Abrothrix andina

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Abrothrix andina
Immagine di Abrothrix andina mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Genere Abrothrix
Specie A. andina
Nomenclatura binomiale
Abrothrix andina
Philippi, 1858
Sinonimi

Abrothrix andinus, Akodon jucundus, Akodon gossei, Akodon andinus polius, Akodon dolichonyx cinnamomea

Abrothrix andina (Philippi, 1858) è un roditore della famiglia dei Cricetidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 66 e 83 mm, la lunghezza della coda tra 46 e 67 mm, la lunghezza del piede tra 18 e 25 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 16 mm e un peso fino a 31 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, molto densa e soffice. Le parti dorsali variano dal marrone chiaro o giallo-brunastro al grigio-rossastro, mentre le parti ventrali sono grigie o bianco-grigiastre. Le labbra ed il mento sono bianchi. Una macchia più chiara è presente alla base posteriore di ogni orecchio. La coda è più corta della testa e del corpo, è scura sopra e più chiara sotto.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna sebbene sia attiva di giorno durante l'autunno e l'inverno. Scava sistemi di gallerie profonde 5 cm nel terreno tra le rocce.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di artropodi, semi e altre parti vegetali.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Maschi sessualmente attivi sono stati catturati a gennaio, mentre femmine che allattavano in marzo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle regioni andine dal Perù meridionale fino al Cile centrale e all'Argentina centro-occidentale.

Vive nelle praterie andine tra i 2 000 e i 5 000 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale in una zona con bassa densità umana, la presenza in diverse aree protette e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica A.andina come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Pardiñas, U. & D'Elia, G. 2008., Abrothrix andina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Abrothrix andina, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Anderson, 1997.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John F.Eisenberg & Kent H.Redford, Mammals of the Neotropics, Volume 2: The Southern Cone: Chile, Argentina, Uruguay, Paraguay, The University of Chicago Press, 1992. ISBN 9780226706825
  • Anderson S, Mammals of Bolivia, Taxonomy and Distribution, in Bulletin of the American Museum of Natural History, vol. 231, 1997.
  • Patton JL, Pardinas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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