Lonchura stygia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Cappuccino nero)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cappuccino nero
Lonchura stygia
Naturalis Biodiversity Center di Leiden
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Estrildidae
Genere Lonchura
Specie L. stygia
Nomenclatura binomiale
Lonchura stygia
Stresemann, 1924
Areale

Il cappuccino nero (Lonchura stygia Stresemann, 1924) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli estrildidi[2].

Distribuzione ed habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica di una ristretta area nella Nuova Guinea meridionale, dove abita le aree erbose, le paludi ed i canneti, spingendosi anche nelle zone coltivate e nelle risaie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura circa 11 cm di lunghezza, per un peso che sfiora i 12 g.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un uccello robusto e munito di un becco tozzo e forte, di forma conica.
Come intuibile dal nome comune, nella livrea di questa specie predomina il nero, che tende a sfumare nel bruno scuro sul dorso (in particolare nelle femmine), mentre il codione è di colore giallo-arancio: gli occhi sono di colore bruno scuro, le zampe sono carnicino-grigiastre, il becco è plumbeo.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che si riuniscono in gruppetti di una ventina d'individui, a volte in compagnia di altre specie come il diamante rosso ed il cappuccino calotta grigia: durante il giorno il cappuccino nero tende a rimanere al suolo o nell'erba alta alla ricerca di cibo, mentre al calar della sera questi uccelli si riuniscono nella vegetazione arborea per passare la notte.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli essenzialmente granivori, che grazie al forte becco sono in grado di spezzare facilmente gli involucri di molti piccoli semi di graminacee e di riso: essi integrano la propria dieta anche con germogli, frutta, bacche e di tanto in tanto anche con piccoli insetti volanti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione riproduttiva coincide con la fine della stagione delle piogge, sicché essa non è ben definita ma teoricamente questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'anno, a patto che le condizioni climatiche e di disponibilità del cibo siano ottimali.
Il nido è una struttura sferica costituita da rametti, steli d'erba e penne intrecciati da ambedue i genitori, ed ubicata nelle aree umide, possibilmente su isolotti affioranti dall'acqua: al suo interno la femmina depone 4-6 uova, che vengono covate da entrambi i sessi per circa due settimane. I nidiacei sono ciechi ed implumi alla nascita, ed è compito di ambedue i genitori nutrirli ed accudirli: essi sono pronti per l'involo attorno alle tre settimane di vita, tuttavia è piuttosto comune che i giovani rimangano coi genitori per almeno altri dieci giorni prima di allontanarsi definitivamente dal nido.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lonchura stygia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]