Aedi (gruppo musicale)

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Aedi
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereIndie rock
Noise rock
Pop
Periodo di attività musicale2007 – in attività
Album pubblicati4
Studio2+2 EP
Live0
Raccolte0
Sito ufficiale

Gli Aedi sono un gruppo musicale italiano proveniente da Macerata e San Severino Marche. La loro musica è una miscela di indie rock e noise rock.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli Aedi nascono a San Severino Marche nel 2007 dall'incontro di Celeste Carboni (voce, pianoforte, clarinetto, farfisa), Paolo Ticà (chitarra, synth, violino), Jones Piu (basso), Claudio Innamorati (chitarra) e Daniele Gatto (batteria).

Nel 2008 pubblicano in download gratuito, il loro primo EP dal titolo The adventures of yellow. Nel 2009 esce il loro primo EP ufficiale per la Elevator Records, dal titolo Polish.

Nel 2010 è la volta del loro primo LP dal titolo Aedi Met Heidi ed edito dalla Seahorse Recordings, in collaborazione con la Fridge Italia.

L'11 febbraio 2013 esce per l'etichetta polacca Gusstaff Records, produttrice fra gli altri di Tarwater, Hugo Race e Sacri Cuori, il loro secondo album dal titolo Ha Ta Ka Pa. L'album, ben recepito dalla critica europea e dal pubblico, vede la produzione artistica di Alexander Hacke degli Einstürzende Neubauten[1][2][3], cosa che li porta a suonare in giro per l'Italia ed in Europa. Nel corso dei tour, la band apre il live di artisti come gli Akron/Family, Kid Millions (Oneida) e altri.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

7" ed EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – The adventures of yellow, autoproduzione, Italia
  • 2009 – Polish, , Elevator Records ELE 012, Italia

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - She is Happy (regia di Davide Marchi e Marco Modafferi)
  • 2011 - Monster (regia di Michele Senesi)
  • 2011 - Peter & Clara (regia di Davide Marchi e Marco Modafferi)
  • 2013 - Rabbit on the road (regia di Saverio Romagnoli)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Recensione di Ha Ta Ka Pa su Distordioni.net.
  2. ^ Recensione di Ha Ta Ka Pa su Rote Raupe, su roteraupe.de. URL consultato il 18 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2014).
  3. ^ Recensione di Ha Ta Ka Pa su Roar Magazine (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianluca Polverari: Marche doc, Rockerilla numero 400, pg. 22, dicembre 2013, Editore: Edizioni Rockerilla

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]