Celli Tognon

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Celli Tognon
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1964
Fondata daCarlo Celli, Luciano Celli, Dario Tognon
Sede principaleTrieste
SettoreArchitettura, Design
Sito webwww.celliarchitetti.com/

Celli Tognon è stato uno studio di architettura e design fondato nel 1964 a Trieste da Carlo e Luciano Celli e Dario Tognon.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Celli (Trieste, 1936 – Trieste, 2022[1]), laureato a Venezia nel 1963, Luciano Celli (Trieste, 1940), laureato a Venezia nel 1964, Dario Tognon (Pola, 1936 – Trieste, 2008), laureato a Venezia nel 1964, hanno fondato lo studio Celli Tognon nel 1964.[2]

Lo studio ha partecipato a numerosi concorsi internazionali. Tra i principali, quelli per il Centro direzionale di Firenze, Les Halles di Parigi, Shinkenchiku Residential Design Competition a Tokyo, il Museo Guggenheim a Venezia, i castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio, la sede della Cassa di risparmio di Rimini, il monumento alla Resistenza a Como, il Centro teatrale di Udine, la sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, la nuova Opéra di Parigi, il Parlamento regionale della bassa Austria a St. Pölten, Competition Diomede a New York.[2]

Tra i numerosi progetti elaborati dallo studio per edifici pubblici e privati, i più importanti realizzati sono il Centro di calcolo della Cassa di Risparmio di Trieste, la Fondazione Brovedani a Gradisca d'Isonzo, il quartiere IACP a Rozzol Melara, la chiesa di San Marco alle Campanelle, Il Centro Hausbrandt, le nuove sedi della SIP e del Lloyd Adriatico Assicurazioni, la sede della Friulia, finanziaria della Regione Friuli-Venezia Giulia, e il nuovo stadio "Nereo Rocco" di Trieste.[2]

Nel campo del design industriale lo studio ha collaborato con le ditte Artemide, Stilnovo e ICF per la messa in produzione di apparecchi d'illuminazione e di mobili.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei principali progetti:[3]

  • Bar Stella, Trieste (1964)
  • Albergo, Malfa (1966)
  • Chiesa parrocchiale di Santa Teresa in via Manzoni, Trieste (1966)
  • Casa in via Pascoli, Trieste (1967)
  • Dispensario antitubercolare, Trieste (1967-1970)
  • Piano di Edilizia Economica e Popolare di Rozzol Melara (PEEP), Quartiere IACP, Trieste (1969-1982)
  • Liceo scientifico Galileo Galilei, Trieste (1969-1971)
  • Casa in via Rossetti, Trieste (1970-1972)
  • Uffici SIP in via Coroneo, Trieste (1970-1973)
  • Centro di calcolo della Cassa di risparmio di Trieste, Trieste (1971-1974)
  • Edificio polifunzionale in via Udine, Trieste (1971-1975)
  • Casa d'angolo in via Matteotti, Trieste (1973-1975)
  • Complesso Borgo San Mauro, Opicina (1974-1977)
  • Fondazione Brovedani, Gradisca d'Isonzo (1976-1980)
  • Nuova sede del Loyd Adriatico Assicurazioni, Trieste (1981-1987)
  • Chiesa di San Marco evangelista alle Campanelle, Trieste (1981-1992)
  • Chiesa di San Luca evangelista nel quartiere di Rozzol Melara, Trieste (1982-1986)
  • Piano dei servizi zona ovest nel PEEP di Rozzol Melara, mercato di quartiere e caserma pubblica, Trieste (1982)
  • Centro SIP in viale XX Settembre, Trieste (1983-1984)
  • Centro polisportivo, Opicina (1985)
  • Stadio Nereo Rocco, Trieste (1986)
  • Sede della Friulia, Trieste (1987)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Trieste dà l’addio a Carlo Celli, l’architetto che segnò un’epoca, su Il Piccolo, 15 gennaio 2022. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  2. ^ a b c d Studio Architetti Celli Tognon, su architetti.san.beniculturali.it. URL consultato il 20 marzo 2018.
  3. ^ Studio Architetti Celli Tognon. Progetti principali, su architetti.san.beniculturali.it. URL consultato il 20 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Studio Celli Tognon, Buildings and projects, Trieste, s.e., 1977.
  • P. Portoghesi, Celli Tognon: progetti e opere d'architettura, Firenze, Centro Di, 1984.
  • A. Acocella, Celli Tognon, opere d'architettura, 1963-87, Firenze, Alinea, 1987.
  • G. Contessi, Venustas. Immagine e decorazione nell'architettura dei Celli Tognon, Milano, Ready Made, 1989.
  • L. Celli, Progetti tra mito e realtà, Trieste, Edizioni Comunicarte, 2004.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN147292287 · ISNI (EN0000 0001 0701 8287 · ULAN (EN500241428 · LCCN (ENn88061096 · GND (DE5047119-3 · WorldCat Identities (ENlccn-n88061096