Gian Francesco Giudice: differenze tra le versioni

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==Carriera accademica==
==Carriera accademica==
Laureato in [[fisica]] presso l'[[Università di Padova]] nel 1984, Giudice ha ottenuto nel 1988 il titolo di [[Philosophiae Doctor]] in [[fisica teorica]] presso la [[Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati]] (SISSA) di [[Trieste]]. Dal 1988 al 1990 è stato Research Associate nel gruppo di fisica teorica del [[Fermi National Accelerator Laboratory]] presso [[Chicago]], negli [[Stati Uniti]]. Dal 1990 al 1992 è stato Research Fellow nel dipartimento di fisica del'[[Università del Texas]] a [[Austin]], nel gruppo del Prof. [[Steven Weinberg]], [[premio Nobel]] nel 1979. È stato quindi nominato ricercatore del'[[Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] (INFN) e nel 1993 si è trasferito al [[CERN]] di [[Ginevra]], dove lavora tuttora come Senior Scientist nel gruppo di fisica teorica. Nel 2011 è stato nominato accademico dell'[[Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]]<ref>CERN Courier, [http://cerncourier.com/cws/article/cern/46541/3 vol. 51, issue 6, July/August 2011.].</ref>.
Laureato in [[fisica]] presso l'[[Università di Padova]] nel 1984, Giudice ha ottenuto nel 1988 il titolo di [[Philosophiae Doctor]] in [[fisica teorica]] presso la [[Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati]] (SISSA) di [[Trieste]]. Dal 1988 al 1990 è stato Research Associate nel gruppo di fisica teorica del [[Fermi National Accelerator Laboratory]] presso [[Chicago]], negli [[Stati Uniti]]. Dal 1990 al 1992 è stato Research Fellow nel dipartimento di fisica del'[[Università del Texas]] a [[Austin]], nel gruppo del Prof. [[Steven Weinberg]], [[premio Nobel]] nel 1979. È stato quindi nominato ricercatore del'[[Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] (INFN) e nel 1993 si è trasferito al [[CERN]] di [[Ginevra]], dove lavora tuttora come Senior Scientist nel gruppo di fisica teorica. Nel 2011 è stato nominato accademico dell'[[Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]]<ref>CERN Courier, [http://cerncourier.com/cws/article/cern/46541/3 vol. 51, issue 6, July/August 2011.].</ref>. È stato premiato con il titolo di Jacques Solvay Chair in Physics 2013.<ref>CERN Courier, [http://cerncourier.com/cws/article/cern/52037/2 vol. 53, issue 1, January/February 2013.].</ref>



==Attività di ricerca==
==Attività di ricerca==
L'attività di ricerca di Giudice verte sulla formulazione di nuove teorie che estendono le attuali conoscenze delle interazioni delle [[particelle elementari]] a regimi di distanze sempre più piccole. Inoltre egli studia come la teoria delle [[particelle elementari]] possa applicarsi alla [[cosmologia (astronomia)|cosmologia]] e descrivere gli stadi primordiali della storia del nostro [[universo]]. I suoi risultati più significativi sono nei campi della [[supersimmetria]], delle [[Dimensione extra|extra dimensioni]], della fisica [[Interazione elettrodebole|elettrodebole]], della fisica dei [[collisore|collisori]], della [[materia oscura]] e della [[Asimmetria barionica|leptogenesi]]. Insieme con il fisico Riccardo Barbieri ha proposto<ref>{{Cita pubblicazione|autore= R. Barbieri, G. F. Giudice|titolo= Upper Bounds on Supersymmetric Particle Masses|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 306|pagine=63|anno= 1988|doi= 10.1016/0550-3213(88)90171-X}}</ref> il criterio usualmente utilizzato per valutare il grado di naturalezza con cui una teoria [[supersimmetria|supersimmetrica]] può realizzare la [[Meccanismo di Higgs|rottura della simmetria elettrodebole]]. È uno degli inventori del meccanismo di Giudice-Masiero<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, A. Masiero|titolo= A Natural Solution to the Mu Problem in Supergravity Theories|rivista=Phys. Lett. B|volume= 206|pagine=480|anno= 1988|doi= 10.1016/0370-2693(88)91613-9}}</ref>, che è la spiegazione preminente del problema Mu nelle teorie di [[supergravità]]. Ha dato contributi fondamentali alla formulazione delle teorie di ''Gauge Mediation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, R. Rattazzi|titolo= Theories with gauge mediated supersymmetry breaking |rivista=Phys. Rep.|volume= 322|pagine=419|anno= 1999|doi= 10.1016/S0370-1573(99)00042-3|arxiv = hep-ph/9801271}}</ref> ed è coautore dei primi articoli in cui sono state proposte le teorie di ''Anomaly Mediation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= L. Randall, R. Sundrum|titolo= Out of this world supersymmetry breaking |rivista=Nucl. Phys. B|volume= 557|pagine=79|anno= 1999|doi= 10.1016/S0550-3213(99)00359-4|arxiv = hep-th/9810155}}<br>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, M. A. Luty, H. Murayama, R. Rattazzi|titolo= Gaugino mass without singlets |rivista=JHEP|volume= 9812|pagine=027|anno= 1998|doi= 10.1088/1126-6708/1998/12/027|arxiv = hep-ph/9810442}}</ref> e di ''Split Supersymmetry''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= N. Arkani-Hamed, S. Dimopoulos|titolo= Supersymmetric unification without low energy supersymmetry and signatures for fine-tuning at the LHC|rivista=JHEP|volume= 0506|pagine=073|anno= 2006|doi=10.1088/1126-6708/2005/06/073|arxiv = hep-th/0405159}}<br>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, A. Romanino|titolo= Split supersymmetry|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 699|pagine=65|anno= 2004|doi=10.1016/j.nuclphysb.2004.11.048|arxiv = hep-ph/0406088}}<br>{{Cita pubblicazione|autore=N. Arkani-Hamed, S. Dimopoulos, G. F. Giudice, A. Romanino|titolo= Aspects of split supersymmetry|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 709|pagine=3|anno= 2005|doi=10.1016/j.nuclphysb.2004.12.026|arxiv = hep-ph/0409232}}</ref>. È uno dei proponenti di un metodo<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, R. Rattazzi|titolo= Extracting supersymmetry breaking effects from wave function renormalization |rivista=Nucl. Phys. B|volume= 511|pagine=25|anno= 1998|doi= 10.1016/S0550-3213(97)00647-0|arxiv = hep-ph/9706540}}<br>{{Cita pubblicazione|autore= N. Arkani-Hamed, G. F. Giudice, M. A. Luty, R. Rattazzi|titolo= Supersymmetry breaking loops from analytic continuation into superspace|rivista=Phys. Rev. D|volume= 58|pagine=115005|anno= 1998|doi= 10.1103/PhysRevD.58.115005|arxiv = hep-ph/9803290}}</ref> per calcolare [[Meccanica quantistica|effetti quantistici]] in teorie con rottura di [[supersimmetria]] tramite [[continuazione analitica]] nel [[superspazio]]. Molto noto e utilizzato in studi per l'[[Large Hadron Collider|LHC]] è il suo metodo<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, R. Rattazzi, J. D. Wells|titolo= Quantum gravity and extra dimensions at high-energy colliders|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 544|pagine=3|anno= 1999|doi= 10.1016/S0550-3213(99)00044-9|arxiv = hep-ph/9811291}}</ref> per descrivere le interazioni dei [[gravitone|gravitoni]] in teorie con [[Dimensione extra|dimensioni spaziali extra]]. Inoltre è uno dei creatori del concetto di ''Minimal Flavor Violation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. D'Ambrosio, G. F. Giudice, G. Isidori, A. Strumia|titolo= Minimal flavor violation: an effective field theory approach|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 645|pagine=155|anno= 2002|doi= 10.1016/S0550-3213(02)00836-2|arxiv = hep-ph/9811291}}</ref>, che permette di caratterizzare gli effetti delle transizioni di [[Sapore (fisica)|sapore]] in nuove teorie di [[Fisica delle particelle|fisica particellare]].
