Giovanni Battista Borghese

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Giovanni Battista Borghese
II Principe di Sulmona
Stemma
Stemma
In carica1658 –
1717
PredecessoreMarcantonio II
SuccessoreMarcantonio III
TrattamentoSua Eccellenza
Don
OnorificenzeGrande di Spagna
Altri titoliIII Principe di Rossano
NascitaRoma, 14 ottobre 1639
MorteRoma, 25 agosto 1717 (77 anni)
Luogo di sepolturaRoma
DinastiaBorghese
PadrePaolo Borghese
MadreOlimpia Aldobrandini
ConsorteEleonora Boncompagni
FigliMarcantonio
Anna Camilla
Scipione
Paolo
ReligioneCattolicesimo

Giovanni Battista Borghese, II principe di Sulmona (Roma, 14 ottobre 1639Roma, 25 agosto 1717), è stato un nobile italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista nacque a Roma il 14 ottobre 1639, figlio di Paolo e di sua moglie, la principessa Olimpia Aldobrandini. Suo padre era figlio del principe Marcantonio II Borghese, ma premorì a quest'ultimo e così nel 1646 Giovanni Battista si ritrovò precocemente erede diretto delle sostanze di suo nonno.

Principe di Sulmona[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di suo nonno, Giovanni Battista era ancora troppo giovane per ottenere da solo l'amministrazione delle intere sostanze della sua famiglia e per questo venne posto sotto la tutela di sua nonna paterna, la nobildonna Camilla Orsini. La posizione di Giovanni Battista fu ad ogni modo estremamente privilegiata a tal punto che il re di Spagna lo incluse ancora adolescente nell'Ordine di Calatrava, mentre le repubbliche di Genova e Venezia gli offrirono entrambe la cittadinanza onoraria. Nel 1654, quando venne dichiarato maggiorenne, poté assumere il controllo dell'intero patrimonio di famiglia ed in particolare delle vaste proprietà fondiarie nello Stato della Chiesa e nel Regno di Napoli, tra cui spiccava il ricco feudo del principato di Rossano, già di proprietà degli Aldobrandini.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista sposò a Sora il 22 ottobre 1658 la principessa Eleonora Boncompagni, figlia di Ugo Boncompagni, IV duca di Sora e di sua moglie, la nobildonna Maria Ruffo.

Il suo matrimonio con Eleonora Boncompagni, figlia di una delle casate più rilevanti della Roma papalina, confermò la volontà della sua famiglia di continuare ad intrecciare forti legami con l'aristocrazia locale, come pure proseguì con l'acquisto di ulteriori beni tra cui la vasta tenuta di Sant'Onesto, acquistata per la somma di 11.000 scudi dai principi Cesi e la costruzione di un nuovo palazzo nobiliare a Pratica di Mare. Propose anche a papa Innocenzo XI di nominarlo generale delle galee pontificie, carica da tempo non in uso, ma il pontefice gliela negò proprio perché comprese che il suo intento era esclusivamente quello di ottenere ulteriore denaro da tale posizione.

Carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1702, come suddito di un feudo sottoposto alla sovranità della Spagna, giurò fedeltà a Filippo V quando questi si portò a Napoli in visita al suo nuovo regno. In quello stesso anno fu Filippo V in persona a nominare Giovanni Battista quale suo ambasciatore straordinario presso Clemente XI, nuovo pontefice, di modo da ricompensare non solo la fedeltà dimostrata dai Borghese alla corona spagnola ma anche il recente riconoscimento che il pontefice aveva fatto in favore del nuovo re di Spagna a seguito della Guerra di successione spagnola. Filippo V concesse a Giovanni Battista anche la prestigiosa onorificenza dell'Ordine del Toson d'oro. Questa posizione di compromettente esposizione politica a favore di Filippo V, si ritorse contro lo stesso Giovanni Battista quando nel 1706 il futuro imperatore Carlo VI prese possesso del regno di Napoli, che lo dichiarò decaduto dal possesso dei suoi feudi.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Si ritirò quindi nella propria residenza romana, dedicandosi all'amministrazione dei beni di famiglia e facendo della propria casa un raffinato salotto culturale grazie anche alla sapiente complicità della moglie. Non mancarono ad ogni modo le polemiche legate alla sua persona quando offrì ospitalità al teologo spagnolo Miguel de Molinos, poi dichiarato eretico.

Morì a Roma l'8 maggio del 1717 e venne seppellito nella cappella della sua famiglia nella basilica di Santa Maria Maggiore.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Borghese e la principessa Eleonora Boncompagni ebbero:

  • Marcantonio, III principe di Sulmona;
  • Anna Camilla, sposò in prime nozze il principe Francesco Maria I Pico della Mirandola (morto il 19 aprile 1689); in seconde nozze Antonio Giudice, principe di Cellamare;
  • Scipione (m. 1692);
  • Paolo (1663-1701).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Battista Borghese, principe di Vivaro Marcantonio Borghese  
 
Flaminia Astalli  
Marcantonio II Borghese, I principe di Sulmona  
Virginia Lante Ludovico Lante  
 
Lavinia Maffei  
Paolo Borghese  
Virginio Orsini, II duca di Bracciano Paolo Giordano I Orsini, I duca di Bracciano  
 
Isabella de' Medici  
Maria Camilla Orsini  
Flavia Damasceni Peretti Fabio Damasceni  
 
Maria Felice Mignucci Peretti  
Giovanni Battista Borghese, II principe di Sulmona  
Gianfrancesco Aldobrandini, I principe di Meldola Giorgio Aldobrandini  
 
Margherita Dal Corno  
Giorgio Aldobrandini, II principe di Meldola  
Olimpia Aldobrandini Pietro Aldobrandini  
 
Flaminia Ferracci  
Olimpia Aldobrandini, III principessa di Meldola  
Orazio Ludovisi, I duca di Fiano Pompeo Ludovisi, conte di Samoggia  
 
Camilla Bianchini  
Ippolita Ludovisi  
Lavinia Albergati Fabio Albergati  
 
Flaminia Bentivoglio  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (ramo spagnolo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Calatrava (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. F. Tacchini, Il primogenito degli ill.mi ed ecc.mi principi signori D. Paolo Borghese e D. Olimpia Aldobrandini, Roma 1639
  • F. Ceretti Le nozze del principe Francesco Pico con Anna Camilla Borghese festeggiate nella Mirandola nel 1685, Mirandola, 1880
  • P. Visconti, Città e famiglie nobili e celebri dello Stato pontificio, vol. III
  • G. Borghezio, I Borghese, Roma, 1954

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe di Sulmona Successore
Marcantonio II Borghese 1658 - 1717 Marcantonio III Borghese
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