Adelaide Bernardini

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Adelaide Capuana Bernardini

Adelaide Capuana Bernardini, nota anche con lo pseudonimo di Chimera (Narni, 21 maggio 1872Mineo, 2 novembre 1944), è stata una scrittrice, poetessa e drammaturga italiana, nonché autrice di testi di critica letteraria. Ha tradotto in italiano diverse opere teatrali in dialetto siciliano del marito Luigi Capuana. In seguito alla morte dello scrittore è stata curatrice delle sue opere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce in Umbria, a Narni, da Napolione Bernardini e Filomena Tei ma trascorre gran parte della sua vita a Catania.

Inizia giovanissima a scrivere poesie e novelle, a vent'anni ottiene l'abilitazione di insegnante di scuola elementare e lascia l'Italia per seguire un ufficiale dell'esercito tra Smirne e Costantinopoli[1]. Nel 1895 i due si stabiliscono a Roma: qui Adelaide, dopo essere stata abbandonata dall'uomo, tenta di togliersi la vita in una camera dell'Albergo Cavour ingerendo oppio[2]. Sopravvive, la notizia fa scalpore e la stampa nazionale riporta le sue righe d'addio:

«Chi dice vile il suicida insulta il martire tra i martiri. Mando i miei ultimi palpiti, i miei ultimi baci a chi mi spinge nel baratro dell'oblio[2]»

Il noto scrittore Luigi Capuana in quel momento si trovava a Roma, legge questa lettera su un quotidiano: colpito dalla vicenda e dalle parole della giovane, inizia con lei un rapporto epistolare (firmandosi Renato[3]), successivamente le propone di lavorare come copista, segretaria e custode della sua biblioteca[4]. Questo lavoro permette alla giovane autrice di dedicarsi con maggiore assiduità alla scrittura, inoltre Capuana la presenta al mondo letterario con cui era in contatto a Roma e promuove le sue opere. Da questo momento, infatti, le pubblicazioni diventano sempre più regolari: sono molte le collaborazioni con riviste di diversa natura, dalle testate nazionali come «Il Fanfulla della domenica» e il «Secolo XX» a quelle con diffusione regionale come «L'Ora» e «Sicilia», dalle riviste letterarie come «Poesia» e «Nuova Antologia», ai periodici dal taglio femminile come «La Donna» e «Cordelia». Si dedica inoltre alla scrittura per il teatro, collaborando anche con artisti come Nino Martoglio, Giovanni Grasso e Angelo Musco[5]. Mentre cresce la sua popolarità emergono i primi dissidi con intellettuali e scrittori che sminuiscono il valore delle sue opere e associano la sua affermazione al prestigio di Capuana[6].

Intanto il rapporto di lavoro si trasforma in una relazione alla luce del sole: nel 1902 i due scrittori si trasferiscono a Catania dove il maestro verista aveva ottenuto la cattedra di Lessicografia e stilistica e il 23 aprile 1908 si sposano; testimone di nozze Giovanni Verga[7].

Le "querelles" col mondo letterario[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Adelaide Capuana Bernardini. Foto di Luigi Martinez, Catania, 1908.

Da questo momento Adelaide Bernardini si trova al centro di pregiudizi e polemiche sempre più aspre. Se Mara Antelling la recensisce severamente[8] e non la include nel suo catalogo delle scrittrici italiane[9], definendola una “sponsorizzata femme de lettres”[10], la pubblicazione sulla rivista «Poesia» della lirica in forma di racconto Barca nova[11] aveva attirato le attenzioni di Filippo Tommaso Marinetti. Questo legge il manoscritto della raccolta Sottovoce e si dichiara interessato a farla pubblicare dalla Casa editrice di Poesia, pretende, però, che l'autrice trovi un titolo più consono ai toni virili del futurismo[12]. Lei si rifiuta e nella prefazione al volume che è costretta a pubblicare con un altro editore espone pubblicamente la vicenda[13].

Nel 1913 il critico letterario Francesco Biondolillo pubblica un testo polemico esplicitamente denominato Macellatio Capuanae Bernardinaeque[14], con l'intenzione di ridicolizzare le competenze critiche di Capuana.

Adelaide Bernardini e Luigi Capuana

Più note le polemiche con Luigi Pirandello: a partire dal 1915, dopo la morte dell'amico scrittore, il rapporto con Adelaide Bernardini è sempre più teso fino a diventare insanabile nel 1922 quando lei tenta di mettere all'asta il manoscritto originale de I Malavoglia, suscitando l'indignazione dell'autore siciliano[15]. Poco tempo dopo la scrittrice invia una lettera a «Il Giornale d'Italia» in cui lo accusa di aver plagiato la novella di Capuana Dal taccuino di Ada[16] nel I atto della sua commedia Vestire gli ignudi. Fin dal titolo, il racconto prendeva spunto dalle vicende personali dei coniugi Capuana[17], di conseguenza anche il dramma pirandelliano raccontava gli avvenimenti che avevano spinto la giovane al suicidio e gli avvenimenti successivi. Pirandello, che aveva sempre disapprovato la relazione dell'amico[18], risponde dalle pagine del quotidiano «L'Epoca»: dichiara di essersi ispirato a un caso reale, un "documento umano". La polemica finisce per rivoltarsi contro di lei, rendendo pubblica la sua vita privata.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa in volume[modifica | modifica wikitesto]

