Hatzegopteryx thambema: differenze tra le versioni

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'''Hatzegopteryx''' (il cui nome significa "ala del bacino di [[Isola di Haţeg|Haţeg]]") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[Pterosauria|pterosauro]] [[Azhdarchidae|azhdarchide]] vissuto nel [[Cretaceo superiore]], circa 66 milioni di anni fa ([[Maastrichtiano]]), sull'[[Isola di Haţeg]], oggi [[Hunedoara]], [[Transilvania]], [[Romania]]. Sebbene i fossili di questo animale siano perlopiù frammentari e rari, i paleontologi concordano che si tratti di uno dei più grandi pterosauri mai vissuti. Il fatto che lo scheletro di ''Hatzegopteryx'' sia così simile a quello di un altro pterosauro azhdarchide nordamericano, il ''[[Quetzalcoatlus|Quetzalcoatlus northropi]]'', ha portato alcuni paleontologi ha considerare ''Hatzegopteryx'' come un ''[[nomen dubium]]'', o come un [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo junior]] di ''Quetzalcoatlus''.<ref name=witton2010>Witton, M.P., Martill, D.M. and Loveridge, R.F. (2010). "Clipping the Wings of Giant Pterosaurs: Comments on Wingspan Estimations and Diversity." ''Acta Geoscientica Sinica'', '''31''' Supp.1: 79-81</ref> Tuttavia, solo nuove prove fossili potranno dimostrare tale ipotesi.<ref>[http://markwitton-com.blogspot.pt/2016/05/quetzalcoatlus-media-concept-vs-science.html Quetzalcoatlus: the media concept vs the science]</ref>

L''''atzegotterige''' ('''''Hatzegopteryx thambema''''') è un [[rettile]] volante preistorico, appartenente agli [[pterosauri]]. Visse nel [[Cretacico superiore|Cretaceo superiore]] ([[Maastrichtiano]], circa 70 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in [[Romania]].


==Descrizione==
==Descrizione==
=== Dimensioni ===
Questo pterosauro era di enormi dimensioni: dai resti fossili rinvenuti è stato possibile ipotizzare che l'apertura alare fosse superiore ai 12 metri. Il solo [[cranio]], probabilmente, raggiungeva i 3 metri. I resti ritrovati sono molto parziali e includono parti del cranio e un [[omero]] incompleto, ma sono sufficienti per una ricostruzione dell'animale. Il cranio sembra essere stato insolitamente robusto e largo nella parte posteriore, ma la struttura interna delle ossa presentava caratteristiche uniche. Vi era infatti una densa rete di bastoncelli ossei che racchiudevano piccoli alveoli, vagamente simile alla struttura del [[polistirolo espanso]]. In questo modo era garantita sia una notevole forza che una grande leggerezza per l'immensa [[testa]] dell'animale, che altrimenti sarebbe stata troppo pesante per permettere all'atzegotterige di volare.
L' ''Hatzegopteryx'' è uno dei più grandi animali che abbia mai volato, con apertura di gran lunga superiore a quella del più grande uccello volante mai esistito, il ''[[Pelagornis sandersi]]'', competendo per titolo di più grande [[pterosauro]] mai vissuto con il suo possibile [[sinonimo]] ''[[Quetzalcoatlus]]''. Sulla base del frammento dell'[[Omero (anatomia)|omero]], che misura 236 mm (9,3 pollici), confrontato con quello di ''Quetzalcoatlus'', il cui esemplare TMM 41.450-3, possiede un'omero di circa 544 millimetri (1 ft 9,4 in), gli autori hanno osservando che il frammento d'osso di ''Hatzegopteryx'' era meno della metà dell'osso originale, stabilendo che l'osso completo potrebbe essere "leggermente più lungo" di quello ''Quetzalcoatlus''. Nel 1981, quest'ultimo aveva un'apertura alare stimata tra gli 11 e i 12 metri (36-39 piedi), mentre le stime precedenti avevano fortemente superato i 15-20 metri (49-65.6 ft). Da queste stime gli scienziati conclusero che l'[[apertura alare]] di ''Hatzegopteryx'' doveva essere di circa 12 metri (39 piedi).<ref name="buffetautetal2002"/> Nel 2003, le stime furono riviste e si arrivò ad un'apertura alare di poco meno di 12 metri (39 piedi) per un cranio di 2,5 metri (8.2 ft) di lunghezza.<ref name="Buffetaut2003">Buffetaut, E., Grigorescu, D. and Csiki, Z. (2003). "Giant azhdarchid pterosaurs from the terminal Cretaceous of Transylvania (western Romania)", ''Geological Society, London, Special Publications'' '''217''': 91-104</ref> Nel [[2010]], Mark Witton EA ha dichiarato che qualsiasi aspetto avesse l'omero di ''Hatzegopteryx'', il fatto che sembrasse più grande di TMM 41.450-3, era dovuto ad una distorsione dell'osso dopo la deposizione e che la specie in tal modo probabilmente avevano un'apertura alare non più grande di quella di ''Quetzalcoatlus'', oggi generalmente stimata tra i 10 e gli 11 metri (32.8-36 piedi).<ref name=witton2010b>Witton, M.P. and Habib, M.B. (2010). "[http://www.plosone.org/article/info:doi/10.1371/journal.pone.0013982 On the Size and Flight Diversity of Giant Pterosaurs, the Use of Birds as Pterosaur Analogues and Comments on Pterosaur Flightlessness.]" ''PLoS ONE'', '''5'''(11): e13982.{{doi|10.1371/journal.pone.0013982}}</ref>


