Pratica di Mare

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Pratica di Mare
frazione
Pratica di Mare – Veduta
Pratica di Mare – Veduta
Castello Borghese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Pomezia
Territorio
Coordinate41°39′51.04″N 12°28′49.45″E / 41.664178°N 12.480403°E41.664178; 12.480403 (Pratica di Mare)
Altitudine85 m s.l.m.
Abitanti17 (Dati ISTAT 2001)
Altre informazioni
Cod. postaleCAP 00071[1]
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipraticesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pratica di Mare
Pratica di Mare

Pratica di Mare è una frazione del comune di Pomezia nella città metropolitana di Roma Capitale.

L'aspetto del centro abitato è quello di un vicus nei pressi di un castello.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lavinium[modifica | modifica wikitesto]

Scavi archeologici condotti dal 1957 in poi dall'Università di Roma, hanno permesso di localizzare l'antica città di Lavinium, fondata secondo il mito da Enea, nella zona di Pratica di Mare. In particolare il Borgo, sorgerebbe nella zona dell'acropoli dell'antica città latina.

Pratica di Mare e il Castello[modifica | modifica wikitesto]

La località Patras inclusa nella Civitate Laurentum compare tra i beni donati da Costantino alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme in Roma ai tempi di Papa Silvestro I[2]. Patricam è poi ricordata nella bolla di papa Gregorio VII del 1074[3] quando, con il titolo di Civitas, venne confermata per intero con la chiesa di San Lorenzo (oggi San Pietro Apostolo) all'abbazia di San Paolo fuori le mura a cui era stata donata da papa Marino I sul finire del IX secolo[4]; furono quindi i benedettini ad occuparsi delle prime opere di fortificazione dell'abitato.

L'abbazia tuttavia iniziò a rivendicare il possesso del castello, pur avendone il dominio almeno fino al 1236 con la bolla di papa Gregorio IX, già dal XII secolo quando venne progressivamente usurpato da famiglie della nobiltà romana a partire dai Baroncini per appartenere nel XV secolo ai De Judice e poi ai Capranica dai quali passò alla famiglia Massimo, che nel 1617 lo vendette alla famiglia Borghese. Nel periodo compreso tra il XII ed il XIV secolo, venne costruito il Castello di Pratica tutt'intorno ad una preesistente torre. La struttura del castello è a pianta pentagonale irregolare ed è simile ad un palazzo baronale più che ad un castello. L'aspetto esterno è di tipo medievale-romanico. Oggi è di proprietà di Pier Francesco Borghese, figlio di Gian Giacomo Borghese.

Il borgo contiguo al castello è opera di Antonio da Sangallo il Giovane.

Altri monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nei pressi vi sono il Museo di Pratica di Mare (sito in via di Pratica, a 150 metri dall'abitato), la chiesa di San Pietro Apostolo, con l'omonima tela intitolata al santo sull'altare maggiore e visitabile tutte le domeniche dalle ore 16.30

L'aeroporto militare[modifica | modifica wikitesto]

Presso l'aeroporto militare Mario de Bernardi di Pratica di Mare sono ubicati: una stazione meteorologica, la sede centrale del Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare, altri reparti dell'Aeronautica Militare, ma anche di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nonsolocap, su nonsolocap.it. URL consultato il 21 settembre 2014 (archiviato il 4 marzo 2016).
  2. ^ Liber Pontificalis, Ed. Duchesne, vol. I, p.180.
  3. ^ Bullarium Casinense, Volume 2, p. 109. URL consultato il 14 novembre 2018 (archiviato il 14 novembre 2018).
  4. ^ Dissertazioni della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, Volume 2, Roma 1825, p.515 e segg.

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Controllo di autoritàVIAF (EN139574067 · LCCN (ENn82047597 · GND (DE4598600-9 · J9U (ENHE987007564535905171
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