Cervus canadensis sibiricus

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Cervo dell'Altai
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Cervidae
Sottofamiglia Cervinae
Genere Cervus
Specie C. canadensis
Sottospecie C. c. sibiricus
Nomenclatura trinomiale
Cervus canadensis sibiricus
Severtzov, 1873
Sinonimi

Cervus canadensis songaricus
Severtzov, 1873

Il cervo dell'Altai o maral dell'Altai (Cervus canadensis sibiricus Milne-Edwards, 1867) è una sottospecie di wapiti. Assomiglia molto al wapiti del Canada (C. c. canadensis) e secondo alcuni studiosi andrebbe classificato proprio in questa sottospecie.[1]

A causa del nome può essere facilmente confuso con il maral o cervo del Caucaso (Cervus elaphus maral) dell'Asia Minore, che, a differenza di questo, è una sottospecie del cervo nobile. Il confine tra gli areali del wapiti e del cervo dell'Asia centrale (Cervus hanglu) - che in precedenza venivano entrambi raggruppati in un'unica specie con il cervo nobile, ma vengono oggi trattati come specie separate - corre attraverso l'Asia centrale a sud dei monti Tian Shan e del Gobi: i wapiti vivono a nord-est di tale linea.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Un cervo dell'Altai nel parco nazionale di Khustain Nuruu (Mongolia).

Il cervo dell'Altai ricorda molto nell'aspetto i wapiti americani e non è inferiore ad essi in termini di dimensioni corporee. I maschi possono raggiungere un'altezza al garrese di 155 cm e un peso di 300 kg. Le femmine sono molto più piccole. I piccoli sono più grandi di quelli del cervo nobile e pesano tra gli 11 e i 22 kg nella prima settimana dopo la nascita. In estate, entrambi i sessi presentano una colorazione abbastanza simile, di un marrone-cannella intenso. In inverno i maschi appaiono di colore giallo-bruno grigiastro sui fianchi e marrone-cannella più scuro su collo, ventre e spalle. Nello stesso periodo dell'anno, le femmine presentano invece una colorazione grigio-bruna uniforme. La grossa macchia chiara sul posteriore varia di colore dal ruggine opaco al giallo paglierino e si estende fino alla groppa. I palchi, presenti solo nei maschi, sono molto grandi, privi di rosetta e terminano con sei o sette punte. Alla prima biforcazione, il ramo principale piega bruscamente all'indietro. La testa e il muso sono piuttosto larghi. Il bramito è simile al fischio emesso dal wapiti dell'America del Nord e non a quello simile a un muggito del cervo nobile europeo.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il cervo dell'Altai abita la regione dei monti Altai e Saiani, la Mongolia nord-occidentale e le aree a ovest del lago Bajkal. A sud-ovest si incontra nella regione dei monti Tian Shan e Alatau: gli esemplari di questa parte dell'areale vengono talvolta considerati una sottospecie a sé (C. c. songaricus). Più ad est la sottospecie viene sostituita dal più piccolo isubra (C. c. xanthopygus), che abita la regione dell'Amur, la Mongolia orientale, la Corea del Nord e la Cina settentrionale. Il numero di esemplari di cervo dell'Altai in Russia e Mongolia viene stimato in circa 300000 unità.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Christian J. Ludt, Wolf Schroeder, Oswald Rottmann e Ralph Kuehn, Mitochondrial DNA phylogeography of red deer (Cervus elaphus), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 31, 2004, pp. 1064-1083, DOI:10.1016/j.ympev.2003.10.003.
  2. ^ a b V. G. Heptner, Mammals of the Soviet Union Vol. I Ungulates, New York, 1989, ISBN 90-04-08874-1.

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