L'attività di ricerca di Giudice verte sulla formulazione di nuove teorie che estendono le attuali conoscenze delle interazioni delle [[particelle elementari]] a regimi di distanze sempre più piccole. Inoltre egli studia come la teoria delle [[particelle elementari]] possa applicarsi alla [[cosmologia (astronomia)|cosmologia]] e descrivere gli stadi primordiali della storia del nostro [[universo]]. I suoi risultati più significativi sono nei campi della [[supersimmetria]], delle [[Dimensione extra|extra dimensioni]], della fisica [[Interazione elettrodebole|elettrodebole]], della fisica dei [[collisore|collisori]], della [[materia oscura]] e della [[Asimmetria barionica|leptogenesi]]. Insieme con il fisico Riccardo Barbieri ha proposto<ref>{{Cita pubblicazione|autore= R. Barbieri, G. F. Giudice|titolo= Upper Bounds on Supersymmetric Particle Masses|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 306|pagine=63|anno= 1988|doi= 10.1016/0550-3213(88)90171-X}}</ref> il criterio usualmente utilizzato per valutare il grado di naturalezza con cui una teoria [[supersimmetria|supersimmetrica]] può realizzare la [[Meccanismo di Higgs|rottura della simmetria elettrodebole]]. È uno degli inventori del meccanismo di Giudice-Masiero<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, A. Masiero|titolo= A Natural Solution to the Mu Problem in Supergravity Theories|rivista=Phys. Lett. B|volume= 206|pagine=480|anno= 1988|doi= 10.1016/0370-2693(88)91613-9}}</ref>, che è la spiegazione preminente del problema Mu nelle teorie di [[supergravità]]. Ha dato contributi fondamentali alla formulazione delle teorie di ''Gauge Mediation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, R. Rattazzi|titolo= Theories with gauge mediated supersymmetry breaking |rivista=Phys. Rep.|volume= 322|pagine=419|anno= 1999|doi= 10.1016/S0370-1573(99)00042-3|arxiv = hep-ph/9801271}}</ref> ed è coautore dei primi articoli in cui sono state proposte le teorie di ''Anomaly Mediation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= L. Randall, R. Sundrum|titolo= Out of this world supersymmetry breaking |rivista=Nucl. Phys. B|volume= 557|pagine=79|anno= 1999|doi= 10.1016/S0550-3213(99)00359-4|arxiv = hep-th/9810155}}<br>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, M. A. Luty, H. Murayama, R. Rattazzi|titolo= Gaugino mass without singlets |rivista=JHEP|volume= 9812|pagine=027|anno= 1998|doi= 10.1088/1126-6708/1998/12/027|arxiv = hep-ph/9810442}}</ref> e di ''Split Supersymmetry''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= N. Arkani-Hamed, S. 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B|volume= 511|pagine=25|anno= 1998|doi= 10.1016/S0550-3213(97)00647-0|arxiv = hep-ph/9706540}}<br>{{Cita pubblicazione|autore= N. Arkani-Hamed, G. F. Giudice, M. A. Luty, R. Rattazzi|titolo= Supersymmetry breaking loops from analytic continuation into superspace|rivista=Phys. Rev. D|volume= 58|pagine=115005|anno= 1998|doi= 10.1103/PhysRevD.58.115005|arxiv = hep-ph/9803290}}</ref> per calcolare [[Meccanica quantistica|effetti quantistici]] in teorie con rottura di [[supersimmetria]] tramite [[continuazione analitica]] nel [[superspazio]]. Molto noto e utilizzato in studi per l'[[Large Hadron Collider|LHC]] è il suo metodo<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. F. Giudice, R. Rattazzi, J. D. Wells|titolo= Quantum gravity and extra dimensions at high-energy colliders|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 544|pagine=3|anno= 1999|doi= 10.1016/S0550-3213(99)00044-9|arxiv = hep-ph/9811291}}</ref> per descrivere le interazioni dei [[gravitone|gravitoni]] in teorie con [[Dimensione extra|dimensioni spaziali extra]]. Inoltre è uno dei creatori del concetto di ''Minimal Flavor Violation''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= G. D'Ambrosio, G. F. Giudice, G. Isidori, A. Strumia|titolo= Minimal flavor violation: an effective field theory approach|rivista=Nucl. Phys. B|volume= 645|pagine=155|anno= 2002|doi= 10.1016/S0550-3213(02)00836-2|arxiv = hep-ph/9811291}}</ref>, che permette di caratterizzare gli effetti delle transizioni di [[Sapore (fisica)|sapore]] in nuove teorie di [[Fisica delle particelle|fisica particellare]]. Dopo la scoperta del [[Bosone di Higgs|bosone di Higgs]], ha calcolato la probabilità che il vuoto decada per [Effetto tunnel|effetto tunnel quantistico], trovando il sorprendente risultato che l'[Universo|universo] è in uno stato critico che terminerà in un collasso cosmico.<ref>{{cite journal|author= G. Degrassi, S. Di Vita, J. Elias-Miro, J. R. Espinosa, G. F. Giudice, G. Isidori, A. Strumia|title= Higgs mass and vacuum stability in the Standard Model at NNLO|journal=JHEP|volume= 1208|pages=098|year= 2012|doi= 10.1007/JHEP08(2012)098|arxiv = 1205.6497}}</ref>


