Diocesi di Villa María

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Diocesi di Villa María
Dioecesis Civitatis Mariae
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Córdoba
 
VescovoSamuel Jofré
Vescovi emeritiJosé Ángel Rovai
Presbiteri61, di cui 57 secolari e 4 regolari
5.159 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 10 donne
Diaconi3 permanenti
 
Abitanti389.200
Battezzati314.700 (80,9% del totale)
StatoArgentina
Superficie28.000 km²
Parrocchie51
 
Erezione11 febbraio 1957
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione
Santi patroniImmacolata Concezione
San Giuseppe lavoratore
San Pio X
IndirizzoManuel Belgrano 20, X5900BGB Villa María [Córdoba], Argentina
Sito webodvm.com.ar
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Argentina

La diocesi di Villa María (in latino: Dioecesis Civitatis Mariae) è una sede della Chiesa cattolica in Argentina suffraganea dell'arcidiocesi di Córdoba. Nel 2020 contava 314.700 battezzati su 389.200 abitanti. È retta dal vescovo Samuel Jofré.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende alcuni dipartimenti della provincia di Córdoba in Argentina: General San Martín, Marcos Juárez (metà settentrionale fino al confine nord delle parrocchie di Corral de Bustos e Isla Verde, che appartengono alla diocesi di Villa de la Concepción del Río Cuarto), Río Segundo (parte sudorientale, inclusa la parrocchia di Pozo del Molle), Tercero Arriba (eccetto la zona di Corralito), Unión (metà settentrionale fino al confine nord delle parrocchie di Laborde, Monte Maíz e Pascanas, che appartengono alla diocesi di Villa de la Concepción de Río Cuarto) e Calamuchita (metà meridionale).

Sede vescovile è la città di Villa María, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione.

Il territorio si estende su 28.000 km² ed è suddiviso in 51 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi è stata eretta l'11 febbraio 1957 con la bolla Quandoquidem adoranda di papa Pio XII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Córdoba.

Il 18 luglio 1960 in virtù del decreto Maiori animarum della Sacra Congregazione Concistoriale acquisì la parrocchia de La Cruz dall'arcidiocesi di Córdoba.[1]

Il 15 ottobre 1962 papa Giovanni XIII con il breve Civitas Mariae ha dichiarato la Beata Maria Vergine Immacolata patrona principale della diocesi, e San Giuseppe lavoratore e San Pio X patroni secondari.[2]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Alberto Deane, C.P. † (13 marzo 1957 - 15 aprile 1977 dimesso)
  • Cándido Genaro Rubiolo † (15 aprile 1977 - 11 ottobre 1979 nominato arcivescovo di Mendoza)
  • Alfredo Guillermo Disandro † (16 aprile 1980 - 23 giugno 1998 ritirato)
  • Roberto Rodríguez † (23 giugno 1998 - 24 maggio 2006 nominato vescovo di La Rioja)
  • José Ángel Rovai (3 ottobre 2006 - 28 febbraio 2013 ritirato)
  • Samuel Jofré, dal 28 febbraio 2013

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 389.200 persone contava 314.700 battezzati, corrispondenti all'80,9% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1962 273.000 286.000 95,5 65 47 18 4.200 26 150 37
1970 285.000 320.000 89,1 67 46 21 4.253 36 105 43
1976 318.000 362.000 87,8 64 45 19 4.968 29 100 43
1980 341.000 363.000 93,9 53 30 23 6.433 32 67 45
1990 390.000 410.000 95,1 43 29 14 9.069 21 77 47
1999 352.000 362.000 97,2 69 52 17 5.101 17 52 48
2000 400.000 443.000 90,3 71 54 17 5.633 17 50 49
2001 353.000 373.153 94,6 69 53 16 5.115 16 50 49
2002 330.000 373.646 88,3 73 62 11 4.520 13 43 49
2003 308.000 374.000 82,4 83 72 11 3.710 11 40 50
2004 308.000 375.000 82,1 81 71 10 3.802 10 37 50
2010 305.000 382.000 79,8 76 68 8 4.013 9 34 50
2014 316.800 398.000 79,6 69 64 5 4.591 5 25 50
2017 326.850 410.603 79,6 63 59 4 5.188 3 4 15 50
2020 314.700 389.200 80,9 61 57 4 5.159 3 4 10 51

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto Maiori animarum, AAS 52 (1960), pp. 909-910.
  2. ^ Breve Civitas Mariae, AAS 55 (1963), pp. 387-388.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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