Cortinarius rufo-olivaceus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Cortinarius rufoolivaceus)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cortinarius rufoolivaceus
Cortinarius rufo-olivaceus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Phylum Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Sottogenere Bulbopodium
Specie C. rufo-olivaceus
Nomenclatura binomiale
Cortinarius rufo-olivaceus
(Pers. Fr.) Fr.
Cortinarius rufo-olivaceus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
ocra
Velo
cortina
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Cortinarius rufo-olivaceus (Pers.) Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 268 (1838).

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Fino a 8–12 cm, piuttosto carnoso; inizialmente convesso, poi spianato; viscido se il tempo è umido, opaco quando è secco.
Di colore porpora oppure vinato, viola verso il margine, che è involuto.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Color giallo chiaro oppure verde oliva, diventano di colore ruggine per via della sporata.
Larghe, piuttosto fitte, uncinate.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Fino a 10 cm di altezza x 2 di larghezza, possiede un vistoso bulbo marginato alla base; di colore viola, con bulbo ocra o vinoso; presenta evidenti tracce di cortina.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Compatta, color viola chiaro; gialla nel cappello.

  • Odore: subnullo, non ben definibile.
  • Sapore: amarognolo, un po' sgradevole.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

11-13 x 6,5-7,5 µm, fortemente verrucose, ocracee in massa.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce nei boschi di latifoglie, prevalentemente Faggio, su terreno calcareo.
Molto comune.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Sospetto.
È stato consumato più volte per errore in quanto può essere confuso con cortinari eduli di colore violaceo o con Lepista nuda ma non sembra aver provocato avvelenamenti. Tuttavia, in mancanza di dati tossicologici certi, si raccomanda di evitare categoricamente il consumo di questa specie che deve pertanto essere considerata non edule.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino rufus = rosso, per via delle tinte rossicce presenti sul cappello) ed olivaceus = color oliva, per via del colore delle lamelle.

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus rufo-olivaceus Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 285 (1801)
  • Cortinarius rufo-olivaceus var. vinosus (Cooke) Moënne-Locc. & Reumaux, Atlas des Cortinaires, Pars II (Annecy): 27 (1990)
  • Cortinarius testaceus Cooke, Illustrations of British Fungi (Hymenomycetes) (London) 8: 1188 (1190) (1891)
  • Cortinarius vinosus Cooke, Handbook of British Fungi II: 255 (1883)
  • Phlegmacium rufo-olivaceum (Pers.) Wünsche

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia