Allen Telescope Array

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Allen Telescope Array
OsservatorioHat Creek Radio Observatory
EnteSETI Institute
Università di Berkeley
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Coordinate40°49′04″N 121°28′24″W / 40.817778°N 121.473333°W40.817778; -121.473333
Altitudine986 m s.l.m.
Costruito nel2005–2007
Caratteristiche tecniche
TipoRadiointerferometro
Lunghezza d'ondaOnde radio 60–2.7 cm
Diametro primario42 x 6,1 m
Diametro secondario2,4 m
Area1227
Sito ufficiale

L'Allen Telescope Array, precedentemente conosciuto come One Hectare Telescope, è un radiotelescopio multiplo interferometrico situato nella contea di Shasta in California, frutto di una collaborazione[1] tra il SETI e l'Università di Berkeley.[2]

È intitolato a Paul Allen, cofondatore della Microsoft e principale finanziatore della realizzazione di questo progetto.[3]

Entrato in funzione in ottobre 2007, è costituito attualmente da 42 paraboloidi di 6,10 metri di diametro, ampliato a fine 2010 con 350 elementi disposti su un'area di 1 km di diametro, funzionanti come un unico radiotelescopio interferometrico. A progetto ultimato, la sensibilità complessiva è diventata equivalente a quella di un radiotelescopio di 100 metri di diametro.

È stato progettato in particolare per tenere sotto osservazione migliaia di stelle alla ricerca di segnali extraterrestri, di potenza simile a quelli generati dal radiotelescopio di Arecibo.[4] I ricercatori del SETI cercano segnali alieni nella cosiddetta "pozza dell'acqua": l'idea è nata da Frank Drake che quando si è trovato a immaginare quale frequenza potessero usare delle ipotetiche civiltà aliene ha subito pensato all'idrogeno, infatti questo è l'elemento più diffuso in natura e per questo è sinonimo di universale. L'idrogeno ha una frequenza elettromagnetica (come tutti gli elementi presenti nell'universo) che corrisponde a 1420,5 MHz. Da questa i ricercatori sono arrivati alla frequenza del radicale OH, ovvero 300 MHz più alta.

Il progetto è stato "congelato" nell'aprile 2011 a causa dei tagli di bilancio del governo USA e dell'Università di Berkeley, che hanno ridotto i finanziamenti a un decimo di quanto richiesto. Nell'agosto 2011, grazie all'aiuto di 2000 donatori privati (tra cui l'attrice Jodie Foster e l'astronauta dell'Apollo 8 William Anders), il progetto è ripartito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) DANIEL TERDIMAN, SETI's large-scale telescope scans the skies, su cnet.com (a cura di), cnet.com, 12 dicembre 2008.
  2. ^ (EN) John Johnson Jr, Aliens get a new switchboard: a SETI radio telescope in Northern California, su latimes.com, 1º giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008).
  3. ^ (EN) Stretching the Search for Signs of Life, su nytimes.com, 11 ottobre 2007.
  4. ^ SETI: Our Mission, su seti.org. URL consultato il 31 dicembre 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]