Fantino Cocco

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Cocco con Gianni Rivera a Padova nel 1971

Fantino Cocco (Pennapiedimonte, 21 ottobre 1936Padova, 29 luglio 2007) è stato un giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abruzzese di nascita, visse a Padova gran parte della sua vita adulta[1]. Giornalista professionista dal 1957[1], collaborò con i bolognesi Stadio e Resto del Carlino prima di un breve periodo al Mattino di Padova e, dal 1978, al Gazzettino, dei cui servizi sportivi divenne responsabile nel 1981.

Dedito principalmente a ciclismo e calcio, narrò le gesta del Padova, club al quale dedicò due monografie uscite a cavallo tra gli anni ottanta e i novanta; dopo la pensione, fu per un periodo, sotto la gestione societaria di Cesare Viganò, addetto stampa del club[1] e consigliere comunale ad Albignasego, suo comune di residenza.

Morì a Padova di tumore al polmone il 29 luglio 2007[1]. Al suo nome è intitolato dal 2017 un memorial di street soccer che si tiene ad Albignasego[2]; nello stesso comune, l'anno successivo, gli fu intitolato il locale palazzetto dello sport[3].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Fantino Cocco e Paolo Donà, 77 volte Padova: 1910-1987, Padova, Pragmark, 1987.
  • Fantino Cocco e Paolo Donà, Quartostadio. Il Calcio Padova giorno dopo giorno, Tarvisio, Eurograf, 1992.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Stefano Edel, Addio Fantino, cantore del Padova, in il Mattino di Padova, 30 luglio 2007. URL consultato il 28 aprile 2021.
  2. ^ Street Soccer, primo memorial Fantino Cocco ad Albignasego dal 26 giugno al 2 luglio 2017, in PadovaOggi, Citynews, 23 giugno 2017. URL consultato il 28 aprile 2021.
  3. ^ Palazzetto intitolato a Cocco, in il Mattino di Padova, 30 ottobre 2018. URL consultato il 28 aprile 2021.

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