Discussione:Religioni maggiori

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Religione
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
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ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)


Questa traduzione dall'inglese è un po' approssimativa. In particolare, in italiano "maggioritario" significa "della maggioranza", con riferimento quasi esclusivo ai sistemi politici De Mauro - maggioritario, su old.demauroparavia.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008)., e non è assolutamente traduzione dell'originale major. Lo si potrebbe rinominare qualcosa come "principali religioni del mondo" o, forse più coerentemente con lo spirito dell'articolo, "grandi religioni" (la frase iniziale sarebbe del genere: le "grandi religioni" vengono distinte da quelle minori secondo principi ecc. ecc.) Moongateclimber 13:40, 29 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Manca il calcio. --Danilo 22:35, 29 set 2006 (CEST)[rispondi]

Elenco delle principali religioni per numero di aderenti[modifica wikitesto]

ho tolto la dizione molto inferiori alla diffusione cristianesimo perché IMHO non oggettiva:

  • non è riferibile solo al cristianesimo (anzi) è applicabile di più all'Islam dove per ragioni talvolta di soppravvivenza le conversioni sono tenute nascoste.
  • Molto è altamente soggettivo, che rispetto ai battezzati che non si richiamano più, a vario titolo, al cristianesimo. bisogna aggiungere coloro che per vari motivi non possono in modo esplicito dichiararsi critiani.

--Fefemak 10:50, 5 feb 2007 (CET)[rispondi]

Condivido. Quel paragrafo è poco NPOV. --CheccoPadova 23:30, 26 feb 2007 (CET)[rispondi]
Ho messo il tag. --CheccoPadova 23:34, 26 feb 2007 (CET)[rispondi]
Nyo ha tolto la frase incriminata. Grazie a lui per il gesto di conciliazione. --CheccoPadova 23:37, 26 feb 2007 (CET)[rispondi]

Yazdanismo[modifica wikitesto]

Cosa caspita è lo Yazdanismo o qualcosa di simile? Conosco gli Yazidi (o Yezidi) ma quell'altra bestia non l'ho incontrata mai. Se si tratta di Yazidi, la dizione araba è "Yazidiyya" e possiamo tradurla "Yazidismo". Un consiglio: sarebbe meglio rifarsi alle dizioni attestate in qualsiasi buon libro di Storia delle religioni, sennò chi lo sente poi (e avrebbe ragione) il prof. Gregory? Inoltre: che senso ha elencare il Sufismo come fosse una setta o branca di chissà che. Sarebbe come mettere sotto Cristianesimo la voce autonoma "Misticismo". Perché questo, grosso modo, il sufismo è. --Cloj 23:59, 8 mar 2007 (CET)[rispondi]

Non ce l'ho fatta ad aspettare e ho corretto. Sapete con chi prendervela, eventualmente. --Cloj 00:07, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

  • Per quanto riguarda il sufismo lo sapevo, infatti avevo intenzione di toglierlo, solo che non avendolo messo io e non essendo esperto di ambiente islamico ho preferito lasciar stare. Lo Yazdanismo invece cel'ho messo io perché sulla Wiki inglese (en:Yazdanism) lo indica come l'antico culto degli angeli, oggi diviso in tre branche: Alevismo, Yarsanismo e Yazidismo. Che io sappia tutti e tre questi culti sono ancora in vita, quindi perché non raccolgierli sotto l'unica dizione "Yazdanismo"? --Nyo annota 00:49, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]
Caro Nyo, grazie per il tuo davvero prezioso lavoro. Quanto a Iazdanismo la mia risposta è semplice: il termine non è usato in nessun testo di storia delle religioni. Che gli anglofoni usino questo termine deve lasciarci indifferenti. Usiamo quelli attestati da oltre un secolo in Italia, così da agevolare l'eventuale utente. Che poi gli Yezidi siano riconducibili a un'unica fede "angelica" è altamente contestabile. L'impianto islamico è talmente forte da non autorizzarci (ripeto, da storici delle religioni) a innovazioni che non trovano rispondenza in questa branca disciplinare, costruita su basi scientifiche ampiamente condivise. Rifacciamoci, per carità, ai "testi sacri" di P. Tacchi Venturi, di Michelangelo Guidi, di Ambrogio Donini, di Alessandro Bausani e di Alberto Ventura. Anche per evitare di mostrare il fianco al mondo accademico, già non ben disposto nei nostri confronti (avrai seguito le polemiche innescate da Tullio Gregory). Già ci fu una polemica con l'edizione della Laterza, che inserì inizialmente l'Islam fra le religioni dualiste !!! La polemica indusse poi il curatore, il prof. Giovanni Filoramo, ad articolare diversamente l'edizione aggiornata dalla collana della "Storia delle religioni" edita nel 1999 da Laterza. Evitiamo innovazioni potenzialmente criticabili. Non dobbiamo essere "originali", ricordi? Un cordiale ciao.
  • Si ma se questo culto esiste, perché non documentarlo? Che l'Islam ortodosso non lo voglia, lo oscuri, lo nasconda, ecc... non significa che se loro dicono "non esiste" non esista davvero.--Nyo annota 15:22, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]
Caro Nyo, non mi sono evidentemente spiegato bene. Non è che non si debba parlare di qualcosa (cos'è questo timore di censure? Ne sono mai stato un propugnatore?) ma non ha alcun senso "etichettare" un fenomeno religioso in un modo che in Italia non è accettato scientificamente (sia pure di una scienza che è la storia delle religioni). Che in lingua inglese si proponga "Iazdanismo" sono fatti loro. Non per questo dobbiamo cambiare un termine che da oltre un secolo è attestato diversamente in Italia. Dobbiamo adeguarci a quanto fanno gli anglofono? Non credo. A ognuno il suo contesto lessicale. Oppure dovremmo parlare di cow boys per i nostri butteri o per i nostri mandriani? Ciao. --Cloj 17:21, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

[riapro] E lo stesso dicasi dello Yarsanismo. Da noi è un termine ignoto. Si parla di Ahl-i Haqq. Non è che si debba per forza ricondurre tutto a un sostantivo in "ismo". Questa, sì, che una smania omologante, almeno secondo me, e talvolta senza costrutto logico. È il motivo per cui qualcuno si ostina a usare Islamismo come sinonimo di Islam. Questo è vero in inglese, non in italiano, dove l'Islamismo è "l'Islam applicato alla vita quotidiana, politica, economica e sociale". Ari-ciao. --Cloj 17:27, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

  • Cloj, ho proprio scritto una cosa ultimamente in Discussione:Islam, ovvero che a me non piace il metodo utilizzato dalla Wikipedia inglese perché usa i termini nativi al posto delle derivazioni romanizzate. Nonostante questa tendenza noto che usa il termine Yazdanismo per indicare quei tre culti di cui sopra. Personalmente trovo che una lingua debba rispettare il più possibile le proprie convenzioni, pertanto se deve essere proposta una nuova parola al pubblico, questa dovrebbe subire una romanizzazione. Se il termine Yazdanismo non è mai stato utilizzato nell'italiano, beh, è arrivato il momento di arricchire la nostra lingua aggiungendovi questo termine, dato che lo si può facilmente mutuare dall'inglese attraverso una semplice traduzione. Ahl-i Haqq è un termine in arabo; perché sulla Wikipedia italiana la voce deve essere riportata con la titolatura in arabo quando è possibile utilizzare il termine occidentale e già utilizzato Yarsanismo? Nulla contro l'arabo, il mandarino o lo svedese, ma trovo che se una parola può essere tradotta con un termine che rispetti la lingua nella quale deve essere inserito, ebbene questa traduzione va fatta. Recentemente mi è capitato tra le mani il Ceondoismo: nonostante in inglese sia utilizzato anche il termine Cheondoism, la Wikipedia inglese preferisce una voce intitolata Cheondongyo, ovvero con il termine originale in coreano. Ma a che scopo? Quando tralaltro Cheondogyo significa letteralmente Ceondoismo, dato che il suffisso -gyo corrisponde al nostro -ismo? Per quanto riguarda Islam e Islamismo, dunque la "religione in senso concreto", ovvero la pratica vera e propria, andrebbe chiamata Islamismo, da quanto mi sembra di capire... Perché invece le Wikipedia si ostinano ad utilizzare il termine "Islam", dato che una forma "astratta" di Islam non esiste? Dato che, come tutte le religioni, è praticato? --Nyo annota 18:03, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