==Classificazione==
=== Cranio ===
L' ''Hatzegopteryx'' aveva un [[cranio]] robusto ampliato nella parte posteriore, e una mascella massiccia. La sua mascella inferiore caratterizzata da una scanalatura unica nel suo punto di articolazione, visto in altri pterosauri, avrebbe permesso all'animale di raggiungere una grande apertura mandibolare. Molte delle ossa fossilizzate di ''Hatzegopteryx'' assomigliano molto a quelle di ''[[Quetzalcoatlus|Quetzalcoatlus sp.]]'', anche se in ''Hatzegopteryx'' il cranio era molto più pesantemente costruito, e aveva un'articolazione della mascella marcatamente diversa, simile a quella vista in ''[[Pteranodon]]''. Sulla base dei confronti con altri [[pterosauri]], come ''[[Nyctosaurus]]'' e ''[[Anhanguera]]'' , Buffetaut e colleghi, inizialmente, descrissero l'animale con un cranio di quasi 3 metri (9,8 piedi) di lunghezza, il che lo avrebbe reso più grande di quello dei più grandi ''Quetzalcoatlus'' e tra i più grandi crani di tutto il regno animale.<ref name="buffetautetal2002">Buffetaut, E., Grigorescu, D., and Csiki, Z. (2002). "A new giant pterosaur with a robust skull from the latest Cretaceous of Romania." ''Naturwissenschaften'', '''89'''(4): 180-184. [http://www.springerlink.com/content/w55xf7hvvmwp6t5c/ Abstract]</ref>


Il [[cranio]] di ''Hatzegopteryx'' è unico in peso e robustezza. Infatti, la maggior parte dei teschi di pterosauro sono costituiti da lastre molto leggere e cave. In ''Hatzegopteryx'' le ossa del cranio sono forti e robuste, con le aree di inserzioni dei muscoli grandi e increspate. Nella loro descrizione del 2002, Buffetaut e colleghi hanno suggerito che, al fine di volare, il peso cranio di questo pterosauro doveva essere ridotto in qualche modo non convenzionale. Gli autori hanno teorizzato che la riduzione del peso necessario è stato compiuto dalla struttura interna delle ossa del cranio, che erano pieni di piccoli pozzi e avvallamenti (''alveoli'') di lunghezza fino a 10 mm, separati da una matrice di puntoni ossei incredibilmente sottili (''trabecole''), un caratteristica presente anche in alcune parti delle ossa delle ali dell'animale. Gli autori hanno sottolineato che questa costruzione insolita, che differiva in modo significativo dalla struttura interna irregolare degli altri crani di pterosauro, assomiglia alla struttura del [[polistirolo espanso]], la sostanza usata per fare il [[polistirolo]]. Ciò avrebbe dato alle ossa dell'animale un costruzione robusta indeformabile, pur rimanendo leggero e capace di volare nonostante la grande testa.<ref name="buffetautetal2002"/>
L'atzegotterige era uno pterosauro gigantesco, e apparteneva senza dubbio al sottordine degli [[pterodattiloidi]], che raggruppa tutti gli pterosauri più evoluti. L'articolazione della mascella assomiglia a quella del ben noto ''[[Pteranodon]]'', ma l'omero possedeva una notevole cresta deltopettorale pressoché identica a quella di ''[[Quetzalcoatlus]]'', e indica che questo animale apparteneva alla famiglia degli azdarchidi ([[Azhdarchidae]]), i giganti dei cieli del Cretaceo.


