Chiesa del Corpus Domini (Milano)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa del Corpus Domini
La facciata rimasta incompiuta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
Coordinate45°28′29.08″N 9°10′12.78″E / 45.474744°N 9.170217°E45.474744; 9.170217
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareCorpus Domini
OrdineOrdine dei carmelitani scalzi
Arcidiocesi Milano
FondatoreGerardo Beccaro
ArchitettoIppolito Marchetti
Francesco Solmi
Stile architettonicoarchitettura eclettica e neobizantino
Inizio costruzione2 novembre 1897
Sito webparrocchiacorpusdominimilano.weebly.com/

La chiesa del Corpus Domini si trova a Milano, in via Canova n. 4, a brevissima distanza dall'Arco della Pace. È parte del decanato Sempione dell'arcidiocesi di Milano e fu elevata al rango di basilica minore da papa Pio XII per volontà dell'arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI. La chiesa è divisa in una basilica inferiore, consacrata il 31 dicembre 1900, e in una basilica superiore, eretta successivamente. L'edificio è parte di un vasto complesso religioso voluto da padre Gerardo Beccaro (1846-1912), superiore della provincia lombarda carmelitana: comprendeva, oltre alla basilica, il convento dei carmelitani scalzi, la biblioteca provinciale, la tipografia Santa Lega Eucaristica e l'Ospizio Nazionale pei piccoli Derelitti, inaugurato il 4 novembre 1904.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Consacrazione della chiesa provvisoria, settembre 1895 (Il Secolo illustrato della Domenica)

L'idea di innalzare a Milano un tempio monumentale alla Santa Eucaristia (il Corpus Domini) fu proposta durante il secondo Congresso eucaristico di Torino (2-6 settembre 1894) dal Carmelitano Scalzo padre Gerardo Beccaro, già noto in Italia per altre numerose imprese caritatevoli. Il frate era reduce dalle missioni nelle Indie orientali e da qualche anno si dedicava all'espansione dell'ordine dei Carmelitani in Italia fabbricando chiese e conventi a Piacenza e a Cherasco.[3]

Per il finanziamento della nuova chiesa il religioso fondò la Santa Lega Eucaristica, che si diffuse in tutta Italia con lo scopo di riunire fedeli che aiutassero a sostenere le spese necessarie alla costruzione dell'opera. La prima sede provvisoria fu consacrata nel settembre 1895 ed era ospitata in un padiglione in legno recuperato dalle Esposizioni riunite che si erano tenute all'interno del Parco Sempione nel 1894.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leone Emilio Rossi, Ospizio Nazionale pei piccoli Derelitti, in Milano benefica e previdente, Milano, Tip. F. Marcolli, 1906, pp. 119-121.
  2. ^ L'istituto venne ospitato all'interno di un «grandioso fabbricato in legno» a pianta ottagonale che era la sede del Panorama di Betlemme. Sorgeva tra le vie Abbondio Sangiorgio e Francesco Domenico Guerrazzi. L'edificio fu rilevato nel 1903 da padre Beccaro e oggetto di importanti adattamenti; venne inaugurato un anno dopo con l'ingresso di sette bambini a cui successivamente si aggiunsero molti orfani del disastroso terremoto in Calabria dell'8 settembre 1905.
  3. ^ Cronaca contemporanea - 7, in La Civiltà Cattolica, Anno XLXIX, Serie XII, vol. IV, fasc. 1159, Roma, Tip. A. Befani, 19 settembre 1898, pp. 363-364.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]