Daniele Munari

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Daniele Munari
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 187 cm
Peso 72 kg
Combinata nordica
Squadra Fiamme Gialle
Termine carriera 2010
Statistiche aggiornate al 28 settembre 2018

Daniele Munari (Asiago, 16 giugno 1983) è un ex combinatista nordico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato ad Asiago, in provincia di Vicenza, nel 1983, ha esordito in Coppa del Mondo il 9 gennaio 2002 in Val di Fiemme.

Nel 2002 e 2003 ha partecipato ai Mondiali juniores, rispettivamente a Schonach, in Germania, e Sollefteå, in Svezia, terminando nel primo caso 34º nell'individuale, nel secondo 24º nell'individuale, 47º nello sprint e 13º nella gara a squadre.

Sempre nel 2003 ha preso parte ai Mondiali senior in Val di Fiemme, concludendo 44º nell'individuale e 11º nella gara a squadre.

2 anni dopo, ai Mondiali di Oberstdorf 2005, in Germania, è arrivato 40º nell'individuale e 43º nello sprint.

A 22 anni ha preso parte ai Giochi olimpici di Torino 2006, in tutte e tre le gare, terminando 39º nell'individuale[1], 38º nello sprint[2] e non concludendo la gara a squadre[3], dove gareggiava con Davide Bresadola, Giuseppe Michielli e Jochen Strobl.

Prima di ritirarsi dall'attività agonistica, nel 2010, a 27 anni, ha partecipato ad altri due Mondiali: Sapporo 2007, in Giappone, e Liberec 2009, in Repubblica Ceca, nel primo ha concluso 45º nell'individuale e 35º nello sprint, nel secondo 45º nella mass start.

Ai campionati italiani di combinata nordica ha vinto 2 argenti e 6 bronzi tra individuale e sprint, mentre a quelli di salto con gli sci 1 bronzo nel trampolino normale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Individuale Torino 2006, su sports-reference.com. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  2. ^ (EN) Sprint Torino 2006, su sports-reference.com. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  3. ^ (EN) Gara a squadre Torino 2006, su sports-reference.com. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]