Epibulus brevis

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Epibulus brevis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Labroidei
Famiglia Labridae
Genere Epibulus
Specie E. brevis
Nomenclatura binomiale
Epibulus brevis
Carlson, Randall & Dawson, 2008

Epibulus brevis Carlson, Randall & Dawson, 2008 è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalla barriere coralline dell'oceano Pacifico, in particolare di Papua Nuova Guinea Palau, Indonesia e Filippine[3]. Nuota sia nelle zone ricche di coralli che nelle zone ricche di vegetazione acquatica adiacenti[1], fino a 18 m di profondità.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo compresso lateralmente, alto e con la testa dal profilo appuntito; come il congenere E. insidiator, può estendere moltissimo la mandibola formando una specie di tubo per catturare le prede. Si distingue da E. insidiator sia per la colorazione diversa che per le dimensioni nettamente inferiori; la lunghezza massima registrata è infatti di soli 18,5 cm per i maschi e 13,5 per le femmine[3].

La colorazione può variare dal marrone al grigio chiaro, a volte giallo o bianco. Le pinne sono gialle, la pinna dorsale può essere striata di rosso. La pinna caudale ha il margine dritto[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie prevalentemente solitaria eccetto che nel periodo riproduttivo durante il quale i maschi possono anche diventare territoriali[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre soprattutto di invertebrati acquatici, in particolare crostacei come gamberi e granchi; più raramente di pesci ossei più piccoli[1].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova, deposte nel tardo pomeriggio[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene raramente catturata per essere tenuta negli acquari, a causa della strana conformazione della sua bocca. Viene comunque classificato come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Russell, B. & Myers, R, Epibulus brevis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Epibulus brevis, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c (EN) E. brevis, su FishBase. URL consultato il 9 gennaio 2014.
  4. ^ E. brevis, su fishbase.org. URL consultato il 9 gennaio 2014.

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