==Attività di sostegno a progetti con acceleratori di particelle==
==Attività di sostegno a progetti con acceleratori di particelle==
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==Divulgazione scientifica==
==Divulgazione scientifica==
Oltre all'attività di ricerca, Giudice è impegnato nella divulgazione scientifica, tenendo spesso conferenze pubbliche sulla [[fisica delle particelle]] e su temi connessi, e partecipando a festival scientifici e altri eventi. È l'autore di ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ita.html Odissea nello zeptospazio]''<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ita.html Odissea nello zeptospazio: un viaggio nella fisica dell'LHC]'', Springer-Verlag Italia, Milano 2010, [[ISBN]] 978-88-470-1630-9.</ref>, un libro divulgativo sulla fisica dell'[[Large Hadron Collider|LHC]]. Il libro è stato pubblicato anche in inglese<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-eng.html A Zeptospace Odyssey: A Journey into the Physics of the LHC]'', Oxford University Press, Oxford 2010, ISBN 978-0-19-958191-71.</ref> e tedesco<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ger.html Odyssee im Zeptoraum: Eine Reise in die Physik des LHC]'', Springer-Verlag, Berlin Heidelberg 2012, ISBN 978-3-642-22394-5</ref>, mentre sono in preparazione traduzioni in francese, spagnolo e coreano.
Oltre all'attività di ricerca, Giudice è impegnato nella divulgazione scientifica, tenendo spesso conferenze pubbliche sulla [[fisica delle particelle]] e su temi connessi, e partecipando a festival scientifici e altri eventi. È l'autore di ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ita.html Odissea nello zeptospazio]''<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ita.html Odissea nello zeptospazio: un viaggio nella fisica dell'LHC]'', Springer-Verlag Italia, Milano 2010, [[ISBN]] 978-88-470-1630-9.</ref>, un libro divulgativo sulla fisica dell'[[Large Hadron Collider|LHC]], che è stato finalista nel [http://padovacultura.padovanet.it/homepage-6.0/2012/05/premio_letterario_galileo_2012_1.html Premio Letterario Galileo 2012]. Il libro è stato pubblicato anche in inglese<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-eng.html A Zeptospace Odyssey: A Journey into the Physics of the LHC]'', Oxford University Press, Oxford 2010, ISBN 978-0-19-958191-71.</ref> e tedesco<ref>G. F. Giudice, ''[http://giudice.web.cern.ch/giudice/zeptospace/zepto-ger.html Odyssee im Zeptoraum: Eine Reise in die Physik des LHC]'', Springer-Verlag, Berlin Heidelberg 2012, ISBN 978-3-642-22394-5</ref>, mentre sono in preparazione traduzioni in francese, spagnolo e coreano.


