Angina instabile: differenze tra le versioni

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== Terapia ==
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Ricovero, esami per comprendere quale sia la causa scatenante e successivamente curarla, normalizzando l'equilibrio soddisfacendo la richiesta d'[[ossigeno]] del miocardio.
Ricovero, esami per comprendere quale sia la causa scatenante e successivamente curarla, normalizzando l'equilibrio soddisfacendo la richiesta d'[[ossigeno]] del miocardio.

La nitroglicerina può essere utilizzata immediatamente per dilatare il sistema venoso e ridurre il volume del sangue circolante, riducendo quindi il lavoro e la domanda di ossigeno del cuore. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Murrell, William (1879). "Nitroglycerin as a remedy for angina pectoris". The Lancet. 1: 80–81, 113–115, 151–152, 225–227.|rivista=|volume=|numero=|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=uc1.d0000772988;view=1up;seq=78}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Sneader, Walter (2005). Drug Discovery: A History. John Wiley and Sons. ISBN 978-0-471-89980-8.|rivista=|volume=|numero=}}</ref>Inoltre, la nitroglicerina provoca dilatazione venosa e dell'arteria periferica riducendo il precarico e il postcarico cardiaci. Queste riduzioni consentono di ridurre lo stress sul cuore e quindi ridurre la richiesta di ossigeno delle cellule muscolari del cuore.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Sidhu, M.; Boden, W. E.; Padala, S. K.; Cabral, K.; Buschmann, . (2015). "Role of short-acting nitroglycerin in the management of ischemic heart disease". Drug Design, Development and Therapy. 9: 4793–805. doi:10.2147/DDDT.S79116. PMC 4548722. PMID 26316714.|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4548722/}}</ref>


Somministrazione di antianginosi come nitroderivati, [[betabloccanti]] e in misura minore calcioantagonisti, eparina non frazionata, aspirina, acido acetilsalicilico (somministrazione di 100&nbsp;mg, con misure da somministrare che vanno dai 162 ai 325&nbsp;mg solo negli USA).
Somministrazione di antianginosi come nitroderivati, [[betabloccanti]] e in misura minore calcioantagonisti, eparina non frazionata, aspirina, acido acetilsalicilico (somministrazione di 100&nbsp;mg, con misure da somministrare che vanno dai 162 ai 325&nbsp;mg solo negli USA).

Versione delle 10:46, 5 set 2019

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Angina instabile
Specialitàcardiologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD000789
MedlinePlus000201
eMedicine159383
Sinonimi
Sindrome pre-infartuale
Angina in crescendo

Per angina instabile si intende una sindrome caratterizzata dalla presenza di dolore toracico a riposo, che si pone, per gravità, fra l'angina stabile da un lato e l'infarto del miocardio dall'altro. Essa viene distinta dall'infarto del miocardio senza sopralivellamento del tratto ST per via di assenza o modesto aumento dei markers di necrosi miocardica.

Sintomatologia

Dolore toracico a riposo, avvertito solitamente nell'area retrosternale, mancanza di respiro, nausea, vomito. Le presentazioni cliniche dell'angina instabile sono sostanzialmente tre:

  1. Angina di nuova insorgenza (entro due mesi dall'esordio): angina in classe CCSC (Canadian Cardiovascular Society Classification) 3 e 4, angina a riposo spesso prolungata, entrambe le prime situazioni
  2. Angina ingravescente (sempre entro due mesi dall'esordio)
  3. Angina post-infartuale (entro le due settimane dall'infarto)

Eziologia

Normalmente essa è causata da una malattia coronarica, di tipo solitamente ostruttivo, a cui si associa, aumentando i rischi di morte improvvisa o di infarto miocardico. Viene caratterizzata da uno squilibrio fra la biodisponibilità e la richiesta di ossigeno di cui il miocardio ha bisogno.

Cause comuni

L'elemento scatenante più comune dell'angina instabile è la diminuzione della perfusione miocardia, dovuta a sua volta al restringimento del lume coronario in seguito alla nascita di un piccolo trombo non occludente.

Anche tutte le altre cause sono da collegarsi al motivo che ha causato quel restringimento, che può essere quindi dovuto a:

Fattori di rischio

Fumo, alta presenza di colesterolo nel sangue, ipertensione arteriosa. A persone di età inferiore a 50 anni, tale angina può essere causata da un'assunzione di cocaina.

Terapia

Ricovero, esami per comprendere quale sia la causa scatenante e successivamente curarla, normalizzando l'equilibrio soddisfacendo la richiesta d'ossigeno del miocardio.

La nitroglicerina può essere utilizzata immediatamente per dilatare il sistema venoso e ridurre il volume del sangue circolante, riducendo quindi il lavoro e la domanda di ossigeno del cuore. [3][4]Inoltre, la nitroglicerina provoca dilatazione venosa e dell'arteria periferica riducendo il precarico e il postcarico cardiaci. Queste riduzioni consentono di ridurre lo stress sul cuore e quindi ridurre la richiesta di ossigeno delle cellule muscolari del cuore.[5]

Somministrazione di antianginosi come nitroderivati, betabloccanti e in misura minore calcioantagonisti, eparina non frazionata, aspirina, acido acetilsalicilico (somministrazione di 100 mg, con misure da somministrare che vanno dai 162 ai 325 mg solo negli USA).

Esami

Esami da effettuare per eliminare altre ipotesi di malattie e nel contempo cercarne la causa scatenante al fine di curarla:

Note

  1. ^ Chiara Leuzzi, Maria G. Modena, Strategie differenziate nelle popolazioni target: le donne (PDF), su giornaledicardiologia.it, G Ital Cardiol, 2010.
  2. ^ G. Esposito, A. Baruffo, M. La Rocca, G. Russo, et ali, La cardiopatia ischemica femminile, in Decidere in Medicina, n. 2, aprile 2009, pp. 42-47.
  3. ^ Murrell, William (1879). "Nitroglycerin as a remedy for angina pectoris". The Lancet. 1: 80–81, 113–115, 151–152, 225–227..
  4. ^ Sneader, Walter (2005). Drug Discovery: A History. John Wiley and Sons. ISBN 978-0-471-89980-8..
  5. ^ Sidhu, M.; Boden, W. E.; Padala, S. K.; Cabral, K.; Buschmann, . (2015). "Role of short-acting nitroglycerin in the management of ischemic heart disease". Drug Design, Development and Therapy. 9: 4793–805. doi:10.2147/DDDT.S79116. PMC 4548722. PMID 26316714..

Bibliografia

  • Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  • Harrison, Principi di Medicina Interna (il manuale - 16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.
  • Eugene Braunwald, Malattie del cuore (7ª edizione), Milano, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2987-3.
  • Hurst, Il Cuore (il manuale - 11ª edizione), Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2388-2.

Voci correlate

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