Gyldenstolpia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Gyldenstolpia
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Akodontini
Genere Gyldenstolpia
Pardiñas, D'Elia & Teta, 2009
Specie

Vedi testo

Gyldenstolpia (Pardiñas, D'Elia & Teta, 2009) è un genere di roditori della famiglia dei Cricetidi.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è stato dedicato allo zoologo svedese Nils Gyldenstolpe.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Gyldenstolpia appartengono roditori di grandi dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 160 e 205 mm, la lunghezza della coda tra 75 e 118 mm e un peso fino a 139 g.[1]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è robusto, il rostro è moderatamente lungo. I fori palatali sono lunghi e stretti. Gli incisivi superiori sono arancioni, lisci e ortodonti, ovvero con le punte rivolte verso il basso. I molari hanno la corona alta.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è robusto ed adattato ad una vita parzialmente fossoria. La pelliccia è corta ed ispida. Le parti dorsali variano dal marrone scuro al bruno-grigiastro spesso con dei riflessi verdastri, mentre le parti ventrali sono bianco-grigiastre. Le orecchie sono piccole e rotonde. Le piante dei piedi sono prive di peli e provviste di sei cuscinetti carnosi. La coda è lunga circa la metà della testa e del corpo, è uniformemente scura ed è ricoperta di piccole scaglie, ognuna fornita di tre peli. Le femmine hanno quattro paia di mammelle.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è ristretto al Brasile meridionale e all'Argentina nord-orientale.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende 2 specie[2]:

Fino al 2009 le due specie erano incluse nel genere Kunsia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi