Chiesa di San Valentino (Malé)

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Chiesa di San Valentino
La chiesa vista da Montes
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàBolentina (Malé)
Coordinate46°20′33.72″N 10°52′36.99″E / 46.342699°N 10.876941°E46.342699; 10.876941
Religionecattolica
Titolaresan Valentino
Arcidiocesi Trento
Consacrazione1474, 1571

La chiesa di San Valentino, anche nota come chiesa di Santa Maria Maddalena in Montes, è la parrocchiale di Bolentina, frazione di Malé in Trentino. Il luogo di culto, che serve anche la vicina frazione di Montes e fa parte della zona pastorale delle Valli del Noce dell'arcidiocesi di Trento, risale al XV secolo.[1][2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vista aerea della chiesa con, alle spalle, il paese di Bolentina
Vista laterale
Vista della parte posteriore

Il luogo di culto delle comunità di Bolentina e Montes viene ricordato per la prima volta nel 1348 in un testamento nel quale si fa riferimento ad un lascito di olio. La solenne consacrazione fu celebrata nel 1474, e in alcuni documenti la chiesa viene indicata anche con la dedicazione a Santa Maria Maddalena. Nel 1533 l'edificio originale fu ampliato con la costruzione di una seconda navata, posta a sinistra della navata principale. La chiesa venne elevata a dignità curaziale legata alla pieve di Malè, la chiesa di Santa Maria Assunta, nel 1605. Attorno al 1530 la sala fu ampliata con la costruzione della cappella nella navata a destra e circa quarant'anni dopo fu necessario restaurare questa cappella che rischiava di crollare. Nel 1751, a lavori ultimati, fu celebrata una seconda consacrazione.[1][2][3]

Tra il 1766 e il 1768 vennero rifatte o consolidate le coperture e fu posata una nuova pavimentazione. L'altare maggiore storico venne costruito nel 1775 e nello stesso anno il presbiterio venne decorato a stucco. Tra il 1864 e il 1894 la sala venne ampliata con la probabile costruzione della cappella di sinistra. Sembra che in tale periodo sia stata rifatta pure la facciata. Venne elevata a dignità di chiesa parrocchiale nel 1924 e nei due anni successivi Metodio Ottolini ne arricchì di decorazioni gli interni. Nel 1947 venne condotto un restauro conservativo alla torre campanaria.[1][2][3]

L'ultimo importante intervento ha riguardato l'adeguamento liturgico realizzato nel 1968. La mensa rivolta al popolo è stata posta esterna al presbiterio storico che quindi è stato prolungato verso la navata. L'ambone si trova vicino all'arco santo e la sede del celebrante è costituita da una sedia in legno. Le balaustre sono state quasi certamente ridotte e l'altare maggiore storico è stato mantenuto per la custodia eucaristica nel suo tabernacolo. Anche il fonte battesimale è stato mantenuto ma la sua posizione è stata mutata quindi si trova a destra dell'arco santo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa si trova in posizione panoramica, elevata e isolata rispetto ai due piccoli centri abitati di Bolentina e Montes, leggermente più vicina al secondo. Il suo orientamento è quello tradizionale verso est e accanto vi si trova il cimitero delle due comunità. La facciata a capanna non è simmetrica e la parte di sinistra è più ampia, corrispondendo alla navata laterale secondaria. Il portale è architravato e sormontato da una finestra a lunetta cieca affrescata da Metodio Ottolini. Sopra, in asse, si apre il piccolo oculo. La torre campanaria si alza sulla destra, verso meridione, in posizione arretrata. La cella è doppia e si apre con due ordini di finestre a bifora conclusi dalla copertura a forma di piramide acuta a base quadrata.[1][2][3]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

La sala è composta da due navate entrambe dotate di cappelle laterali che ne ampliano la superficie. Il presbiterio è leggermente rialzato. Nella sala è conservata la pala raffigurante San Valentino attribuita al pittore di Vermiglio Domenico Del Pero.[1][2][3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Chiesa di San Valentino <Bolentina, Malè>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 novembre 2021.
  2. ^ a b c d e Gorfer Trentino occidentale, p. 822.
  3. ^ a b c d e Curazia di San Valentino, Bolentina (Malé), 1605 - 1924 febbraio 4 (1605 - 1924 febbraio 4), su tcu-test.infotn.it, AST - Archivi storici del Trentino. URL consultato il 17 novembre 2021.
  4. ^ Del Pero Domenico, su istitutomatteucci.it. URL consultato il 18 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]