Evidentemente non riusciamo proprio a comunicare, e me ne dispiace. Provo ancora per un'ultima volta, perché sono evidentemente convinto che tu non sia affatto una persona sciocca o in malafede.
Su Wikipedia non dobbiamo essere originali, te lo ricordi? Questo significa che non ci è lecito più di tanto essere presi da alcun sacro fuoco, da alcun demone, compreso quello dellla spasmodica ricerca del neologismo a tutti i costi. Che vuoi che c'interessi se gli anglofoni fanno quello che a loro sembra giusto? Dobbiamo ragionare con la loro testa e le loro categorie oppure con le nostre? Dobbiamo subire una loro pretesa primogenitura o una loro accampata superiorità? Ma quando mai? Nella Storia delle religioni - che è una branca disciplinare universitaria e scientifica, esistente da decine e decine d'anni, su cui hanno scritto esperti riconosciuti a livello internazionale e non certo orecchianti dell'ultim'ora, ancorché animati dal sacro zelo del neofita - esistono precise terminologie che non ci consentono (se vogliamo essere seri) di passare armi e bagagli alla lingua inglese, gettando allegramente alle ortiche la nostra tradizione (ripeto:scientifica).
Io non parlo di altre religioni delle quali sono poco e nulla esperto. Parlo dell'Islam che ho studiato, e seguito a studiare, da oltre 40 anni (più del doppio dei tuoi anni complessivi, se non ricordo male). Se non vogliamo essere considerati dei dilettanti, dei pressappochisti, delle persone solo esperte di fumetti o di squadre di calcio o di compilation di canzoni (tutte cose degne di far parte del panorama culturale giovanile e cultural-popolare, intendiamoci!) dobbiamo sottostare a certe convenzioni, attestate da quasi due secoli da chi lavora professionalmente in certi settori, dalle discipline scientifiche a quelle umanistiche. Non possiamo cambiare a nostro piacere il panorama lessicografico della fisica, della chimica o della zoologia (ma anche della storia, della storia delle religioni, della sociologia, dell'antropologia, dell'archeologia) solo perché qualcuno ha pruriti anglofili. O restiamo legati al mondo degli studi, seri e certificati professionalmente, oppure Wikipedia è bella che spacciata. Si trasformerebbe fatalmente in qualcosa che resterà legata al mondo del puro diletto. Al dilettantismo. In questo caso io non potrei che uscirne totalmente, perché non mi riconoscerei assolutamente nel progetto che finora ho invece condiviso: di una cultura, con la "C" maiuscola, non individualistica ma diffusa, e tuttavia rispettosa di certi assunti che fanno la cultura tale: dimostrabilità e documentabilità, all'interno di un modello logico e coerente.
Non è un capriccio il mio, ma un preciso discrimine fra chi si diverte e chi dedica la sua vita allo studio. Tra la serietà e la lemmatizzazione abborracciata. Detto questo passo ai due esempi che hai portato.
Perché non si dovrebbe accettare l'espressione (che non è araba, ma, semmai persiana, anche se di derivazione senz'altro araba) di Ahl-i Haqq, quando accettiamo senza problemi Islam? Non è forse quest'ultima una parola puramente araba? E perché al suo posto non torniamo a usare "Maomettanesimo"? O perché usiamo un'espressione greca per Cristianesimo, anziché una del tipo "Gesuismo"?
Su Yarsanismo ti prego di citarmi una fra le tante autorevoli Storia delle religioni che abbia adoperato questa definizione. UTET, Laterza, Einaudi, Vallardi? Non citarmi Pippettini o Frallocconi. Ti chiedo una case editrice nazionale non limitata a un panorama da 500-1000 copie massimo di tiratura. E apprezzabilmente distribuite sul territorio nazionale. Avrai, temo, gravi difficoltà a individuarne uno e poco importa che su en:Wiki si comportino forse con procedure dissimili dalle nostre. Non siamo i loro custodi, come loro non possono esserlo nei nostri confronti. Ma anche in Francia, Gran Bretagna, Germania, USA, Russia o Spagna non credere che gli studiosi si muovano in modo dissimile da noi. Fidati. È il mio lavoro, non il mio hobby.
Difendo a spada tratta la tradizione di studio italiana, all'interno della quale mi riconosco e che non posso accettare venga con sovrana indifferenza gettata da parte.
Infine: Islam non è Islamismo. Cosa vuoi che interessi il giudizio del singolo se esista o meno una religione? Se una sia nel mondo delle pure idee o nel mondo reale. L'Islam è indubbiamente un'astrazione. ma lo è ogni religione, ivi compreso il Neopaganesimo.
Il tuo, permettimi, non è un approccio da storico delle religioni. Uno storico delle religioni deve esporre il portato istituzionale e culturale ufficiale di una certa tradizione che (è fuor di dubbio) è un'ideologia totalizzante. E perc ciò stesso astratta. Altra cosa è l'Islam calato nella storia (l'Islamismo). Come dire che c'è una bella differenza fra Cristianesimo astratto e quello concreto. Ma questo lo sanno anche i sassi, solo che per Cristianesimo non è stata creata una parola che finisca con lo stradannatissimo "ismo" finale, che tanti guasti (non solo lessicali) ha prodotto. Ma su questo mi basterà rimandarti a Bertrand Russell che, assai probabilmente, conosci bene.
Dunque: mettiamoci d'accordo, evitando sondaggi o discussioni sfinenti. La questione peraltro è assai più metodologica che lessicografica. E per questo non sono disposto ad arrendermi. O ci manteniamo cioè all'interno della tradizione scientifica o degradiamo inevitabilmente. E io non voglio accompagnare questo degrado. Anch'io avrei tante belle novità da proporre ma mi è stato fatto notare a suo tempo che bisogna rispettare democraticamente l'opinione della maggioranza. E sono del tutto d'accordo. Per questo ho accettato ad esempio che seguitasse a essere definito un ben noto conflitto con l'espressione "Guerra del Kippur" (nonostante a me sembrasse un nome "di parte") anziché "Guerra arabo-israeliana del 1973", come proponevo. Anch'io mi sono appellato alla necessità d'innovare ma mi è stato (giustamente) spiegato che Wikipedia non ha bisogno di elucubrazioni "originali" ma di offrire un servizio agli utenti che - per parafrasare Manzoni - se ne fregano della natura filosofica della peste, quando poi se la prendono e tirano le cuoia. Avevano decisamente ragione i miei antagonisti, non io. E gliene sono grato di avermi convinto. E sul nostro tema sono convinto di avere ragione io. Per le stesse identiche ragioni. Un cordiale ciao. --Cloj 23:40, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

  • Solo una precisazione: -esimo è una deformazione di -ismo. Si tratta dello stesso suffisso non di due suffissi differenti. -esimo si applica quando -ismo risulta schifoso. Cristianesimo usa l'-esimo perché è stato utilizzato tale suffisso sin dall'inizio, come dopotutto vale per il Confucianesimo. Non so, perché avrebbero dovuto appiccicare l'-esimo a Confucianesimo e l'-ismo a Taoismo? Forse perché Confucianismo avrebbe fatto un pò schifo, ma decisamente meno schifo di Taoesimo? Spero di essermi spiegato, per il resto fai ciò che vuoi (si parlava di Yazdanismo, comunque), io per la mia strada tu per la tua (e spero non si incrocino troppo spesso in futuro). Saluti. --Nyo annota 00:09, 10 mar 2007 (CET)[rispondi]

"-esimo" o "-ismo" sono, secondo me, entrambi potenzialmente e russellianamente pericolosi più che "schifosi" (che è una categoria che scientificamente non mi appartiene). Perché credo si tratta di ideologizzazioni a tutti i costi (ma, naturalmente, talora certi "-ismi" o "-esimi" sono inevitabili, proprio perché attestati negli studi, i soli cui a me piaccia far riferimento, evitando le elucubrazioni eccessivamente personali, a meno che non siano produttive di "rivoluzioni copernicane" del pensiero (roba comunque non da Wikipedia, che non vuole originalità, a buon diritto, ho già detto).
Quanto al non incrociarsi delle nostre strade a me sinceramente dispiace, proprio perché penso davvero che tu non sia né sciocco né in malafede. Tutt'altro. Ma, se proprio vuoi così, è facile non incontraci. Basterà che tu non bazzichi "innovativamente" dalle parti degli argomenti attinenti alla cultura dell'Islam, dottrinario e storico. Farewell, Nyo. --Cloj 00:18, 10 mar 2007 (CET)[rispondi]

Scusate, ma non capisco perché lo Yazidismo (credo sarebbe meglio chiamarlo Iazidismo, siamo in Italia), venga raggruppato sotto l'Islam. Non mi pare che gli Iazidi abbiano tra i loro testi sacri il Corano o che credano al profeta Maometto, che cosa centrano con l'Islam? La loro stima numerica (100mila) mi sembra troppo bassa, in quanto nella stessa pagina di Wikipedia a loro riservata sono stimati in 500mila. Probabilmente il loro numero è una cifra intermedia, ma non ho fonti. Potreste scrivere 100.000 - 500.000.

