Atletica leggera ai Giochi della XXIII Olimpiade - 100 metri ostacoli

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Bandiera olimpica 
100 metri ostacoli
Los Angeles 1984
Informazioni generali
Luogo«Memorial Coliseum» di Los Angeles
Periodo9-10 agosto 1984
Partecipanti22
Podio
Medaglia d'oro Benita Fitzgerald-Brown Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Medaglia d'argento Shirley Strong Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Medaglia di bronzo Michèle Chardonnet Bandiera della Francia Francia
Medaglia di bronzo Kim Turner Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Edizione precedente e successiva
Mosca 1980 Seul 1988
Atletica leggera ai
Giochi olimpici di
Los Angeles 1984
Corse piane
100 m piani   uomini   donne
200 m piani uomini donne
400 m piani uomini donne
800 m piani uomini donne
1500 m piani uomini donne
3000 m piani donne
5000 m piani uomini
10000 m piani uomini
Corse ad ostacoli
110 / 100 m hs uomini donne
400 m hs uomini donne
3000 m siepi uomini
Prove su strada
Maratona uomini donne
Marcia 20 km uomini
Marcia 50 km uomini
Salti
Salto in alto uomini donne
Salto con l'asta uomini
Salto in lungo uomini donne
Salto triplo uomini
Lanci
Getto del peso uomini donne
Lancio del disco uomini donne
Lancio del martello uomini
Lancio del giavellotto uomini donne
Prove multiple
Decathlon uomini
Eptathlon donne
Staffette
Staffetta 4×100 m uomini donne
Staffetta 4×400 m uomini donne

I 100 metri ostacoli hanno fatto parte del programma femminile di atletica leggera ai Giochi della XXIII Olimpiade. La competizione si è svolta nei giorni 9-10 agosto 1984 al «Memorial Coliseum» di Los Angeles.

Assenti a causa del boicottaggio[modifica | modifica wikitesto]

Nota: le prestazioni, ove non indicato, sono state ottenute nell'anno olimpico.

Campionessa mondiale 12"35w 1983 Bandiera della Germania Est Bettine Jahn
Primatista stagionale 12"50 19 maggio Bandiera dell'Unione Sovietica Vera Akimova
Seconda al mondo 12"53 20 giugno Bandiera della Germania Est Bettine Jahn
Terza al mondo 12"54 15 luglio Bandiera della Germania Est Sabine John

La campionessa uscente, Vera Komisova (URS), si è ritirata al termine della stagione 1983.

Turni eliminatori[modifica | modifica wikitesto]

4 Batterie 9 agosto 22 partenti Si qualificano le prime 3
+ i 4 migliori tempi.
2 Semifinali 10 agosto 8 + 8 Si qualificano le prime 4.
Finale 10 agosto 8 concorrenti

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Stadio «Memorial Coliseum», venerdì 10 agosto.

Gara valida alla prima partenza. Già ai 40 metri due concorrenti si staccano dal gruppo: Benita Fitzgerald-Brown (USA) e Shirley Strong (GB). L'americana ha un leggero margine di vantaggio. Le due atlete procedono in parallelo fino al traguardo: l'americana vince di 4 centesimi.
Kim Turner (USA) e Michèle Chardonnet (Fra) fermano il cronometro nello stesso istante: entrambe hanno corso in 13 secondi e sei centesimi. I giudici optano per la decisione di assegnare il terzo posto alla statunitense e il quarto alla francese.

Soltanto a fine Olimpiade, dopo le pressioni del presidente della Federazione francese di atletica leggera, Michel Marmion, con un nuovo reclamo presentato direttamente al presidente della IAAF Primo Nebiolo, venne stabilito l'ex aequo rianalizzando l'immagine del fotofinish. Erano passati 162 giorni dalla finale.

La medaglia fu consegnata al Palazzo dello Sport di Parigi-Bercy nel gennaio del 1985[1][2][3].

Pos Paese Atleta Tempo
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Benita Fitzgerald-Brown 12”84
Bandiera del Regno Unito Regno Unito Shirley Strong 12”88
Bandiera della Francia Francia Michèle Chardonnet 13”06
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Kim Turner 13”06

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) P.G., Un chrono qui fait toujours pleurer (PDF), in L'Équipe, 14 febbraio 2013. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2013).
  2. ^ Atletica: lo sport scopre i cold case, in gazzetta.it, 25 luglio 2015. URL consultato il 1º settembre 2018.
  3. ^ Il terzo posto rimane suo, in repubblica.it, 29 dicembre 1987. URL consultato il 1º settembre 2018.

Fonte[modifica | modifica wikitesto]

Elio Trifari (a cura di): Olimpiadi. La storia dello sport da Atene a Los Angeles. Rizzoli, Milano, 1984. Vol. II.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]