Recenti studi sul cranio di ''Hatzegopteryx'' hanno dimostrato che l'animale aveva un becco proporzionatamente breve e profondo, raggruppandosi con gli [[azhdarchidi]] dal "becco spesso".<ref>Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy</ref> Ciò è in contrasto con gli esemplari più piccoli di ''Quetzalcoatlus'', che avevano un becco sottile e aguzzo.<ref>Witton, M. P. (2013). Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy. Princeton University Press.</ref>
==Stile di vita==


=== Vertebre ===
È probabile che l'atzegotterige vivesse in un ambiente di [[entroterra]], probabilmente vicino a luoghi di acqua dolce, al contrario di altri azdarchidi come ''[[Azhdarcho]]'' o ''Quetzalcoatlus''. Non è noto, però, di cosa si nutrisse un animale del genere. Il nome scientifico significa “ala di Hatzeg” (dove sono stati ritrovati i fossili), mentre l'epiteto specifico ''thambema'' deriva dal greco e significa “mostro”, ad indicare le gigantesche dimensioni dell'animale.
Recenti studi sulle [[Vertebra cervicale|vertebre del collo]] di ''Hatzegopteryx'' dimostrano che le vertebre del collo dell'animale erano notevolmente robuste e brevi rispetto a quelle degli altri [[Azhdarchidae|azhdarchidi]], suggerendo che il collo dell'animale era più corto e muscoloso.<ref>Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy</ref>

== Storia della scoperta ==
[[File:Hatzegopteryx skeletal.jpg|thumb|Ricostruzione scheletrica obsoleta di ''Hatzegopteryx'', con il collo lungo]]
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] è stato nominato nel 2002, dal paleontologo francese Eric Buffetaut e dai paleontologi rumeni Dan Grigorescu e Zoltan Csiki. Il genere contiene una singola specie, ossia ''Hatzegopteryx thambema''. Il nome del gene nome, ''Hatzegopteryx'', deriva da ''Hatzeg'' (o [[Hateg|Haţeg]]), città della [[Transilvania]], che nel Cretaceo superiore formava l'[[Isola di Haţeg]], dove sono state trovate le ossa dell'animale, e dalla parola greca ''pteryx'' ossia "ala". Il nome specifico, ''thambema'', deriva invece dal termine greco "mostro", in riferimento alle sue enormi dimensioni.<ref name="buffetautetal2002"/>

Le ossa di ''Hatzegopteryx'' provengono dalla parte superiore della Formazione Densuș Ciula di [[Răchitova|Vălioara]], nel nordest di [[Hateg|Haţeg]], [[Transilvania]], [[Romania]], datata al [[Cretaceo superiore]], circa 66 milioni di anni fa ([[Maastrichtiano]]).<ref name=Palaeocritti>{{cite web|title=Hatzegopteryx thambema|url=http://www.palaeocritti.com/by-group/pterosauria/hatzegopteryx|accessdate=15 October 2013}}</ref>

L'[[olotipo]], FGGUB R 1083A , è costituito dalla parte posteriore del cranio e la parte prossimale danneggiata di un omero sinistro.<ref name="buffetautetal2002"/> In seguito fu trovato nelle vicinanze un femore di 38,5 centimetri, FGGUB R1625, che potrebbe appartenere ad ''Hatzegopteryx''.<ref name="Buffetaut2003"/> L'esemplare FGGUB R1625 apparteneva ad un individuo con una apertura alare di cinque o sei metri. I frammenti riportati successivamente rappresentano un'animali di medie dimensioni.<ref name="vremir">Vremir, M., Kellner, A.W.A., Naish, D., Dyke, G.J., 2013, "A New Azhdarchid Pterosaur from the Late Cretaceous of the Transylvanian Basin, Romania: Implications for Azhdarchid Diversity and Distribution", ''PLoS ONE'' '''8'''(1): e54268. doi:10.1371</ref>

