 Borgoña si sposò a Toledo con Quiteria Fernández.[3]

Francisco Jiménez de Cisneros, cattedrale di Toledo

Borgoña studiò e si perfezionò artisticamente in Italia, a Firenze nella bottega del Ghirlandaio e nel 1504 in Lombardia. Borgoña evidenziò nelle sue opere una certa influenza anche della pittura fiamminga e borgognona.[4]

Le opere più importanti attribuite a Borgoña sono le decorazioni del chiostro, con una Visitazione (1494-1499), oltreché della sala Capitolare e della sagrestia (1509-1511) della cattedrale di Toledo, con Episodi della vita della Vergine, una Ultima Cena, il Giudizio Universale, e settantadue ritratti di arcivescovi di Toledo presenti nella zoccolatura[5]; i dipinti nell'aula magna dell'università di Alcalá de Henares; il polittico (1508) per l'altar maggiore della cattedrale di Ávila, con una Resurrezione, un Calvario e una Epifania; la Caduta di Orano (1514) per la cappella mozaraba caratterizzata da elementi naturalistici che introducono la preminente figura provvidenziale e messianica dell'arcivescovo Cisneros; il polittico per il convento di Sant'Orsola a Salamanca; i dipinti della pala d'altare (1518) della chiesa di San Giovanni Battista a Camarena, quelli per il convento di Santo Domingo a Madrid e quelli (1518-1523) per la chiesa di Villa del Prado (Madrid).[2][3]

Apparizione dell'angelo a san Giuseppe, Cuenca (Museo Diocesano)

La sua ultima opera conosciuta è la pala d'altare della chiesa di Pastrana, con una Deposizione conservata nel Museo Parrocchiale.[6]

Borgoña lavorò anche a Madrid, a Cuenca, a Guadalajara e la sua bottega di Toledo fu ancora attiva fino al 1584, grazie all'impegno del figlio Giovanni, che seguì le orme del padre.[1]

Nelle opere di Borgoña si evidenziò l'influenza del Ghirladaio, di Piero della Francesca e del Signorelli soprattutto per gli elementi naturalistici, mentre l'arte fiamminga si notò per la drammaticità di alcuni temi religiosi.[1]

La pittura ad affresco di Borgoña si caratterizzò per l'eleganza e la piacevolezza compositiva, per la brillantezza delle luci e del colore, per l'architettura prospettica e la padronanza della prospettiva lineare, per il volume e la monumentalità delle figure.[2][6][7]

Tra gli allievi di Borgoña si possono citare Juan Correa de Vivar, Juan de Villoldo, Pedro de Cisneros, Antonio de Comontes, Lorenzo de Avila, oltreché suo figlio Giovanni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (ES) Borgoña, Juan de (nel sito del Museo del Prado), su museodelprado.es. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  2. ^ a b c le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 210.
  3. ^ a b (ES) Mateo Gómez, Juan de Borgoña, Madrid, Fundación de Apoyo a la Historia del Arte Hispánico, 2004.
  4. ^ Borgoña, Juan de- (nel sito Sapere.it), su saperelb-538884594.eu-west-1.elb.amazonaws.com. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  5. ^ Juan de Borgoña, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  6. ^ a b (ES) Borgoña, Juan de (1465-1534) (nel sito mcnbiografias), su mcnbiografias.com. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  7. ^ (ES) Fernando Marías, El largo siglo XVI, Madrid, Taurus, 1989.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Diego Angulo Íñiguez, Juan de Borgoña, Madrid, Instituto Diego Velázquez del Consejo Superior de Investigaciones Científicas, 1954.
  • (ES) Marcel Bataillo, Erasmo y España. Estudios sobre la historia espiritual del siglo XVI, Madrid, F.C.E., 1966.
  • (ES) Fernando Checa Cremades, Pintura y escultura del Renacimiento en España, 1450-1600, Madrid, Cátedra, 1993.
  • (ES) Fernando Marías, El largo siglo XVI, Madrid, Taurus, 1989.
  • (ES) Mateo Gómez, Juan de Borgoña, Madrid, Fundación de Apoyo a la Historia del Arte Hispánico, 2004.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN209082591 · ISNI (EN0000 0003 5895 6614 · Europeana agent/base/48983 · LCCN (ENn2001001808 · BNE (ESXX1688743 (data) · BNF (FRcb150424964 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2001001808