George Wyndham

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George Wyndham

George Wyndham (29 agosto 1863Parigi, 8 giugno 1913) è stato un politico e critico letterario inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Wyndham era il figlio maggiore di Percy Scawen Wyndham[1], terzo figlio di George Wyndham, I barone Leconfield e un discendente diretto di Sir John Wyndham. Sua madre era Madeleine Campbell, figlia di Sir Guy Campbell[2], e discendente del leader repubblicano irlandese, Lord Edward FitzGerald.

Studiò presso l'Eton College e il Royal Military College di Sandhurst. Entrò a far parte della Coldstream Guards nel marzo 1883, prendendo parte alla campagna Suakin del 1885.

George Wyndham era anche un cugino di Alfred Douglas che fu coinvolto nel processo di Oscar Wilde anche se non fu di grande aiuto[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Wyndham ha iniziato la sua carriera politica nel 1887, quando divenne segretario privato di Arthur Balfour. Nel 1889 fu eletto deputato per Dover[4], carica che ricoprì fino alla sua morte.

Wyndham lanciò una rivista imperialista chiamata The Outlook nel febbraio 1898, finanziato, secondo le voci, da Cecil Rhodes, con il quale aveva una stretta relazione[5][6]. Sempre nel 1898, Wyndham fu nominato Sottosegretario di Stato per la guerra sotto Lord Salisbury, carica che mantenne fino al 1900.

Essendo stato segretario privato di Arthur Balfour, quando Balfour era segretario principale per l'Irlanda, Wyndham fu nominato segretario principale da Salisbury nel 1900. L'11 agosto 1902.

Wyndham ha promosso la Land Conference del 1902 e ha anche visto con successo la significativa Irish Land Acts[4] del 1903.

Si dimise insieme al resto del governo unionista nel maggio 1905[4].

Wyndham era il leader degli oppositori nella Camera dei comuni del Parliament Act (1911).

Sposato nel 1887 con la contessa Sibell Grosvenor, già vedova di Victor Grosvenor, Earl Grosvenor (1853 - 1884).

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 7 febbraio 1887, Lady Sibell Mary Lumley (25 marzo 1855-4 febbraio 1929), figlia di Richard Lumley, IX conte di Scarbrough[4] e vedova di Victor Grosvenor, conte di Grosvenor. Ebbero un figlio:

  • Percy Lyulph Wyndham (5 dicembre 1887-15 settembre 1914), sposò Diana Lister, non ebbero figli.

Verso la fine della sua vita la coppia si stabilì a Clouds House nel Wiltshire, progettata per suo padre dall'architetto Philip Webb. Nel 1911 succedette al padre e gestì una piccola proprietà terriera.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Wyndham morì improvvisamente l'8 giugno 1913 a Parigi, per un'embolia.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
George O'Brien Wyndham, III conte di Egremont Charles Wyndham, II conte di Egremont  
 
Alicia Maria Carpenter  
George Wyndham, I barone Leconfield  
Elizabeth Ilive Abraham Ilive  
 
Cecillia  
Percy Scawen Wyndham  
William Blunt Samuel Blunt  
 
Winifred Scawen  
Mary Fanny Blunt  
Mary Martha Glanville John Glanville  
 
Mary MacNiell  
George Wyndham  
Colin Campbell John Campbell  
 
Ann Carolina Campbell  
Guy Campbell, I baronetto  
Mary Johnson Guy Johnson  
 
Mary Johnson  
Madeline Campbell  
Edward FitzGerald James FitzGerald, I duca di Leinster  
 
Emily Lennox  
Pamela FitzGerald  
Stéphanie Caroline Anne Syms Louis-Philippe II de Bourbon-Orléans  
 
Félicité Genlis  
 

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Fra i suoi tanti lavori i più importanti furono:

  • Ronsard & La Pleiade, with Selections From Their Poetry and Some Translations in the Original Meters (1906)
  • Sir Walter Scott (1908)
  • Essays in Romantic Literature (1919)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dictionary of Biography 1912–1921, Oxford pages 598–599
  2. ^ Dictionary of Biography 1912–1921; Oxford pages 598+599
  3. ^ Frank Harris, Oscar Wilde- Volume I Pag 171-172, BiblioBazaar, 2008, ISBN 978-0-554-35486-6.
  4. ^ a b c d Dictionary of National Biography 1912–1921, Oxford pages 598–599
  5. ^ Scott A. Cohen, Imperialism Tempered by Expediency: Conrad and The Outlook, in Conradiana, vol. 41, n. 1, Spring 2009, pp. 48–66, DOI:10.1353/cnd.0.0030.
  6. ^ George Wyndham, in Boston Evening Transcript, 11 aprile 1903, p. 32. URL consultato il 6 agosto 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Letters of George Wyndham, 1877–1913 (1915) Guy Percy Wyndham
  • Life and Letters of George Wyndham (1924) Guy Percy Wyndham and J. W. Mackail
  • In Dublin Castle 1899–1903 (1928) chapter from the memoirs of T. M. Healy.
  • Nancy W. Ellenberger, Constructing George Wyndham: Narratives of Aristocratic Masculinity in Fin-De-Siecle England, in Journal of British Studies, vol. 39, n. 4, October 2000, pp. 487–517, JSTOR 175860.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN52578490 · ISNI (EN0000 0000 8232 3444 · SBN LO1V207102 · BAV 495/335875 · LCCN (ENn50020557 · GND (DE122726197 · J9U (ENHE987007462729805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50020557
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