Josef Escher

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Josef Escher

Consigliere federale
Durata mandato14 settembre 1950 –
9 dicembre 1954
PredecessoreEnrico Celio
SuccessoreThomas Holenstein

Capo del Dipartimento delle poste e delle ferrovie
Durata mandatoottobre 1950 –
9 dicembre 1954
PredecessoreEnrico Celio
SuccessoreGiuseppe Lepori

Presidente del Consiglio nazionale
Durata mandato6 dicembre 1948 –
5 dicembre 1949
PredecessoreAlbert Picot
SuccessoreJacques Schmid

Presidente del Partito Conservatore
Durata mandato1946 –
1950

Consigliere nazionale
Durata mandato8 dicembre 1936 –
14 settembre 1950

Durata mandato7 dicembre 1925 –
6 dicembre 1931
Circoscrizione  Vallese

Consigliere di Stato del Canton Vallese
Durata mandato1932 –
1936

Deputato al Gran Consiglio del Canton Vallese
Durata mandato1917 –
1931

Dati generali
Partito politicoPartito Conservatore

Josef Escher, talvolta riportato come Joseph Escher[1] (Sempione, 17 settembre 1885Berna, 9 dicembre 1954), è stato un avvocato e politico svizzero, Consigliere federale dal 14 settembre 1950 al 9 dicembre 1954, giorno della sua morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Completati gli studi di diritto a Università di Berna e a Berlino,[2] nel 1912 iniziò a lavorare come avvocato a Briga, dapprima come collaboratore, e poi come titolare del suo studio legale e notarile.[3]

Membro del Partito Conservatore, la carriera politica di Escher iniziò nel 1912, quando divenne vicesindaco di Briga, incarico che mantenne fino al 1920. Successivamente, fu deputato al Gran Consiglio del Canton Vallese dal 1917 al 1931; durante il suo mandato al Gran Consiglio, fu eletto sindaco di Glis dal 1920 al 1928. Entrò nel Consiglio nazionale a dicembre del 1925, e vi rimase fino al 1931 e, dopo una parentesi al Consigliere di Stato del Canton Vallese, vi tornò nel 1936. Fu Presidente del Consiglio nazionale dal 1948 al 1949.[4] Dal 1946 al 1950 fu Presidente del Partito Conservatore.[2] Nel 1949 ottenne un dottorato honoris causa in diritto dall'Università di Friburgo.[2][3]

Nel 1950, a seguito delle dimissioni di Enrico Celio, Escher fu eletto al Consiglio federale al primo scrutinio, ricevendo 165 preferenze su 219.[5] Durante il mandato da Consigliere federale, attuò politiche di ristrutturazione finanziaria delle compagnie di trasporto operanti a livello federale, e promosse la costruzione della centrale elettrica di Rheinau sul fiume Reno, tra il Canton Zurigo e il Baden-Württemberg, che sarebbe iniziata nel 1952.[6] Morì in carica il 9 dicembre 1954.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Josef Escher, in Banca dati online Dodis, Documenti Diplomatici Svizzeri. URL consultato il 26 luglio 2023.
  2. ^ a b c (FR) Escher, Josef, su www2.unil.ch, Università di Losanna. URL consultato il 26 luglio 2023.
  3. ^ a b c (DE) Louis Carlen, Escher, Josef, in Dizionario storico della Svizzera, 21 novembre 2005. URL consultato il 26 luglio 2023.
  4. ^ Escher Josef, su parlament.ch, Parlamento svizzero. URL consultato il 26 luglio 2023.
  5. ^ Consigliere federale Josef Escher, su admin.ch, Consiglio federale, 19 luglio 2018. URL consultato il 26 luglio 2023.
  6. ^ Konsortium Kraftwerk Rheinau (a cura di), Das Projekt des Kraftwerkes Rheinau, in Schweizerische Bauzeitung, n. 69, agosto 1952, p. 439–448.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Consigliere federale Successore
Enrico Celio 1950 - 1954 Thomas Holenstein
Controllo di autoritàVIAF (EN128587057 · ISNI (EN0000 0000 8843 134X · BAV 495/346605 · LCCN (ENn84084147 · GND (DE11874643X