Caro nientefirma, la "Y" è la traslitterazione di una semi-consonante araba (che qui funge da vera e propria consonante". Metterci una vocale sarebbe errato. Ma, se dovessimo considerare che siamo in Italia, perché allora non scriviamo Beniamin anziché Benjamin? O Cherala anziché Kerala? --Cloj 21:00, 25 feb 2013 (CET)[rispondi]

Kharigismo[modifica wikitesto]

Il numero dei kharigiti (Islam) è certamente errato per eccesso. Dubito che siano persino un decimo di quanto indicato. Allo stato attuale non so indicare una cifra accettabile. Ci studierò sopra. Chi avesse dati seri li comunichi e corregga l'errore. Grazie. --Cloj 18:52, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ho trovato: Yazidi: 100.000; Drusi: 450.000; Kharigiti: circa 1.200.000. Totale: 1.750.000. Possiamo quindi scrivere "meno di 2 milioni". --Cloj 19:14, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]

Buddhismo e Religioni maggiori[modifica wikitesto]

Ho avuto poc'anzi una discussione sul buddhismo tra le religioni maggiori. Un utente mi ha cassato l'affermazione che il "Buddhismo è tra le tre religioni più diffuse al mondo e tra queste la più antica". L'affermazione che ho riportato è tratta pari pari dall'introduzione della Encyclopedia of Buddhism della Mc Millan, per intenderci quella della Thomson-Gale ovvero quella che edita la Encyclopedia of Religion del progetto promosso da Mircea Eliade. Gli autori delle voci sono in gran parte gli stessi professori universitari di tutto il mondo. Secondo questo utente la frase inserita così è favorevole al buddhismo è non è corretta perché è palese che il Buddhismo sia notevolmente inferiore all'Induismo come numero di aderenti. Ho osservato che non si parla di religione con più aderenti, ma maggiormente diffusa e che il criterio di 'maggiore' non è qui inteso come numero di seguaci ma diffusione mondiale. Poi ho osservato che i criteri di maggiore diffusione e antichità non sono necessariamente dei criteri positivi (a volte per niente), in fin dei conti sono solo criteri e basta. Ciononostante è stato ritenuta questa frase tratta dall'opera citata come non-neutrale e favorevole al Buddhismo. Personalmente sono rimasto piuttosto perplesso e vorrei sapere da coloro che si occupano in queste pagine di questa materia cosa ne pensano. E' stato giusto cassare la frase tratta dal progetto della Mc Millan? Cordialità --Xinstalker (msg) 21:30, 25 set 2008 (CEST) Aggiungo anche che, purtroppo,è stata cancellata persino la fonte tratta da quest'opera, ritenuta non-neutrale. Questo decisamente mi preoccupa notevolmente di più. E' stata cancellata la frase d'inizio della Encyclopedia of Buddhism edita nel 2005 dalla McMillan perché non neutrale. Ricordo di seguito alcuni professori che hanno aderito a questo progetto considerato dalla wikipedia italiana non neutrale e pregherei le persone che hanno a cuore la qualità di wikipedia ad esporre le proprie opinioni in merito. grazie --Xinstalker (msg) 23:29, 25 set 2008 (CEST)[rispondi]

Buddhismo, Religioni maggiori, censura di una fonte[modifica wikitesto]

Ho avuto modo di interloquire in queste ore con l' admin Yuma autore della rimozione della fonte presa dalla Encyclopedia of Buddhism edita dalla Mc Millan. I termini che voglio sottoporre in questa pagina di discussione sono ora almeno per me più chiari. Mi spiace presentarli tutti qui, forse solo un paio di questi interessano questa pagina, ma spacchettare la discussione in più pagine mi sembra veramente difficile. Vorrei sottoporre alla comunità di wikipedia alcuni di questi temi che ritengo personalmente fondamentali per l'esistenza democratica, e intellettualmente corretta, di questa enciclopedia.

  • INTRODUZIONE AL METODO DEMOCRATICO E ALLA CORRETTEZZA INTELLETTUALE. La vicenda è semplice ho inserito questa frase nella voce riferita al Buddhismo ovvero che esso "è una delle tre religioni più diffuse al mondo, insieme al Cristianesimo e all' Islam, e tra queste è la più antica di diversi secoli". Yuma inserisce citazione necessaria. Io inserisco questa citazione: "«Buddhism is one of the three major world religions, along with Christianity and Islam, and has a history that is several centuries longer than either of its counterparts.» Encyclopedia of Buddhism. USA, Mc Millian References, 2004, pag. vi.". Yuma allora sostiene che la fonte dice una enormità, è noto infatti che l'Induismo è più diffuso del Buddhismo. Spiego a Yuma che diffusione e numero di aderenti non sono la stessa cosa. Yuma sostiene che ciò è un sofisma e mi invita a leggere la voce Religioni maggiori. Letta questa voce mi rendo conto che tra i vari criteri possibili, gli autori della stessa hanno adottato il numero di aderenti. Vorrei discuterne per una serie di ragioni. Comunque per correttezza nei confronti di chi si è occupato di questa voce non ho problemi ad accettare la correzione di Yuma, in attesa di approfondire in queste pagine il tema. Quello che trovo inaccettabile è che Yuma abbia stabilito che anche la fonte tratta dall'Encyclopedia of Buddhism non debba essere pubblicata neanche in nota. La scelta di Yuma è fondata su:
  1. E' evidente che l'autore ha preso una cantonata;
  2. E' evidente che l'autore parla di "major religions" e non di "religioni più diffuse";
  3. La fonte non porta fonti;
  4. Non intende comunque coinvolgere la qualità di un intero progetto per la cantonata di un autore;
  5. Per queste ragioni intende, Yuma, censurare la fonte.