==Note==
==Note==

Versione delle 16:13, 3 feb 2013

Gian Francesco Giudice

Gian Francesco Giudice (Padova, 25 gennaio 1961) è un fisico italiano che lavora al CERN di Ginevra nel campo della fisica delle particelle e cosmologia.

Carriera accademica

Laureato in fisica presso l'Università di Padova nel 1984, Giudice ha ottenuto nel 1988 il titolo di Philosophiae Doctor in fisica teorica presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 1988 al 1990 è stato Research Associate nel gruppo di fisica teorica del Fermi National Accelerator Laboratory presso Chicago, negli Stati Uniti. Dal 1990 al 1992 è stato Research Fellow nel dipartimento di fisica del'Università del Texas a Austin, nel gruppo del Prof. Steven Weinberg, premio Nobel nel 1979. È stato quindi nominato ricercatore del'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e nel 1993 si è trasferito al CERN di Ginevra, dove lavora tuttora come Senior Scientist nel gruppo di fisica teorica. Nel 2011 è stato nominato accademico dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti[1]. È stato premiato con il titolo di Jacques Solvay Chair in Physics 2013.[2]


Attività di ricerca

L'attività di ricerca di Giudice verte sulla formulazione di nuove teorie che estendono le attuali conoscenze delle interazioni delle particelle elementari a regimi di distanze sempre più piccole. Inoltre egli studia come la teoria delle particelle elementari possa applicarsi alla cosmologia e descrivere gli stadi primordiali della storia del nostro universo. I suoi risultati più significativi sono nei campi della supersimmetria, delle extra dimensioni, della fisica elettrodebole, della fisica dei collisori, della materia oscura e della leptogenesi. Insieme con il fisico Riccardo Barbieri ha proposto[3] il criterio usualmente utilizzato per valutare il grado di naturalezza con cui una teoria supersimmetrica può realizzare la rottura della simmetria elettrodebole. È uno degli inventori del meccanismo di Giudice-Masiero[4], che è la spiegazione preminente del problema Mu nelle teorie di supergravità. Ha dato contributi fondamentali alla formulazione delle teorie di Gauge Mediation[5] ed è coautore dei primi articoli in cui sono state proposte le teorie di Anomaly Mediation[6] e di Split Supersymmetry[7]. È uno dei proponenti di un metodo[8] per calcolare effetti quantistici in teorie con rottura di supersimmetria tramite continuazione analitica nel superspazio. Molto noto e utilizzato in studi per l'LHC è il suo metodo[9] per descrivere le interazioni dei gravitoni in teorie con dimensioni spaziali extra. Inoltre è uno dei creatori del concetto di Minimal Flavor Violation[10], che permette di caratterizzare gli effetti delle transizioni di sapore in nuove teorie di fisica particellare. Dopo la scoperta del bosone di Higgs, ha calcolato la probabilità che il vuoto decada per [Effetto tunnel|effetto tunnel quantistico], trovando il sorprendente risultato che l'[Universo|universo] è in uno stato critico che terminerà in un collasso cosmico.[11]

Attività di sostegno a progetti con acceleratori di particelle

Giudice ha attivamente partecipato a studi sulle potenzialità degli acceleratori di particelle, sostenendo e promuovendo diversi nuovi progetti al CERN e in altri laboratori del mondo. Ha coordinato gruppi di studio per il LEP[12], il Tevatron[13], la Neutrino Factory[14], l'LHC[15], il CLIC[16], la SuperB[17] e ha partecipato al comitato che ha esaminato la sicurezza delle collisioni tra particelle all'LHC[18]. È membro dell'LHC Experiments Committee (LHCC), il comitato che esamina l'attività dei gruppi sperimentali dell'LHC, e del European Committee for Future Accelerators (ECFA), il comitato consultivo per la pianificazione a lungo termine delle strutture per la ricerca nella fisica delle alte energie in Europa.

Divulgazione scientifica

Oltre all'attività di ricerca, Giudice è impegnato nella divulgazione scientifica, tenendo spesso conferenze pubbliche sulla fisica delle particelle e su temi connessi, e partecipando a festival scientifici e altri eventi. È l'autore di Odissea nello zeptospazio[19], un libro divulgativo sulla fisica dell'LHC, che è stato finalista nel Premio Letterario Galileo 2012. Il libro è stato pubblicato anche in inglese[20] e tedesco[21], mentre sono in preparazione traduzioni in francese, spagnolo e coreano.

