Gaspar Salgado Gayoso

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Gaspar Salgado Gayoso
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo dell'Aquila (1628-1644)
 
Nominato vescovo11 dicembre 1628 da Filippo IV di Spagna
Consacrato vescovo21 dicembre 1628 dal cardinale Cosimo de Torres
Deceduto7 febbraio 1644 all'Aquila
 

Gaspar Salgado Gayoso[1] (... – L'Aquila, 7 febbraio 1644) è stato un vescovo cattolico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Spagna all'interno della nobile famiglia galiziana dei Salgado di Tamaguelos e imparentato anche con la famiglia dei Gayoso, diventò sacerdote sin dalla giovane età. L'11 dicembre 1628 fu nominato vescovo dell'Aquila da Filippo IV di Spagna, dopo la rinuncia di Álvaro de Mendoza, venendo confermato da papa Urbano VIII; il 21 dicembre fu consacrato da Cosimo de Torres, cardinale presbitero di San Pancrazio fuori le mura, insieme a Benedicto Váez e Giovanni Battista Indelli come co-consacranti. Mantenne il suo incarico fino alla morte, avvenuta nel 1644, e venne seppellito nella cattedrale cittadina dei Santi Massimo e Giorgio.

Stemma e motto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è semitroncato partito:[2]

  • nel partito vi è una delle forme dello stemma della famiglia Salgado: due aquile reali sopra una torre che beccano dentro una saliera d'oro;
  • nel primo troncato vi è lo stemma della famiglia Sotelo: albero sradicato e due capre fronteggianti;
  • nel secondo troncato vi è lo stemma della famiglia Gayoso: campo d'argento e tre fasce d'azzurro, con dentro tre trote di cui quella al centro in direzione contraria alle altre.

Il motto del vescovo era "Salga do saliere", motto della famiglia Salgado.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcune fonti riportano solo il cognome "Salgado", altre solo "Gayoso" (anche nelle forme "Gaioso" e "Gajoso"), altre ancora entrambi. Gándara (1677), p. 490, lo fa rientrare esplicitamente all'interno della famiglia dei Salgado, e de Nardis, Caetani (1640) riportano nello stemma episcopale i simboli di entrambe le famiglie, facendo però occupare allo stemma dei Salgado un'intera metà, mentre a quello dei Gayoso un quarto.
  2. ^ de Nardis, Caetani (1640).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo dell'Aquila Successore
Álvaro de Mendoza, O.F.M. 11 dicembre 1628 - 7 febbraio 1644 Clemente del Pezzo, C.R.