Giovanni Pannocchieschi d'Elci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Pannocchieschi d'Elci
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Grosseto
 
Natoprima metà del XV secolo
Nominato vescovo1471
Decedutonel 1488 a Grosseto
 

Giovanni Pannocchieschi d'Elci (prima metà del XV secoloGrosseto, 1488) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della nobile casata senese dei conti Pannocchieschi d'Elci, venne nominato vescovo di Grosseto nel 1471.[1][2] La diocesi versava allora in condizioni finanziarie molto precarie, e la scarsa iniziativa del vescovo contribuì a deteriorarne la situazione.[2] Preferiva risiedere stabilmente presso la villa di Serravalle, dimora lasciata in eredità all'episcopio grossetano dal precedente vescovo Giovanni Agazzari, mentre a Grosseto l'amministrazione era affidata al preposto della cattedrale Jacopo Niccolai.[2] Il Niccolai denunciò la situazione economica della diocesi, così come la scarsa presenza di sacerdoti nel territorio e la mancanza di iniziativa del vescovo, direttamente a papa Sisto IV, il quale rispose prendendo a cuore la questione.[2]

Pannocchieschi d'Elci morì nel 1488 e venne sepolto nella cattedrale di Grosseto.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile; da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013, p. 143.
  2. ^ a b c d e Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), vol. 2, Firenze, Lucio Pugliese, 1988; pp. 320-332.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Grosseto Successore
Giovanni Agazzari 1471 - 1488 Andreoccio Ghinucci