Nel 2011, sono stati segnalati reperti aggiuntivi: la parte anteriore di una mandibola, una possibile terza falange del dito di un'ala, una scapulocoracoide non condensata, una scapola, vertebre cervicali e un pezzo d'omero.<ref>Vremir, M., Dyke, G., Csiki, Z., 2011, "Late Cretaceous pterosaurian diversity in the Transylvanian and Hateg basins (Romania): new results", ''The 8th Romanian Symposium on Palaeontology, Bucharest''. Abstract vol: 131–132</ref> Tuttavia nel 2013, questi resti sono stati assegnati al nuovo [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Eurazhdarcho]]''.<ref name="vremir"/>

== Paleobiologia ==
Come quasi tutti gli [[pterosauri]] [[azhdarchidi]], ''Hatzegopteryx'' era principalmente un predatore terrestre. Grazie alle sue imponenti dimensioni, all'assenza di grandi dinosauri predatori sull'isola in cui viveva e alla concentrazione di dinosauri nani l'animale era il [[superpredatore]] dell'[[Isola di Haţeg]]. Difatti, adattamenti come un collo corto ma muscoloso e un cranio robusto ed enorme sembrano tutti adattamenti ad uno stile di vita quasi esclusivamente terrestre (mantenendo tuttavia la capacità di volare), nutrendosi a terra di piccoli animali come piccoli di dinosauro, arpionandoli con il grande becco e ingoiandoli interi.<ref>Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy</ref> Anche un altro pterosauro, il ''[[Thalassodromeus]]'' avrebbe potuto avere uno stile di vita "[[rapace]]" simile.<ref>Witton, M. P. (2013). Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy. Princeton University Press.</ref>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
* Buffetaut, E., Girgorescu, D., and Csiki, Z., 2002, A new giant pterosaur with a robust skull from the latest Cretaceous of Romania: Naturwissenschafte, v. 89, p.&nbsp;180-184.
* Buffetaut, E., Girgorescu, D., and Csiki, Z., 2002, A new giant pterosaur with a robust skull from the latest Cretaceous of Romania: Naturwissenschafte, v. 89, p.&nbsp;180-184.

== Note ==
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== Altri progetti ==
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Hatzegopteryx

Frammento d'omero di Hatzegopteryx
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseSauropsida
Ordine† Pterosauria
Sottordine† Pterodactyloidea
Famiglia† Azhdarchidae
GenereHatzegopteryx
Buffetaut, Grigorescu & Csiki, 2002
Nomenclatura binomiale
† Hatzegopteryx thambena
Buffetaut, Grigorescu & Csiki, 2002

Hatzegopteryx (il cui nome significa "ala del bacino di Haţeg") è un genere estinto di pterosauro azhdarchide vissuto nel Cretaceo superiore, circa 66 milioni di anni fa (Maastrichtiano), sull'Isola di Haţeg, oggi Hunedoara, Transilvania, Romania. Sebbene i fossili di questo animale siano perlopiù frammentari e rari, i paleontologi concordano che si tratti di uno dei più grandi pterosauri mai vissuti. Il fatto che lo scheletro di Hatzegopteryx sia così simile a quello di un altro pterosauro azhdarchide nordamericano, il Quetzalcoatlus northropi, ha portato alcuni paleontologi ha considerare Hatzegopteryx come un nomen dubium, o come un sinonimo junior di Quetzalcoatlus.[1] Tuttavia, solo nuove prove fossili potranno dimostrare tale ipotesi.[2]

Descrizione

Dimensioni

L' Hatzegopteryx è uno dei più grandi animali che abbia mai volato, con apertura di gran lunga superiore a quella del più grande uccello volante mai esistito, il Pelagornis sandersi, competendo per titolo di più grande pterosauro mai vissuto con il suo possibile sinonimo Quetzalcoatlus. Sulla base del frammento dell'omero, che misura 236 mm (9,3 pollici), confrontato con quello di Quetzalcoatlus, il cui esemplare TMM 41.450-3, possiede un'omero di circa 544 millimetri (1 ft 9,4 in), gli autori hanno osservando che il frammento d'osso di Hatzegopteryx era meno della metà dell'osso originale, stabilendo che l'osso completo potrebbe essere "leggermente più lungo" di quello Quetzalcoatlus. Nel 1981, quest'ultimo aveva un'apertura alare stimata tra gli 11 e i 12 metri (36-39 piedi), mentre le stime precedenti avevano fortemente superato i 15-20 metri (49-65.6 ft). Da queste stime gli scienziati conclusero che l'apertura alare di Hatzegopteryx doveva essere di circa 12 metri (39 piedi).[3] Nel 2003, le stime furono riviste e si arrivò ad un'apertura alare di poco meno di 12 metri (39 piedi) per un cranio di 2,5 metri (8.2 ft) di lunghezza.[4] Nel 2010, Mark Witton EA ha dichiarato che qualsiasi aspetto avesse l'omero di Hatzegopteryx, il fatto che sembrasse più grande di TMM 41.450-3, era dovuto ad una distorsione dell'osso dopo la deposizione e che la specie in tal modo probabilmente avevano un'apertura alare non più grande di quella di Quetzalcoatlus, oggi generalmente stimata tra i 10 e gli 11 metri (32.8-36 piedi).[5]