Note

  1. ^ CERN Courier, vol. 51, issue 6, July/August 2011..
  2. ^ CERN Courier, vol. 53, issue 1, January/February 2013..
  3. ^ R. Barbieri, G. F. Giudice, Upper Bounds on Supersymmetric Particle Masses, in Nucl. Phys. B, vol. 306, 1988, p. 63, DOI:10.1016/0550-3213(88)90171-X.
  4. ^ G. F. Giudice, A. Masiero, A Natural Solution to the Mu Problem in Supergravity Theories, in Phys. Lett. B, vol. 206, 1988, p. 480, DOI:10.1016/0370-2693(88)91613-9.
  5. ^ G. F. Giudice, R. Rattazzi, Theories with gauge mediated supersymmetry breaking, in Phys. Rep., vol. 322, 1999, p. 419, DOI:10.1016/S0370-1573(99)00042-3, arXiv:hep-ph/9801271.
  6. ^ L. Randall, R. Sundrum, Out of this world supersymmetry breaking, in Nucl. Phys. B, vol. 557, 1999, p. 79, DOI:10.1016/S0550-3213(99)00359-4, arXiv:hep-th/9810155.
    G. F. Giudice, M. A. Luty, H. Murayama, R. Rattazzi, Gaugino mass without singlets, in JHEP, vol. 9812, 1998, p. 027, DOI:10.1088/1126-6708/1998/12/027, arXiv:hep-ph/9810442.
  7. ^ N. Arkani-Hamed, S. Dimopoulos, Supersymmetric unification without low energy supersymmetry and signatures for fine-tuning at the LHC, in JHEP, vol. 0506, 2006, p. 073, DOI:10.1088/1126-6708/2005/06/073, arXiv:hep-th/0405159.
    G. F. Giudice, A. Romanino, Split supersymmetry, in Nucl. Phys. B, vol. 699, 2004, p. 65, DOI:10.1016/j.nuclphysb.2004.11.048, arXiv:hep-ph/0406088.
    N. Arkani-Hamed, S. Dimopoulos, G. F. Giudice, A. Romanino, Aspects of split supersymmetry, in Nucl. Phys. B, vol. 709, 2005, p. 3, DOI:10.1016/j.nuclphysb.2004.12.026, arXiv:hep-ph/0409232.
  8. ^ G. F. Giudice, R. Rattazzi, Extracting supersymmetry breaking effects from wave function renormalization, in Nucl. Phys. B, vol. 511, 1998, p. 25, DOI:10.1016/S0550-3213(97)00647-0, arXiv:hep-ph/9706540.
    N. Arkani-Hamed, G. F. Giudice, M. A. Luty, R. Rattazzi, Supersymmetry breaking loops from analytic continuation into superspace, in Phys. Rev. D, vol. 58, 1998, p. 115005, DOI:10.1103/PhysRevD.58.115005, arXiv:hep-ph/9803290.
  9. ^ G. F. Giudice, R. Rattazzi, J. D. Wells, Quantum gravity and extra dimensions at high-energy colliders, in Nucl. Phys. B, vol. 544, 1999, p. 3, DOI:10.1016/S0550-3213(99)00044-9, arXiv:hep-ph/9811291.
  10. ^ G. D'Ambrosio, G. F. Giudice, G. Isidori, A. Strumia, Minimal flavor violation: an effective field theory approach, in Nucl. Phys. B, vol. 645, 2002, p. 155, DOI:10.1016/S0550-3213(02)00836-2, arXiv:hep-ph/9811291.
  11. ^ G. Degrassi, S. Di Vita, J. Elias-Miro, J. R. Espinosa, G. F. Giudice, G. Isidori, A. Strumia, Higgs mass and vacuum stability in the Standard Model at NNLO, in JHEP, vol. 1208, 2012, p. 098, DOI:10.1007/JHEP08(2012)098.
  12. ^ G. F. Giudice, M. L. Mangano, G. Ridolfi, R. Ruckl, et al., Search for new physics, in Physics at LEP2, 1996, pp. eds. G. Altarelli, T. Sjostrand, F. Zwirner, CERN 95/06, arXiv:hep-ph/9602207.
  13. ^ S. Ambrosanio et al. [MSSM Working Group Collaboration], Report of the beyond the MSSM subgroup for the Tevatron Run II SUSY / Higgs workshop, 2000, arXiv:hep-ph/0006162.
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