A tale proposito vorrei replicare pubblicamente a Yuma che:

  1. Che l'autore abbia preso una cantonata è possibile ma non è evidente. In base a quale criterio stabilisce Yuma questa evidenza? E' in grado lui di stabilire un evidenza che conduce alla censura di una fonte? Occorre a chi redige la voce stabilire la correttezza o meno di una fonte che poi è la premessa ad un lavoro internazionalmente validato come altamente scientifico? Lo può stabilire Yuma se inserire o meno questa fonte o possiamo lasciare al lettore di Wikipedia di farsi una idea? Non stiamo parlando di un blog, non stiamo parlando di un documento preso a casaccio su internet, stiamo parlando del lavoro di presentazione da parte di un professore universitario che ha coordinato 250 professori universitari nel mondo. Non risulta peraltro alcuna critica, da nessuna parte, al suo lavoro di presentazione. Ma per Yuma, che non è d'accordo, questa fonte va comunque censurata.
  2. Io ho letto così il significato di maggiore, sono pronto certamente a correggere. Ma in questione è il tema: si può pubblicare o meno la fonte in questione?
  3. La fonte di per se stessa è una fonte. La premessa a questo lavoro è di per se stessa interessante per il lettore di wikipedia; si può aggiungere che non sono ancora chiari i motivi della scelta del coordinatore, ma essa non può essere censurata per queste ragioni.
  4. Yuma non capisce che è la premessa all'intera opera e che fa parte integrante del progetto di cui l'autore è il coordinatore. Non risulta a nessuno, nemmeno a Yuma, proteste di alcun professore universitario rispetto alla premessa che introduce l'opera dei singoli autori. Se vi fossero state andrebbero certamente aggiunte alla fonte. Ma non ci sono state.
  5. Yuma censura una fonte, discutibile per lui, ma di indubbio livello, almeno sul piano formale. Oggi tocca a questa fonte, domani a qualsiasi altra fonte che Yuma decida come non adatta ad essere pubblicata su Wikipedia. Se un lavoro che introduce 250 professori universitari è criticabile per Yuma esso non va comunque inserito su Wikipedia.

Venendo al contenuto: l'autore della fonte censurata da Yuma è un professore della University of California, per chi si occupa come me di questi temi sa che è una delle università più prestigiose del mondo nella materia. Comunque è lui [1]. In questo lavoro ha coordinato l'intero progetto scientifico che ha coinvolto oltre 250 professori di tutto il mondo. Yuma ha stabilito che ha detto una castroneria priva di fonti e che quindi quello che ha scritto costui non va nemmeno citato su wikipedia. Purtroppo questo modo di fare mi ricorda certi modi di fare che spero appartengano definitivamente al passato: il bavaglio ai professori. Yuma ha inteso anche sostenere che dietro le mie insistenze c'è la voglia di promuovere il buddhismo in modo non corretto. Vorrei ricordare a Yuma che può tenere per sé le interpretazioni su ciò che scrivo. Quello che è importante non è perché lo faccio ma cosa scrivo. Vorrei che Yuma si attenesse a questo sacro principio di rispetto. Io ho riportato la fonte che tutti voi ora conoscete. Yuma l'ha censurata. Vorrei inoltre ricordare a Yuma che 'più diffuso', 'maggiore' o 'più antico' non sono garanzia per me di qualità positive. Il mondo è pieno di 'più diffuso', 'maggiore' o 'antico' ma che fa lo stesso 'schifo'. Queste generalizzazioni valoriali (maggiore=positivo) appartengono solo a Yuma mi spiace che le affibbi pure a me. Ora vorrei ribadire la domanda è giusto che Yuma abbia censurato questa fonte? Vi prego di rispondere. Grazie Per quanto riguarda il cotenuto sto per preparare una lettera al prof. Robert Buswell per chiedergli le ragioni delle sua affermazioni e le fonti e i criteri da cui ha derivato ciò. Ovviamente gli ho spiegato accuratamente i motivi della mia missiva. Ma ora il contenuto è secondario, a mio avviso, rispetto al 'metodo' di Yuma. Ribadisco il quesito: è giusto cestinare questa fonte su Wikipedia? Vorrei infine comunque sottolineare che l'intento di Yuma è certamente nobile, la ragione del suo intervento è per non creare querelle su un incerto e non definito maggiore/minore che in persone meno avvedute (ovvero che interpretano ciò su scale valoriali) possano poi generare conflitti di attribuzione. Questa 'nobiltà di intenti' per me è gravemente pericolosa ed è all'origine di una serie di comportamenti scorretti sul piano culturale che credo non occorra qui ricordare alle persone che hanno lunga memoria. Ribadendo la mia profonda stima e simpatia nei confronti di Yuma, trovo inaccettabili le sue scelte ancorché le ritenga io per primo mosse da sentimenti nobili. Cordialità a tutti e per primo a Yuma, detto il censore :-) --Xinstalker (msg) 20:31, 26 set 2008 (CEST)[rispondi]

