Ipomoea purpurea

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Ipomoea purpurea
Fiori di Ipomoea purpurea
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Ipomoea
Specie I. purpurea
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Ipomoea
Specie I. purpurea
Nomenclatura binomiale
Ipomoea purpurea
(L.) Roth, 1787
Nomi comuni

Campanella viola, campanello viola

Il campanello purpureo o campanella purpurea (Ipomoea purpurea (L.) Roth, 1787) è una pianta rampicante della famiglia delle Convolvulacee[1]. È usata in Italia come pianta ornamentale, per la bellezza dei fiori, sia pur effimeri, e la capacità di ricoprire bersò, pergolati, reti di recinzione e di salire lungo fili appositamente tesi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i campanelli rampicanti, la pianta si intreccia attorno alle strutture, raggiungendo un'altezza di 2–3 m e più. Le foglie sono a forma di cuore e gli steli sono ricoperti di sottilissimi peli bruni o verdi. I fiori sono a forma di tromba o campanello, di colore prevalentemente viola o lilla o magenta o bianco; hanno un diametro di 3–6 cm.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è nativa del Messico, dell'America centrale e del Sud America[1]. È naturalizzata in tutte le regioni temperate calde e subtropicali del mondo.

La crescita della pianta è favorita dal terreno umido e ricco, ma può essere trovata in crescita in un'ampia gamma di tipi di terreno.

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Il campanello purpureo viene coltivato per i suoi attraenti fiori viola e bianchi e ha molte cultivar ornamentali. Le cultivar più comuni includono:

  • I. purpurea var. Crimson Rambler (fiori rosso-viola con gola bianca);
  • I. purpurea var. Grandpa Ott's;
  • I. purpurea var. Kniola's Black Knight;
  • I. purpurea var. Star of Yelta (fiori in varie sfumature di viola intenso con gole bianche o rosa pallido)
  • I. purpurea var. Via Lattea (corolla bianca con accenti malva).

Colore del fiore[modifica | modifica wikitesto]

I glicosidi cianidina acilati possono essere isolati dai fiori viola di I. purpurea. Questi antociani sono tutti a base di cianidina 3-soforoside-5-glucoside, acilata con acido caffeico e/o acido p-cumarico.[senza fonte]

I glicosidi pelargonidinici acilati possono essere isolati dai fiori rosso porpora di I. purpurea. Gli antociani acilati sono tutti a base di pelargonidina 3-soforoside-5-glucoside, acilati con acido caffeico e/o acido glucosilcaffeico.[senza fonte]

Trattamenti tossici[modifica | modifica wikitesto]

I semi commerciali di Ipomoea purpurea sono comunemente trattati con metilmercurio tossico, che funge da conservante e da veleno neurotossico cumulativo che è considerato utile da alcuni per scoraggiarne l'uso alimentare, pericoloso per la salute.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ipomoea purpurea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12 marzo 2024.

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