Cranio

L' Hatzegopteryx aveva un cranio robusto ampliato nella parte posteriore, e una mascella massiccia. La sua mascella inferiore caratterizzata da una scanalatura unica nel suo punto di articolazione, visto in altri pterosauri, avrebbe permesso all'animale di raggiungere una grande apertura mandibolare. Molte delle ossa fossilizzate di Hatzegopteryx assomigliano molto a quelle di Quetzalcoatlus sp., anche se in Hatzegopteryx il cranio era molto più pesantemente costruito, e aveva un'articolazione della mascella marcatamente diversa, simile a quella vista in Pteranodon. Sulla base dei confronti con altri pterosauri, come Nyctosaurus e Anhanguera , Buffetaut e colleghi, inizialmente, descrissero l'animale con un cranio di quasi 3 metri (9,8 piedi) di lunghezza, il che lo avrebbe reso più grande di quello dei più grandi Quetzalcoatlus e tra i più grandi crani di tutto il regno animale.[3]

Il cranio di Hatzegopteryx è unico in peso e robustezza. Infatti, la maggior parte dei teschi di pterosauro sono costituiti da lastre molto leggere e cave. In Hatzegopteryx le ossa del cranio sono forti e robuste, con le aree di inserzioni dei muscoli grandi e increspate. Nella loro descrizione del 2002, Buffetaut e colleghi hanno suggerito che, al fine di volare, il peso cranio di questo pterosauro doveva essere ridotto in qualche modo non convenzionale. Gli autori hanno teorizzato che la riduzione del peso necessario è stato compiuto dalla struttura interna delle ossa del cranio, che erano pieni di piccoli pozzi e avvallamenti (alveoli) di lunghezza fino a 10 mm, separati da una matrice di puntoni ossei incredibilmente sottili (trabecole), un caratteristica presente anche in alcune parti delle ossa delle ali dell'animale. Gli autori hanno sottolineato che questa costruzione insolita, che differiva in modo significativo dalla struttura interna irregolare degli altri crani di pterosauro, assomiglia alla struttura del polistirolo espanso, la sostanza usata per fare il polistirolo. Ciò avrebbe dato alle ossa dell'animale un costruzione robusta indeformabile, pur rimanendo leggero e capace di volare nonostante la grande testa.[3]

Recenti studi sul cranio di Hatzegopteryx hanno dimostrato che l'animale aveva un becco proporzionatamente breve e profondo, raggruppandosi con gli azhdarchidi dal "becco spesso".[6] Ciò è in contrasto con gli esemplari più piccoli di Quetzalcoatlus, che avevano un becco sottile e aguzzo.[7]

Vertebre

Recenti studi sulle vertebre del collo di Hatzegopteryx dimostrano che le vertebre del collo dell'animale erano notevolmente robuste e brevi rispetto a quelle degli altri azhdarchidi, suggerendo che il collo dell'animale era più corto e muscoloso.[8]

Storia della scoperta

Ricostruzione scheletrica obsoleta di Hatzegopteryx, con il collo lungo

Il genere è stato nominato nel 2002, dal paleontologo francese Eric Buffetaut e dai paleontologi rumeni Dan Grigorescu e Zoltan Csiki. Il genere contiene una singola specie, ossia Hatzegopteryx thambema. Il nome del gene nome, Hatzegopteryx, deriva da Hatzeg (o Haţeg), città della Transilvania, che nel Cretaceo superiore formava l'Isola di Haţeg, dove sono state trovate le ossa dell'animale, e dalla parola greca pteryx ossia "ala". Il nome specifico, thambema, deriva invece dal termine greco "mostro", in riferimento alle sue enormi dimensioni.[3]

