Elizabeth Yarnold

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Elizabeth Yarnold
La Yarnold nel 2017
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 173 cm
Peso 70 kg
Skeleton
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 2 0 0
Mondiali 1 0 2
Europei 1 0 0
Mondiali juniores 1 1 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 9 novembre 2017

Elizabeth Anne Yarnold, nota Lizzy (Maidstone, 31 ottobre 1988) è una skeletonista britannica, capace di vincere almeno una medaglia d'oro in tutte le competizioni internazionali più importanti, tra cui l'oro olimpico di Soči 2014 e di Pyeongchang 2018, il titolo mondiale di Winterberg 2015, quello europeo di Igls 2015 e il titolo iridato juniores di Igls 2012. Ha inoltre vinto la Coppa del Mondo nella stagione 2013/14.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lizzy Yarnold, che prima di dedicarsi allo skeleton ha praticato l'atletica leggera, in particolare la disciplina dell'eptathlon, compete dal 2010 per la squadra nazionale britannica, partecipando inizialmente ai circuiti minori di Coppa Europa, in cui si piazzò seconda al termine della stagione 2010/11, e di Coppa Intercontinentale, dove fu nona nel 2011/12. Si mise in luce nelle categorie giovanili vincendo la medaglia d'argento ai mondiali juniores di Park City 2011 e conquistando l'oro nell'edizione di Igls 2012.

Esordì in Coppa del Mondo il 13 gennaio 2012 a Schönau am Königssee, a metà della stagione 2011/12, piazzandosi al quattordicesimo posto ed ottenne il suo primo podio nonché la sua prima vittoria esattamente sette giorni dopo nella tappa di Sankt Moritz. Ha trionfato in classifica generale nella stagione 2013/14.

Ha preso parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali: a Soči 2014 vinse la medaglia d'oro davanti alla statunitense Noelle Pikus-Pace, che fu argento, e all'atleta di casa Elena Nikitina, bronzo. Quattro anni dopo, a Pyeongchang 2018, vinse nuovamente l'oro nel singolo, regalando alla Gran Bretagna il terzo alloro olimpico nello skeleton femminile in tre edizioni consecutive e avendo inoltre l'onore di sfilare quale portabandiera della delegazione britannica durante la cerimonia inaugurale[1].

La Yarnold conta anche quattro partecipazioni ai campionati mondiali con tre medaglie conquistate nel singolo tra cui spicca l'oro vinto a Winterberg 2015, ultimo successo che le mancava per ottenere il Grande Slam (Olimpiadi, Mondiali, Europei e Coppa del Mondo); fu invece bronzo sia a Lake Placid 2012 che a Schönau am Königssee 2017. Nella gara a squadre ha totalizzato un settimo posto finale nell'edizione di Sankt Moritz 2013. Alle rassegne continentali vanta come miglior risultato l'oro di Igls 2015.

Nel settembre 2015 annunciò che sarebbe stata lontano dalle gare per circa un anno per problemi legati al burnout da stress, saltò infatti l'intera annata 2015/16 per poi ripresentarsi ai nastri di partenza all'inizio della stagione 2016/17[2].

A seguito del trionfo olimpico di Soči 2014, la Yarnold è stata insignita del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico (MBE)[3] e quattro anni dopo gli è stata conferita anche l'onorificenza di grado immediatamente superiore: quella di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE)[4].

Insieme al russo Aleksandr Tret'jakov è l'unica atleta ad essersi aggiudicata almeno una volta tutti e cinque i trofei internazionali più prestigiosi (olimpiadi, mondiali, europei, mondiali juniores e coppa del mondo).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincitrice della classifica generale nel 2013/14.
  • 19 podi (tutti nel singolo):
    • 11 vittorie;
    • 5 secondi posti;
    • 3 terzi posti.

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Luogo Paese Disciplina
20 gennaio 2012 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera singolo
9 febbraio 2012 Calgary Bandiera del Canada Canada singolo
29 novembre 2013 Calgary Bandiera del Canada Canada singolo
15 dicembre 2013 Lake Placid Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti singolo
4 gennaio 2014 Winterberg Bandiera della Germania Germania singolo
17 gennaio 2014 Igls Bandiera dell'Austria Austria singolo
12 dicembre 2014 Lake Placid Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti singolo
16 gennaio 2015 Schönau am Königssee Bandiera della Germania Germania singolo
7 febbraio 2015 Igls Bandiera dell'Austria Austria singolo
8 febbraio 2015 Igls Bandiera dell'Austria Austria singolo
14 febbraio 2015 Soči Bandiera della Russia Russia singolo

Circuiti minori[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 2ª nel 2010/11;
  • 5 podi (nel singolo):
    • 2 vittorie;
    • 2 secondi posti;
    • 1 terzo posto.

Coppa Intercontinentale[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 9ª nel 2011/12;
  • 8 podi (nel singolo):
    • 2 vittorie;
    • 1 secondo posto;
    • 1 terzo posto.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo reso allo skeleton britannico.»
— 14 giugno 2014[5][3]
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Grande esempio di atleta, in grado di coronare le proprie ambizioni Olimpiche e di restituire altrettanto alla propria comunità e al proprio Paese»
— 8 giugno 2018[6][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bobsleigh pilot Yunjong Won Korean flagbearer at PyeongChang opening ceremony, su ibsf.org, IBSF, 9 febbraio 2018 (archiviato il 14 febbraio 2018).
  2. ^ (EN) Nick Hope, Lizzy Yarnold: Olympic skeleton champion taking year-long break, su bbc.com, BBC, 17 settembre 2015 (archiviato il 2 dicembre 2016).
  3. ^ a b BIRTHDAY HONOURS LIST—UNITED KINGDOM, su thegazette.co.uk, The London Gazette, 14 giugno 2014. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  4. ^ a b Queen’s Birthday Honours 2018: Lizzy Yarnold becomes OBE, su bbc.com, BBC, 8 giugno 2018. URL consultato il 13 giugno 2018.
  5. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 60895, 14 June 2014.
  6. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 62310, 9 June 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Alfiere della Gran Bretagna ai Giochi olimpici invernali Successore
Jon Eley Pyeongchang 2018 --