Essar

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Essar
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La sece centrale del Gruppo Essar a Mumbai, India
StatoBandiera dell'India India
Forma societariaAzienda privata
Fondazione1969
Fondata daShashi Ruia
Ravi Ruia
Sede principaleMumbai
ControllateEssar Oil UK,
Essar Oil & Gas Exploration & Production,
Essar Ports,
Essar Shipping,
AGC Networks
Persone chiaveShashi Ruia - presidente
Ravi Ruia - vicepresidente
Prodotti
  • servizi
  • acciaio
  • petrolio
  • gas
  • energia
  • telecomunicazioni e BPO
  • edilizia
Fatturato12 bilioni di dollari (2018)
Dipendenti50 000 (2017)
Sito webwww.essar.com/

Il gruppo Essar[1] è una multinazionale indiana fondata nel 1969 da Shashi Ruia e Ravi Ruia. La società, nota come Essar Global Fund Limited (EGFL), possiede una varietà di asset nei settori chiave dell'energia (raffinazione del petrolio, esplorazione e produzione di petrolio e gas, energia), infrastrutture e logistica (porti, progetti), metalli e miniere, tecnologia e vendita al dettaglio (servizi petroliferi, tecnologia dell'informazione e vendita al dettaglio di prodotti alimentari). L'EGFL detiene quasi il 100% di tutti i suoi investimenti.[2]

È un'impresa a conduzione largamente familiare, attualmente gestita dalla seconda generazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo Essar è stato fondato dalla famiglia Ruia che è in affari sin dall'Ottocento da quando la famiglia si trasferì a Bombay dal Rajasthan. Nel 1956 Nand Kishore Ruia, il fondatore del gruppo, si trasferì a Madras per iniziare un'attività commerciale indipendente.

Nel 1969, a seguito del testamento di Nand Kishore Ruia, i suoi figli Shashi e Ravi Ruia controllano il gruppo. In quello stesso anno Shashi Ruia vinse un importante contratto del valore di Rs. 2,3 milioni per la costruzione di un frangiflutti esterno per il porto di Chennai, gettando così le basi del Gruppo Essar.[3]

Nel 1991, Essar è diventata il primo produttore indipendente di energia elettrica (IPP) dell'India e ha avviato una centrale elettrica a ciclo continuo da 515 MW a Hazira.[4] Successivamente ha costruito e gestito centrali elettriche nazionali in Madhya Pradesh, Gujarat, Orissa e a livello internazionale in Ontario.[5]

Nel 1992, Essar ha acquisito la South India Shipping Corporation e ha rafforzato la sua impresa di spedizioni.[6]

Nel 1995, Essar Group è entrata nel settore delle telecomunicazioni con una joint venture svizzera PTT denominata Essar Cellphone.[7] Nello stesso anno, Essar Group ha avviato le operazioni GSM da Delhi.[8] Essar, indipendentemente e in collaborazione con Hutchison (Hutchison Essar), successivamente acquisì più circoli di telecomunicazioni in India. Nel 2006, tutti i circoli erano sotto Hutchison Essar Limited.[9] Vodafone acquistò la partecipazione di Hutchison e Hutchison lasciò l'India nel 2006. Essar Group continuò ad avere una partecipazione del 33% nella partnership di Vodafone Essar. Nel 2011, Essar ha venduto la sua partecipazione ed è uscita dal settore delle telecomunicazioni.[9]

Nel 2006, Essar Oil ha importato la sua prima spedizione di 2,2 miliardi di petrolio greggio a Vadinar nel Gujarat.[10]

Nel 2007, Essar possedeva The MobileStore, una catena indiana di negozi al dettaglio di telecomunicazioni e telefoni cellulari.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Essar - Businesses Across Energy, Construction, Mining & IT Industry, su Essar. URL consultato il 24 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Essar Group - Company Profile and News, in Bloomberg. URL consultato il 26 settembre 2020.
  3. ^ (EN) Quest to Save Essar: As debt hits Rs 1.38 lakh crore, Ruias look to recast group, in Business Today, 15 giugno 2017. URL consultato il 3 agosto 2022.
  4. ^ (EN) The Indian Electricity Market: Country Study and Investment Context (PDF), su fsi-live.s3.us-west-1.amazonaws.com.
  5. ^ (EN) Essar Power commissions first flue gas scrubber to cut sulphur emissions by 25%, su livemint.com, 7 settembre 2021. URL consultato l'11 maggio 2023.
  6. ^ (EN) South India Shipping Corporation Ltd, su moneycontrol.com. URL consultato il 29 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Quest to Save Essar: As debt hits Rs 1.38 lakh crore, Ruias look to recast group, in Business Today, 15 giugno 2017. URL consultato il 5 agosto 2022.
  8. ^ (EN) Why the Essar Group made it in telecom but the Tatas couldn't, su Mint, settembre 2014. URL consultato il 5 agosto 2022.
  9. ^ a b (EN) Rashmi Pratap, Hutch to ditch pink for Vodafone's red, in The Economic Times, 6 luglio 2007.
  10. ^ (EN) Essar Oil begins trial runs at Vadinar Refinery, su projectstoday.com. URL consultato il 28 maggio 2023.
  11. ^ (EN) Essar plans to set up 2,500 MobileStore outlets in 3 years, in Economic Times, 7 dicembre 2007. URL consultato il 20 luglio 2022.
  12. ^ (EN) The MobileStore has won the Retailer of the Year award, su oneindia.com. URL consultato il 20 luglio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]