Ipoacusia professionale: differenze tra le versioni
Creata dalla traduzione della pagina "User:Mr. Ibrahem/Occupational hearing loss" Etichette: Link a pagina di disambiguazione TraduzioneContenuti TraduzioneContenuti2 |
(Nessuna differenza)
|
Versione delle 15:07, 27 ott 2023
L'ipoacusia professionale è la perdita dell'udito che si verifica a causa di rischi associati all'attività lavorativa . [1] Può essere di tipo: neurosensoriale, conduttivo o misto. [1] La gravità varia da lieve a profonda[1] e in alcuni casi può essere associata all'acufene (ronzio nelle orecchie). [1]
La causa più comune è l''esposizione a lungo termine a livelli di rumore pari ad almeno 80-85 decibel. [2] [1] [3] [4] Altre cause possono essere l'esposizione a determinati prodotti chimici e lesioni. [2] [1] [5] Alcune delle sostanze chimiche che possono portare allo sviluppo di questa patologia sono: stirene, toluene, piombo, mercurio, monossido di carbonio e acido cianidrico. [2] Nella categoria delle lesioni includiamo esplosioni, oggetti appuntiti o scintille metalliche che perforano il timpano. [1] La diagnosi viene effettuata mediante esame audiometrico . [6]
A livello legislativo, le misure di prevenzione da adottare e che risultano efficaci includono: la riduzione dei livelli di rumore consentiti, l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale (es. tappi per le orecchie) e la sostituzione delle sostanze chimiche tossiche con altre più sicure. [7] [8] Negli Stati Uniti, organizzazioni come l’ Occupational Safety and Health Administration (OSHA), il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) e la Mine Safety and Health Administration (MSHA) lavorano per ridurre i rischi di danni all’udito attraverso una gerarchia di controlli . [9]
L'ipoacusia professionale è una delle malattie professionali più comuni negli Stati Uniti . [3] Nel mondo, almeno il 16% delle perdite uditive significative negli adulti è dovuta all'esposizione professionale. [9] Negli Stati Uniti ne è affetta circa la metà dell'intera forza lavoro [9] I settori con i più alti livelli di perdita dell'udito includono le attività estrattive, l'industria manifatturiera e l'edilizia . [9] Nel 2016 negli Stati Uniti, il 17% di coloro che lavoravano nel settore minerario, il 16% di dei lavoratori edili e il 14% dei lavoratori attivi nel settore manifatturiero erano affetti da problemi di udito. [10] Tali percentuali si riducono per coloro che lavorano in polizia, come vigili del fuoco e come paramedici con una percentuale media intorno al 7%. [10]
Riferimenti
- ^ a b c d e f g (EN) Occupational hearing loss in Korea, in Journal of Korean Medical Science, vol. 25, Suppl, December 2010, pp. S62–9, DOI:10.3346/jkms.2010.25.s.s62, PMID 21258593. Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "Kim2010" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b c www.cdc.gov, https://www.cdc.gov/niosh/topics/ohl/default.html . URL consultato il 28 marzo 2016. Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "CDC2023" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b (EN) Christa Themann, Alice Suter e Mark Stephenson, National Research Agenda for the Prevention of Occupational Hearing Loss—Part 1, in Seminars in Hearing, vol. 34, n. 3, 2013, pp. 145–207, DOI:10.1055/s-0033-1349351. Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "Them2013" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ (EN) eur-lex.europa.eu, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A02003L0010-20190726 . URL consultato il 3 febbraio 2023.
- ^ Occupational exposure to chemicals and hearing impairment. The Nordic Expert Group for Criteria Documentation of Health Risks from Chemicals. (PDF), in Arbete och Hälsa, vol. 44, n. 4, 2010, p. 177. URL consultato il 5 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2020).
- ^ R Mirza, DB Kirchner e RA Dobie, Occupational Noise-Induced Hearing Loss., in Journal of occupational and environmental medicine, vol. 60, n. 9, September 2018, pp. e498-e501, DOI:10.1097/JOM.0000000000001423, PMID 30095587.
- ^ (EN) Christina Tikka, Jos H Verbeek e Erik Kateman, Interventions to prevent occupational noise-induced hearing loss, in Cochrane Database of Systematic Reviews, vol. 2019, n. 1, 7 luglio 2017, DOI:10.1002/14651858.CD006396.pub4, PMID 28685503.
- ^ (EN) cdc.gov, DOI:10.26616/nioshpub2018124, https://www.cdc.gov/niosh/docs/2018-124/pdfs/2018-124.pdf?id=10.26616%2FNIOSHPUB2018124 .
- ^ a b c d (EN) Christa L. Themann e Elizabeth A. Masterson, Occupational noise exposure: A review of its effects, epidemiology, and impact with recommendations for reducing its burden, in The Journal of the Acoustical Society of America, vol. 146, n. 5, 2019, pp. 3879–3905, Bibcode:2019ASAJ..146.3879T, DOI:10.1121/1.5134465, ISSN 0001-4966 , PMID 31795665. URL consultato il 5 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2022). Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "Them2019" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b Elizabeth A. Masterson, P. Timothy Bushnell e Christa L. Themann, Hearing Impairment Among Noise-Exposed Workers — United States, 2003–2012 [[:Template:Pipe]] MMWR, in MMWR. Morbidity and Mortality Weekly Report, vol. 65, n. 15, 2016, pp. 389–394, DOI:10.15585/mmwr.mm6515a2, PMID 27101435. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto) Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "Mast2016" è stato definito più volte con contenuti diversi