Anisoplia tempestiva
Anisoplia tempestiva | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Coleopteroidea |
Ordine | Coleoptera |
Superfamiglia | Scarabaeoidea |
Famiglia | Scarabaeidae |
Sottofamiglia | Rutelinae |
Tribù | Anomalini |
Genere | Anisoplia |
Specie | A. tempestiva |
Nomenclatura binomiale | |
Anisoplia tesmpestiva Erichson, 1847 |
Anisoplia tempestiva (Erichson, 1847) è un coleottero appartenente alla Famiglia Scarabaeidae.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Adulto[modifica | modifica wikitesto]
A. tempestiva è caratterizzata da un corpo piuttosto cilindrico e lievemente allungato, di dimensioni variabili tra gli 11 e i 15 mm. Il pronoto presenta una colorazione verdastra mentre le elitre sono marroncine. Questa specie non è caratterizzata da un evidente dimorfismo sessuale, se non che i maschi hanno le zampe posteriori leggermente più lunghe rispetto alle femmine.[1]
Larva[modifica | modifica wikitesto]
Le larve hanno l'aspetto di vermi bianchi dalla forma a "C". La testa e le zampe sono sclerificate.
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Gli adulti sono visibili tra maggio e agosto. Sono di abitudini diurne e si possono osservare appesi sulle graminacee, piante su cui si basa la loro bionimia. Le larve si nutrono di radici.[1]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
A. tempestiva si può incontrare nel nord della Spagna, il sud della Francia, Italia (isole comprese) e Penisola balcanica.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Alberto Ballerio, Antonio Rey, Marco Uliana, Marco Rastelli, Sergio Rastelli, Loris Colacurcio, Anisoplia tempestiva, su societaentomologicaitaliana.it, Scarabaeoidea d'Italia.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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