Ebraismo risale al XIX secolo a.C.[modifica wikitesto]

Non si finisce mai di imparare. Però per imparare bene occorre la fonte ;-) non le opinioni di qualcuno fatte con la calcolatrica di casa eh... ;-) --Xinstalker (msg) 15:26, 23 feb 2009 (CET)[rispondi]


Chiesa Ortodossa risale all'XI secolo[modifica wikitesto]

La Chiesa Ortodossa nasce con la Pentecoste ai tempi apostolici, dire che abbia origine nell'XI secolo dopo lo scisma d'Oriente è una visione Cattolico-Romana. Dal punto di vista Ortodosso la Chiesa Cattolica Romana ha avuto origine nel 1054 e non viceversa. Mentre per le altre confessioni cristiane si può avere una data o un periodo di origine, lo stesso non si può dire per la Chiesa Cattolica e per la Chiesa Ortodossa senza compromettere la neutralità della dichiarazione. Anche se le dottrine Protestanti ricercano un ritorno alle origini della Chiesa esse sono comunque nate all'interno del Cattolicesimo Romano in epoche ben definite. Penso inoltre che si dovrebbe riflettere anche sull'origine delle Chiese Monofisiste e Nestoriane. Credo sia opportuno rimuovere la data. --Oldangia (msg) 13:36, 28 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Mormonismo[modifica wikitesto]

Ho modificato il numero di appertertenenti al mormonismo. Durante la 179 Conferenza Generale della Chiesa di Geù Cristo dei Santi degli ultimi giorni è stato emesso il rapporto statistico riguardante il 2008. Il Numero dei membri risulta essere "13.508.509" pertanto ho ritenuto opportuno cambiare in questa voce il numero da 12,5 a 13,5 mln.

Fonte: http://www.lds.org/conference/talk/display/0,5232,89-7-1042-10,00.html

«Numero dei Presenti alla Commemorazione: Esso non rappresenta il numero di proclamatori, tanto meno il numero dei proclamatori battezzati che sono gli unici ad essere a tutti gli effetti “Testimoni di Geova”. Esso non rappresenta un numero di persone che abbia fatto una qualche attività nell’opera di proselitismo ma semplicemente che ha assistito all’unica riunione annuale in corrispondenza con la Commemorazione della morte di Cristo. Normalmente, il numero dei presenti a quest’unico evento annuale è più del doppio del reale “numero medio dei proclamatori”. A torto, questa cifra, non rappresentativa del numero di Testimoni di Geova viene indicata come tale, sia dalla dirigenza del movimento, per motivi propagandistici che dai mass media, per ignoranza delle procedure e della struttura interna del movimento. Per esempio, per l’anno di servizio terminatosi il 30 settembre 2011, Il Rapporto Annuale dell’Annuario dei Testimoni di Geova indica la cifra di 19’374’737 presenti a questo eccezionale ed unico evento annuale, mentre il numero medio di proclamatori per lo stesso anno è di soli 7’395’672.»