Le ossa di Hatzegopteryx provengono dalla parte superiore della Formazione Densuș Ciula di Vălioara, nel nordest di Haţeg, Transilvania, Romania, datata al Cretaceo superiore, circa 66 milioni di anni fa (Maastrichtiano).[9]

L'olotipo, FGGUB R 1083A , è costituito dalla parte posteriore del cranio e la parte prossimale danneggiata di un omero sinistro.[3] In seguito fu trovato nelle vicinanze un femore di 38,5 centimetri, FGGUB R1625, che potrebbe appartenere ad Hatzegopteryx.[4] L'esemplare FGGUB R1625 apparteneva ad un individuo con una apertura alare di cinque o sei metri. I frammenti riportati successivamente rappresentano un'animali di medie dimensioni.[10]

Nel 2011, sono stati segnalati reperti aggiuntivi: la parte anteriore di una mandibola, una possibile terza falange del dito di un'ala, una scapulocoracoide non condensata, una scapola, vertebre cervicali e un pezzo d'omero.[11] Tuttavia nel 2013, questi resti sono stati assegnati al nuovo genere Eurazhdarcho.[10]

Paleobiologia

Come quasi tutti gli pterosauri azhdarchidi, Hatzegopteryx era principalmente un predatore terrestre. Grazie alle sue imponenti dimensioni, all'assenza di grandi dinosauri predatori sull'isola in cui viveva e alla concentrazione di dinosauri nani l'animale era il superpredatore dell'Isola di Haţeg. Difatti, adattamenti come un collo corto ma muscoloso e un cranio robusto ed enorme sembrano tutti adattamenti ad uno stile di vita quasi esclusivamente terrestre (mantenendo tuttavia la capacità di volare), nutrendosi a terra di piccoli animali come piccoli di dinosauro, arpionandoli con il grande becco e ingoiandoli interi.[12] Anche un altro pterosauro, il Thalassodromeus avrebbe potuto avere uno stile di vita "rapace" simile.[13]

Bibliografia

  • Buffetaut, E., Girgorescu, D., and Csiki, Z., 2002, A new giant pterosaur with a robust skull from the latest Cretaceous of Romania: Naturwissenschafte, v. 89, p. 180-184.

Note

  1. ^ Witton, M.P., Martill, D.M. and Loveridge, R.F. (2010). "Clipping the Wings of Giant Pterosaurs: Comments on Wingspan Estimations and Diversity." Acta Geoscientica Sinica, 31 Supp.1: 79-81
  2. ^ Quetzalcoatlus: the media concept vs the science
  3. ^ a b c d e Buffetaut, E., Grigorescu, D., and Csiki, Z. (2002). "A new giant pterosaur with a robust skull from the latest Cretaceous of Romania." Naturwissenschaften, 89(4): 180-184. Abstract
  4. ^ a b Buffetaut, E., Grigorescu, D. and Csiki, Z. (2003). "Giant azhdarchid pterosaurs from the terminal Cretaceous of Transylvania (western Romania)", Geological Society, London, Special Publications 217: 91-104
  5. ^ Witton, M.P. and Habib, M.B. (2010). "On the Size and Flight Diversity of Giant Pterosaurs, the Use of Birds as Pterosaur Analogues and Comments on Pterosaur Flightlessness." PLoS ONE, 5(11): e13982.DOI10.1371/journal.pone.0013982
  6. ^ Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy
  7. ^ Witton, M. P. (2013). Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy. Princeton University Press.
  8. ^ Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy
  9. ^ Hatzegopteryx thambema, su palaeocritti.com. URL consultato il 15 October 2013.
  10. ^ a b Vremir, M., Kellner, A.W.A., Naish, D., Dyke, G.J., 2013, "A New Azhdarchid Pterosaur from the Late Cretaceous of the Transylvanian Basin, Romania: Implications for Azhdarchid Diversity and Distribution", PLoS ONE 8(1): e54268. doi:10.1371
  11. ^ Vremir, M., Dyke, G., Csiki, Z., 2011, "Late Cretaceous pterosaurian diversity in the Transylvanian and Hateg basins (Romania): new results", The 8th Romanian Symposium on Palaeontology, Bucharest. Abstract vol: 131–132
  12. ^ Witton, Mark et al (2013). "Pterosaur overlords of Transylvania: short-necked giant azhdarchids in Late Cretaceous Romania". The Annual Symposium of Vertebrate Palaeontology and Comparative Anatomy
  13. ^ Witton, M. P. (2013). Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy. Princeton University Press.

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