Giardino Perego

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Giardino Perego
Il giardino in inverno
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
Indirizzovia dei Giardini
Caratteristiche
Tipoparco urbano
Superficie4183 m2
Inaugurazione1941
Gestorecomune di Milano
Aperturaorari:
  • nov-feb: 7-19;
  • mar-ap 7-20;
  • mag-set 7-22,
  • ott 7-21
Ingressivia dei Giardini
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°28′19.81″N 9°11′31.42″E / 45.47217°N 9.19206°E45.47217; 9.19206

Il giardino Perego è un'area verde del centro di Milano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La ricchissima famiglia Perego di Cremnago abitava un palazzo in via Borgonuovo,[1] prolungamento verso Brera di via Monte Napoleone; nel 1778, venuti in possesso degli orti del soppresso monastero di Sant'Erasmo, retrostanti il loro palazzo, fecero costruire un giardino che giungeva fino alla porzione che ne sopravvive oggi. A progettarlo fu Luigi Canonica: era un parco dai viali squadrati, con una grande serra neogotica e una peschiera al centro[2]. Fu Luigi Villoresi, che spesso lavorava con Canonica[3] a riprogettarlo pochi anni dopo dandogli forme più aderenti allo stile inglese, lo stesso che riconosciamo oggi. Dalla metà del XIX secolo, la costruzione della prima Stazione Centrale e nel XX quella della seconda e attuale, posero problemi viabilistici di collegamento di Porta Nuova con il centro cittadino provocando l'apertura di nuove vie e, nel 1940 intervenne, tra i Perego e il comune di Milano un compromesso per cui una lunga fascia del parco sarebbe diventata l'attuale via dei Giardini e la parte settentrionale, oramai isolata, sarebbe stata acquisita all'uso pubblico. I relativi lavori si conclusero nel 1941.

Il bagolaro al centro del giardino

La flora e l'arredo[modifica | modifica wikitesto]

Diverse le specie ad alto fusto presenti: acero campestre, albero di Giuda, carpino bianco, farnia, ippocastano, tasso e magnolia, ma tra tutte spicca un bagolaro di grandi proporzioni. Dopo il restyling del 2005 sono stati incrementati gli arbusti da fiore. Non mancano i giochi per i più piccoli e vi è persino un anello di 200 metri per il footing e, ad andatura ragionevole sono ammesse anche le biciclette. Vi è poi una statua settecentesca di Vertunno,[4] il mitico dio dei giardini e della frutta, l'unica lasciata sul posto dai Perego, delle molte che ornavano la loro proprietà.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Milano - Via Borgonuovo 14 - Palazzo Perego di Cremnago - Portale di ingresso, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 gennaio 2011.
  2. ^ I Perego erano "abituali" committenti dei grandi architetti del tempo, visto che per la loro fastosa villa di Cremnago si avvalsero del Piermarini
  3. ^ Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
  4. ^ È la fonte dell'ispirazione dell'Arcimboldo per i suoi curiosi ritratti "naturalistici"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alma Lanzani Abbà, Pia Meda, Alberi a Milano, fotografie di Gabriele Lanzani et al; illustrazioni di Silvia Rovati, Milano, CLESAV - Vooperativa Libraria Editrice per le Scienze Agrarie, Alimentari e Veterinarie, giugno 1985.
  • Liliana Casieri, Lina Lepera; Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, supervisione botanica: Pia Meda; supervisione farmacognostica: Massimo Rossi; Illustrazioni e impaginazione: Linke Bossi, Consonni, Montobbio, Comune di Milano, settore ecologia, GAV.
  • AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997.

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