Quindi per favore non modifichiamo l'elenco con il totale da 7,6 a 12 (o 19) milioni, sarebbe inesatto. Cordiali saluti, --RCarmine (msg) 14:35, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]


Spiritualismo: 15 milioni - origine: metà del XIX secolo Mormonismo: 13,5 milioni - origine: 1830 circa Testimoni di Geova: 7,6 milioni - origine: 1874

A mio parere, non vanno annoverati fra i Cristiani: tali religioni (o sette che dir si voglia) non ritengono Gesù Cristo il Figlio di Dio, sono un mix di vari culti e credenze. Proporrei una revisione di tali dati. Cordiali saluti, --Giuseppe Maltese (msg) 19:14, 25 feb 2013 (CEST)[rispondi]

Certo, non potrebbero essere definiti stricto sensu cristiani. Ma, per lo stesso principio di esattezza contenutistica, non dovremmo includere nell'Islam l'Alevismo, il Kharigismo, la fede dei Drusi, lo Yazidismo, il Babismo e la religione Báhái. Il fatto è che non conta quanto una certa religione si sia allontanata dalla casa-madre ma che da essa sia partita, per approdare magari su lidi completamente diversi. Come appunto i Báhái, che i musulmani considerano kāfir (colpevoli di empietà gravissima e imperdonabile). --Cloj 21:06, 25 feb 2013 (CET)[rispondi]
Ecco, queste differenze nell'Islam non le conoscevo, e come me penso anche molti altri utenti... Forse dovremmo cercare di avere dei dati più precisi in merito. Ad ogni modo, basta un pò di attenzione da parte di chi legge e le differenze sono chiare, anche se non specificate. Cordiali saluti, --Giuseppe Maltese (msg) 20:42, 26 feb 2013 (CEST)[rispondi]
Anche a te. --Cloj 21:41, 26 feb 2013 (CET)[rispondi]
E perché non dovrebbero essere annoverate all'interno del Cristianesimo (o non considerati sticto sensu)? E siamo sicuri che le premesse di questi dubbi siano corrette? Anche perché qualunque confessione di qualunque religione probabilmente si può ritenere «un mix di vari culti e credenze.», no?
In [[Mormonismo] leggo all'inizio che è "Il mormonismo è una confessione religiosa cristiana" e nella sezione Mormonismo e cristianità è indicato che i mormoni vengono considerati cristiani. E poi in Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (la confessione maggioritaria del mormonismo) leggo «Reputano Gesù il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e il Dio Eterno» (con 3 fonti), per cui non mi pare proprio che «non ritengono Gesù Cristo il Figlio di Dio» ...
In Testimoni di Geova#Trinità leggo «Ha creato il mondo con il Figlio, Gesù (...) e «Gesù è il Figlio primogenito di Dio, e gli è sottomesso»
Su Spiritualismo (che non conoscevo) non saprei, perché all'inizio della voce vedo che è definita come "un indirizzo filosofico", e non si vi è alcuna informazione riguardo alle dottrine su Gesù (che anzi non è neppure mai citato).
Per l'Islam so meno, ma da quello che è spiegato nelle relative voci vedo per i Drusi l'Islam è solo una delle origini dei suoi elementi, e lo Yazidismo «Il culto di Melek Ta'us sembra contenere elementi propri di mitraismo, mazdeismo, manicheismo, islam e giudaismo. Con tutta probabilità, esso deriverebbe dall'antico culto pre-islamico proprio del popolo curdo.» . In Bábismo «Diversamente da altri movimenti islamici il Babismo segnò una rottura con l'Islam per dare vita a un nuovo sistema religioso autonomo.» e in Bahá'í che questa deriva dal Bábismo e che «non viene solitamente citata tra le Religioni di Abramo» (Nella voce attualmente il Babismo non è indicato ; mentre il Bahá'í è indicato, col termine Bahaismo, non all'interno dell'Islam ma separatamente ).
Che conti solo da dove una religione/corrente religiosa sia partita, non mi convince, visto che questa non è una voce sulle origini e derivazioni delle varie religioni, ma si tratta di conteggiare il numero di fedeli, per cui non è detto che una corrente religiosa sia da considerarsi (ancora) parte della religione d'origine e i suoi fedeli da contare in essa (oltre al problema che le origini, come visto, possono essere molteplici. E inoltre dovremmo considerare il Cristianesimo all'interno dell'Ebraismo?!). Bisogna valutare (lo so che è tutt'altro che facile) se la corrente è comunque all'interno del religione-complessiva, o ne forma un'altra.--79.11.205.22 (msg) 22:36, 26 feb 2013 (CET)[rispondi]

Massoneria[modifica wikitesto]

Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.51.127.113 (discussioni · contributi).La Massoneria a quanto ne so non è una religione ma semplicemente un organizzazione e non chiede ai suoi aderenti di abiurare le loro religioni

Traduttori cercansi[modifica wikitesto]

Tra gli appassionati di questa voce, c'è mica qualche anima pia che traduca anche le note, rimaste in lingua inglese? Grazie. --Cloj 15:28, 11 gen 2016 (CET)[rispondi]

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