  • La signora vita e la signora morte, Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1891 (novelle); ristampa, Milano, Fratelli Treves, 1920
  • Prime novelle, Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1899 (novelle)
  • Le spine delle rose, Casa Editrice Nazionale Roux e Viarengo, 1905 (novelle)
  • La vita urge..., Napoli, Ferdinando Bideri Editore, 1907 (novelle)
  • Marionette da salotto, Milano, Vitagliano, 1920 (novelle)
  • Mai!, Milano, s.e., 1921 (romanzo)
  • Un uomo di ieri, Palermo, Remo Sandron, 1922 (romanzo breve)

Narrativa per ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il tenorino, Firenze, Bemporad, 1894 (novella); ristampa Palermo, Libreria internazionale A. Reber, 1913
  • La bambola rubata, Palermo, Salvatore Biondo, 1899 (novella)
  • Regalucci a Betty, Palermo, Remo Sandron, 1898 (novella)
  • Guerra in tempo di... uva, Palermo, Remo Sandron, 1898 (novella); ristampa Palermo-Roma, Remo Sandron, 1926
  • Contessina, Palermo, Remo Sandron, 1899 (novella); ristampa Palermo-Roma, Remo Sandron, 1926
  • Pittore in erba, Palermo, Remo Sandron, 1899 (novella); ristampa Düsseldorf, Reink Books, 2018
  • La bambola rubata, Palermo, Salvatore Biondo Editore, 1899 (novella)
  • Tottòra, Palermo-Roma, Remo Sandron, 1926 (novella)
  • E, allora, che babbo sei?, Torino, Paravia, 1931 (novelle e fiabe)
  • Adelaide Bernardini e Luigi Capuana, Il figlio di Scurpiddu, Mondadori, 1933 (romanzo breve)

Racconti in volume e antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • Dopo il no, in La signora vita e la signora morte, 1891, poi in Dopo il no, Milano, Fratelli Treves, 1899
  • L'altro dissidio, in La signora vita e la signora morte, 1891, poi in L'altro dissidio, Napoli, Filema, 2000
  • Colei che tradiva, in Le spine delle rose, 1905, poi in Tra letti e salotti a cura di Gisella Padovani e Rita Verdirame, Palermo, Sellerio, 2001
  • Fatalità, in Giornale dell’Isola Letterario, 15 febbraio 1919, poi in Le Forme e la storia, Rivista di Filologia moderna, anno 2010, n.1, Catanzaro, Rubbettino Editore, 2010.

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Intime, Roma, Tipografia dell'opinione, 1896
  • Nuove intime, Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1898
  • Sottovoce, Lanciano, Carabba, 1898; ristampa Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1911
  • Flos Animae, Trieste, Ferretti, 1900
  • Rime amorose (dal diario di Lydia), Acireale, Renato Editore, 1903
  • Barca nova. Lirica in forma di racconto in «Poesia», II, n.1/2 febbraio-marzo 1906
  • Amaritudini, Ancona, G. Puccini e figli, 1911

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Fulvia Tei, dramma in un atto in prosa, Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1898
  • L'integro, dramma in tre atti, Lanciano, Carabba, 1899; ristampa id., 1911
  • Rovina, dramma in un atto in prosa, Napoli, Tipografia Melfi & Joele, 1902 (Estratto dalla Rivista Teatrale Italiana Anno II - Vol. IV - Fasc. 2, 1 agosto 1902)
  • Oh! Le sfumature (Raccolto all'interno di La vita urge...), 1907[19].
  • Ammatula!, dramma in un atto, tradotto in dialetto Siciliano da Luigi Capuana, Catania, Niccolò Giannotta Editore, 1909, poi id., 1915
  • Rivelazioni, un atto, Napoli, Tirrena, 192.!
  • Per ferire! (Raccolto in La signora vita e la signora morte), 1920[19].

Scritti critici[modifica | modifica wikitesto]

  • Per Salvatore Giuliano. Commemorazione, Catania, La Siciliana, 1910
  • L' amore e il dolore nelle poesie di G. A. Cesareo. Studio critico, Catania, Francesco Battiato, 1913

