Fiumara di Modica

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Fiumara di Modica
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera della Sicilia Sicilia
Lunghezza22 km
Altitudine sorgente510 m s.l.m.
NasceMonti Iblei
C.da Rassabia (Pozzo dei P.)
C.da Margi (Janni Mauro)
Sfociamar Mediterraneo
Veduta notturna del Corso Umberto sotto cui scorre il Moticano.

La Fiumara di Modica, anche chiamato Moticano (o Mothicano), è un corso d'acqua a carattere torrentizio della Sicilia sud-orientale. Il suo corso si svolge interamente nella provincia di Ragusa ed è lungo 22 km.

Moticano[modifica | modifica wikitesto]

Il Moticano nasce dalla confluenza di due torrenti nel centro della città di Modica, lo Janni Mauro (o S. Francesco) ed il Pozzo dei Pruni (o Santa Maria). L'incontro tra i due corsi d'acqua avviene proprio sotto la Torretta dell'Orologio del Castello dei Conti di Modica e dopo altri 300 m il Moticano raccoglie le acque del torrente San Liberale, proveniente da sinistra.

Fiumara[modifica | modifica wikitesto]

Da qui si ha luogo alla Fiumara di Modica che prosegue verso il mare con a tratti un largo letto con orti e saje che risalgono alla dominazione Araba 844-45. Dopo aver ricevuto le acque del torrente Caitina ed attraversato la città di Scicli la Fiumara di Modica termina la sua corsa sfociando nel mar Mediterraneo in località Contrada Arizza tra Donnalucata e Cava d'Aliga.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lungo il percorso del Pozzo dei Pruni e del Moticano si contavano 23 mulini ed all'interno del centro urbano di Modica vi erano ben 17 ponti che univano le diverse sponde della città ma oggi sono tutti scomparsi vista la copertura degli alvei dalle strade urbane. Nel 1898 l'archeologo Paolo Orsi scoprì un ripostiglio di bronzi arcaici accanto al Mulino del Salto il cui Tesoro dei bronzi è oggi custodito nel Museo Etnografico L. Pigorini di Roma. Nel punto in cui confluisce il torrente Caitina si trovano le quasi inaccessibili Grotte del Ddieri, grotte dell'età del bronzo antico. Da non dimenticare, ultimo di una lunga serie di eventi catastrofici segnalati a partire dall'età del geografo Tolomeo, l'alluvione del 26 settembre 1902, che causo 111 vittime ed ebbe risonanza internazionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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