Sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg: differenze tra le versioni

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Versione delle 22:32, 13 ott 2012

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg
Microscopia ottica della parete di un'arteria con placca aterosclerotica calcificata visibile in colore viola
Specialitàcardiologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM440.20
ICD-10I70.2
MeSHD050380
Sinonimi
Calcificazione di Mönckeberg
Degenerazione di Mönckeberg
Eponimi
Johann Georg Mönckeberg

La sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg è una forma di arteriosclerosi caratterizzata da depositi di calcio rinvenibili a livello della tonaca media delle arterie. È un esempio di calcificazione distrofica, ma il suo significato clinico e la sua eziologia non sono stata ancora comprese, in particolare la sua relazione con l'aterosclerosi e altre forme di calcificazione vascolare[1].

Deve il suo nome a Johann Georg Mönckeberg, il patologo tedesco che per primo la descrisse nel 1903[2][3].

Epidemiologia

La prevalenza della malattia aumenta con l'età ed è più frequente in pazienti affetti da diabete mellito, malattia renale cronica, lupus eritematoso sistemico, malattie infiammatorie croniche, ipervitaminosi D e malattie genetiche rare quale la sindrome di Keutel[1]. Nella popolazione generale la prevalenza è stimata all'1% e si basa sulla presenza di un rapporto tra la pressione arteriosa alla caviglia e quella al braccio superiore a 1,5[4][5][6], sebbene la validità di tale criterio sia ancora oggetto di discussione[6].

Eziologia

A. Radiografia della pelvi e degli arti inferiori. Sono visibili estese aree di calcificazione a livello delle arterie femorali
B. Aortografia translombare. È visibile l'ostruzione quasi totale di entrambe le arterie femorali.

Clinica

Segni e sintomi

Rimane tipicamente asintomatica finché non è associata ad altre malattie, in particolar modo l'aterosclerosi e la calcifilassi[7], portando a un peggioramento della prognosi[8]. Ciò è dovuto probabilmente all'aumento della rigidità della parete arteriosa e della pressione differenziale conseguenti alla calcificazione vascolare che portano, in definitiva, a danneggiamento del cuore e dei reni[9].

Esami di laboratorio e strumentali

La diagnosi è solitamente incidentale e può avvenire in seguito a una radiografia eseguita per altri motivi, durante l'esame autoptico o durante indagini svolte per diabete mellito o malattia renale cronica. Tipicamente le calcificazioni si osservano nelle arterie degli arti, ma possono essere prenti in numerose altre arterie di medio calibro[7]. Le arterie radiale o ulnare possono presentarsi nella forma detta "a cannello di pipa", in cui il polso è palpabile solamente alla termine dell'area calcifica oppure con completa assenza di polso. Sulla base di studi epidemiologici si è arrivati a definire, come criterio diagnostico per la sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg, la presenza di un indice caviglia-braccio superiore a 1,3 o 1,5 a seconda dello studio preso in considerazione[10][11].

Note

  1. ^ a b RG. Micheletti, Calcification of the internal elastic lamina of coronary arteries, in Mod Pathol, vol. 21, n. 8, Aug 2008, pp. 1019-28, DOI:10.1038/modpathol.2008.89, PMID 18536656.
  2. ^ JG. Mönckeberg, Über die reine Mediaverkalkung der Extremitätenarterien und ihr Verhalten zur Arteriosklerose, in Virchows Archiv für pathologische Anatomie und Physiologie, und für klinische Medicin, vol. 171, n. 1, 1903, pp. 141-167, DOI:10.1007/BF01926946.
  3. ^ Sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg su Who Named It?
  4. ^ WT. Meijer, Peripheral arterial disease in the elderly: The Rotterdam Study., in Arterioscler Thromb Vasc Biol, vol. 18, n. 2, Feb 1998, pp. 185-92, PMID 9484982.
  5. ^ AB. Newman, Ankle-arm index as a marker of atherosclerosis in the Cardiovascular Health Study. Cardiovascular Heart Study (CHS) Collaborative Research Group., in Circulation, vol. 88, n. 3, Sep 1993, pp. 837-45, PMID 8353913.
  6. ^ a b K. Kröger, Prevalence of peripheral arterial disease - results of the Heinz Nixdorf recall study., in Eur J Epidemiol, vol. 21, n. 4, 2006, pp. 279-85, DOI:10.1007/s10654-006-0015-9, PMID 16685578.
  7. ^ a b Peter M. Royce, Beat Steinmann, Connective tissue and its heritable disorders: molecular, genetic, and medical aspects, New York, Wiley-Liss, 2002, ISBN 0-471-25185-2.
  8. ^ K. Ono, Ankle-brachial blood pressure index predicts all-cause and cardiovascular mortality in hemodialysis patients., in J Am Soc Nephrol, vol. 14, n. 6, Jun 2003, pp. 1591-8, PMID 12761260.
  9. ^ HH. Dao, Evolution and modulation of age-related medial elastocalcinosis: impact on large artery stiffness and isolated systolic hypertension., in Cardiovasc Res, vol. 66, n. 2, May 2005, pp. 307-17, DOI:10.1016/j.cardiores.2005.01.012, PMID 15820199.
  10. ^ M. Hirschl, [Moenckeberg media sclerosis: clinical aspects in diabetic patients]., in Vasa, vol. 20, n. 3, 1991, pp. 216-21, PMID 1950137.
  11. ^ AB. Newman, Ankle-arm index as a marker of atherosclerosis in the Cardiovascular Health Study. Cardiovascular Heart Study (CHS) Collaborative Research Group., in Circulation, vol. 88, n. 3, Sep 1993, pp. 837-45, PMID 8353913.

Voci correlate

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