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ oscar, su narnia.it. URL consultato il 10 ottobre 2018.
  2. ^ a b Il drammatico suicidio d'una maestrina, su archiviolastampa.it, La Stampa, 15 agosto 1895. URL consultato il 30 settembre 2018.
  3. ^ Gino Raya, Ottocento inedito: Coffa, Amari, Onufrio, Rapisardi, Dossi, Verga, Capuana, De Roberto, D'Annunzio, Ciranna, 1960, p. 123. URL consultato il 30 settembre 2018.
  4. ^ Piero Meli, Luigi Pirandello. Pagine ritrovate (PDF), su progettoblio.com, Salvatore Sciascia Editore, 2010, p. 341. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2018).
  5. ^ Dora Marchese, All'ombra di Capuana: Adelaide Bernardini scrittrice e drammaturga (PDF), su escritorasyescrituras.com, Revista Internacional de Culturas & Literaturas, 2016. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2018).
  6. ^ Biografie - B - TOPONOMASTICA FEMMINILE, su toponomasticafemminile.com. URL consultato il 9 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2014).
  7. ^ Adelaide Bernardini Capuana, la scrittrice narnese antipatica a Verga e Pirandello, in Londra in Italiano, 14 gennaio 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.
  8. ^ Ombretta Frau e Cristina Gragnani, Sottoboschi letterari: sei case studies fra Otto e Novecento : Mara Antelling, Emma Boghen Conigliani, Evelyn, Anna Franchi, Jolanda, Flavia Steno, Firenze University Press, 2011, p. 5, ISBN 9788864532950. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  9. ^ Ombretta Frau, Anna Piccoli Menegazzi detta Mara Antelling, in enciclopedia delle donne. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  10. ^ Adelaide Bernardini Capuana, la scrittrice narnese antipatica a Verga e Pirandello, in Londra in Italiano, 14 gennaio 2016. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  11. ^ (ITEN) Adelaide Bernardini, Barca Nova, in «Poesia», Volume 2, Numero 2, Febbraio 1906 — Princeton Blue Mountain collection, su bluemountain.princeton.edu, p. 25. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  12. ^ Dora Marchese, All'ombra di Capuana: Adelaide Bernardini scrittrice e drammaturga (PDF), su escritorasyescrituras.com, Revista Internacional de Culturas & Literaturas, 2016, p. 5. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2018).
  13. ^ Giuliana Antonella Giacobbe, Adelaide Bernardini: polemiche e rivalità., in Revista Internacional de Culturas y Literaturas, n. 23, 2020, pp. 191–202, DOI:10.12795/ricl.2020.i23.14. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  14. ^ (EN) Judith Davies, The Realism of Luigi Capuana: Theory and Practice in the Development of Late Nineteenth-century Italian Narrative, MHRA, 1979, p. 128, ISBN 9780900547584. URL consultato il 30 settembre 2018.
  15. ^ Christian Armadori, Adelaide Bernardini Capuana, la scrittrice narnese antipatica a Verga e Pirandello, in Londra in Italiano, 14 gennaio 2016. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  16. ^ (ES) Daniele Cerrato, Escritoras y personajes femeninos en relación., CIMS, 8 settembre 2021, ISBN 978-84-1377-744-3. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  17. ^ La querelle tra Capuana e Pirandello, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 30 settembre 2018.
  18. ^ Giuseppina Amalia Spampanato, Luigi Pirandello. Pagine ritrovate (PDF), su progettoblio.com. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2018).
  19. ^ a b Giuliana Antonella Giacobbe, Nuovi contributi al teatro di Adelaide Bernardini, 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliana Antonella Giacobbe, Adelaide Bernardini: polemiche e rivalità, in Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 23, p. 191-202.
  • Luigi Capuana, Lettere alla assente, Roma-Torino, Casa Editrice Nazionale, Roux & Viarengo, 1904
  • Enciclopedia biografica e bibliografica italiana (EBBI). Serie VI, Roma, Ist. Ed. Tosi, 1941
  • Matteo D'Ambrosio, Nuove verità crudeli: origini e primi sviluppi del futurismo a Napoli, Alfredo Guida Editore, 1990
  • Annamaria Andreoli, Verga e la moglie di Capuana: un giallo di filologia vedovile, in «Corriere della Sera», 12 maggio 1999 - Pagina 33
  • Sarah Zappulla Muscarà, Luigi Capuana e le carte messaggiere, Catania, C.U.E.C.M.,1996
  • Adelaide Bernardini, L’altro dissidio. Racconto. Con una presentazione di Anna Santoro, Napoli, Filema, 2000
  • Rita Verdirame, Narratrici e lettrici (1850-1950). Le letture della nonna dalla Contessa Lara a Luciana Peverelli. Con testi rari e documenti inediti, Limena, Libreriauniversitaria.it, 2009
  • Rita Verdirame, Polemiche e bagattelle letterarie tra Otto e Novecento, Catania, CUECM, 2009
  • Piero Meli, Luigi Pirandello. Pagine ritrovate, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia Editore, 2010
  • Rita Verdirame, Una letterata pseudomodernista: Adelaide Bernardini Capuana e una sua novella dispersa in Le Forme e la storia, Rivista di Filologia moderna, anno 2010, n.1, Catanzaro, Rubbettino Editore, 2010.
  • Riccardo Reim, Donna in breve, Storie e destini femminili in 150 anni di racconti italiani d’autrice, Roma, Castelvecchi, 2012

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