Antonio Felice Uricchio

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Antonio Felice Uricchio

Presidente dell'ANVUR
In carica
Inizio mandato7 gennaio 2020
PredecessorePaolo Miccoli

Rettore della Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
Durata mandato1º novembre 2013 –
18 giugno 2019
PredecessoreCorrado Petrocelli
SuccessoreStefano Bronzini

Dati generali
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Bari
ProfessioneDocente universitario, Giurista

Antonio Felice Uricchio (Bitonto, 10 luglio 1961) è un giurista italiano. È stato rettore dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro dal 1º novembre 2013 al 18 giugno 2019.[1][2] È presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca dal 7 gennaio 2020[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi presso L'Università degli Studi di Bari nel 1984, diventa Professore ordinario di diritto tributario nella stessa Università nel 2005. È stato nominato professore onorario presso l’Università di Conception dell’Uruguay e la Matanza (Argentina). Quest'ultima Università gli ha conferito, nel 2016, la laurea honoris causa. È il presidente del Comitato Scientifico della Società Italiana di medicina Ambientale (SIMA) dall'11 Aprile 2020.[4] La produzione scientifica consta di oltre duecento articoli su riviste settoriali, sette monografie e 20 curatele sui temi del diritto tributario, delle politiche ambientali e dell'innovazione tecnologica, della finanza pubblica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni Ateneo, fumata bianca: Antonio Uricchio è il nuovo rettore, su amp.baritoday.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  2. ^ Università di Bari, il rettore Antonio Uricchio lascia in anticipo: a Roma per l'Anvur, su la Repubblica, 18 giugno 2019. URL consultato il 10 maggio 2020.
  3. ^ Università di Bari, l'ex rettore Uricchio nuovo presidente di Anvur, su bariviva.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  4. ^ Sima, ex rettore di Bari Uricchio presidente del comitato scientifico, su iltempo.it. URL consultato il 10 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Portale ateneo, su uniba.it.
  • Pagina CRUI, su crui.it. URL consultato il 10 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2019).
Controllo di autoritàVIAF (EN85145067112966630996 · ISNI (EN0000 0000 3396 0156 · SBN NAPV082266 · LCCN (ENn2001105686 · WorldCat Identities (ENlccn-n2001105686