Genk

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima squadra di calcio con sede a Genk, vedi Koninklijke Racing Club Genk.
Genk
comune
Genk – Stemma
Genk – Bandiera
Genk – Veduta
Genk – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Belgio Belgio
Regione Fiandre
Provincia Limburgo
ArrondissementHasselt
Amministrazione
SindacoWim Dries (CD&V) dal 2009
Territorio
Coordinate50°57′58.5″N 5°30′07.55″E / 50.966249°N 5.502096°E50.966249; 5.502096 (Genk)
Altitudine324 m s.l.m.
Superficie87,85 km²
Abitanti66 227 (01-01-2019)
Densità753,86 ab./km²
Altre informazioni
LingueOlandese
Cod. postale3600
Prefisso(089)
Fuso orarioUTC+1
Codice Statbel71016
Cartografia
Mappa di localizzazione: Belgio
Genk
Genk
Genk – Mappa
Genk – Mappa
Sito istituzionale

Genk è una città belga di lingua olandese situata nella regione delle Fiandre. È il secondo comune della provincia del Limburgo, dopo Hasselt, ed è uno dei centri economici principali del paese. Il suo nome deriva dall’animale simbolo della città, cervo maschio adulto: Genk infatti sta per “corna ramificate e dure”.

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

La città ha probabilmente origini celtiche, sebbene non conservi testimonianze storiche. La superficie totale è di 87,85 km². La città come ci appare oggi presenta una morfologia anomala, caratterizzata da un centro piccolo e da quartieri residenziali ampi e distanti tra loro. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte della popolazione si è insediata attorno alle (ormai ex) miniere di carbone di Winterslag e di Waterschei, che danno anche il nome ai due quartieri principali.

Oltre alla morfologia del territorio, le miniere hanno segnato anche lo sviluppo economico di Genk e il suo popolamento. Agli inizi del '900 il comune contava circa 2 000 abitanti, mentre al 1º luglio 2004 la sua popolazione totale era di 63 598 abitanti, di cui 31 393 uomini e 32 205 donne. Attualmente, circa un terzo della popolazione è di origine italiana, conseguenza della fortissima emigrazione registratasi tra Italia e Belgio, a seguito degli accordi bilaterali del 1946, in base ai quali l'Italia scambiava la sua forza lavoro con carbone belga.

La chiusura delle miniere, avvenuta tra la fine degli anni settanta e primi anni ottanta, ha spinto l'amministrazione comunale a convertire l'economia della città, incentrandola sull'industria e sul commercio.

Sul piano industriale andava segnalato l'indotto creatosi attorno allo stabilimento della Ford, dove venivano prodotte la Mondeo, la seconda generazione della Galaxy e la S-Max. A causa del progressivo calo delle vendite, la Ford ha chiuso lo stabilimento nel 2014. In esso lavoravano 4 300 dipendenti, mentre l'intero indotto dava lavoro a 10 500 persone.

Lo sviluppo commerciale si è registrato invece a partire dagli anni '90, ma il forte impulso lo si deve all'ex sindaco, Jef Gabriels. In pochi anni l'immagine di Genk è stata completamente stravolta. Il centro cittadino è diventato un unico grande centro commerciale e i grandi edifici che si affacciano su esso rompono con il paesaggio tipico delle città fiamminghe.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione dei tempi e dell'economia cittadina è ancora una volta simboleggiata dalla miniera di Winterslag. Se essa una volta ha rappresentato la principale fonte di lavoro e di reddito per i cittadini, attualmente è diventata uno dei maggiori luoghi di ritrovo, essendo stata trasformata in un maxi cinema con dieci sale di proiezione, palestra e ristoranti.

Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La maggiore attrazione di Genk è il parco di Bokrijk, un museo all'aria aperta in cui è possibile rivedere i paesaggi agricoli fiamminghi precedenti lo sviluppo industriale, passeggiare lungo i chilometri di piste ciclabili e ammirare migliaia di esemplari di piante e alberi.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La locale squadra di calcio è il Koninklijke Racing Club Genk: fondato nel 1988, il sodalizio ha vinto quattro campionati belgi (1998-99, 2001-02, 2010-11 e 2018-2019), quattro Coppe del Belgio (1997-98, 2000-01, 2008-09 e 2012-13) e una Supercoppa del Belgio (2011). Storica la sua partecipazione alle edizioni del 2002-03, del 2011-12 e del 2019-20 della Champions League. Gioca le sue partite interne alla Luminus Arena (prima Fenix Stadium e Cristal Arena).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN126653465 · LCCN (ENn79013826 · GND (DE4238046-7 · J9U (ENHE987007552633605171
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