Cauco

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Cauco
frazione
Cauco – Stemma
Cauco – Veduta
Cauco – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Grigioni
RegioneMoesa
ComuneCalanca
Territorio
Coordinate46°20′06″N 9°14′00″E / 46.335°N 9.233333°E46.335; 9.233333 (Cauco)
Altitudine1 132[1] m s.l.m.
Superficie10,89 km²
Abitanti36 (2014)
Densità3,31 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6546
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3806
TargaGR
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Cauco
Cauco
Sito istituzionale

Cauco ([ˈkauko], toponimo italiano; in dialetto ticinese Cauch[senza fonte]) è una frazione di 36 abitanti del comune svizzero di Calanca, nella regione Moesa (Canton Grigioni).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Cauco è situato in Val Calanca, sulla sponda sinistra del torrente Calancasca; dista 27 km da Bellinzona e 118 km da Coira. Il punto più elevato del territorio è la cima del Torrone Alto (2 950 m s.l.m.), che segna il confine con Biasca e Rossa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Cauco prima degli accorpamenti comunali del 2015

Già comune autonomo istituito nel 1851 e che comprendeva anche le frazioni di Bodio, Lasciallo e Masciadone, si estendeva per 10,89 km²; il 1º gennaio[senza fonte] 2015 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Arvigo, Braggio e Selma per formare il nuovo comune di Calanca[1][2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[3]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

L'uscita autostradale più vicina è Roveredo, sulla A13/E43 (14 km), mentre la stazione ferroviaria di Grono, in disuso, dista 14 km.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Cesare Santi, Cauco, in Dizionario storico della Svizzera, 10 maggio 2022. URL consultato il 6 agosto 2022.
  2. ^ Sito istituzionale del comune di Calanca, su calanca.ch. URL consultato il 6 agosto 2022.
  3. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980
  • AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
  • AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, p. 517

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