Nazionale di rugby a 15 femminile di Samoa

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Bandiera di Samoa Samoa
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Prima tenuta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Tenuta alternativa
Sport Rugby a 15
Federazione Samoa Rugby Union
Soprannome «Manusina Samoa»
C.T. Ramsey Tomokino
Piazzamento 15ª (2 maggio 2022)
Sponsor tecnico BLK
Esordio internazionale
Samoa 10-12 Giappone
Apia, 1º settembre 2000
Migliore vittoria
Tonga 5-60 Samoa
Nukuʻalofa, 22 aprile 2006
Peggiore sconfitta
Samoa 0-87 Australia
Apia, 8 agosto 2009
Coppa del Mondo
Partecipazioni 3 (esordio: 2002)
Miglior risultato 9ª (2002)
Campionato oceaniano
Partecipazioni 1 (esordio: 2018)
Miglior risultato 2ª (2018)
Stadio nazionale
Apia Park
(15000 posti)
Statistiche aggiornate al 27 novembre 2018

La nazionale di rugby a 15 femminile delle Samoa (in inglese Samoa women’s national rugby union team), nota anche come Manusita Samoa o Manu Sita, è la selezione di rugby a 15 femminile che rappresenta Samoa in ambito internazionale.

Nata nel 2000 sotto la giurisdizione di Samoa Women's Rugby Union, successivamente è passata, come la controparte maschile, sotto la direzione di Samoa Rugby Union.

Ha preso parte a tre edizioni della Coppa del Mondo femminile (la prima nel 2002), riportando come miglior risultato il nono posto nell'edizione del suo esordio.

Il suo commissario tecnico è, dal 2018, Ramsey Tomokino.

Dopo una sosta di più di 4 anni, con gli incontri più recenti risalenti alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2014, la formazione si è riaffacciata sulla scena internazionale in occasione dell'edizione 2018 del campionato oceaniano. Al 2 maggio 2022 la squadra occupa la 15ª posizione del ranking World Rugby.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La data ufficiale di nascita del rugby femminile a Samoa è l'11 luglio 1998, quando due squadre di giocatrici universitarie si affrontarono ad Apia prima di un incontro della nazionale maschile contro la Nuova Zelanda A[1]. Circa due mesi più tardi nacque la federazione femminile, Samoa Women's Rugby Union, che istituì un campionato nazionalale nel 1999; dopo avere esordito nel rugby a 7, il 15 luglio 2000 la federazione mise in campo anche la propria nazionale a 15, le Manusinalesoa abbreviate in Manusina, che esordirono ad Apia contro il Giappone perdendo 10-12[1].

Nel 2002, con la sola partita d'esordio alle spalle quale esperienza internazionale, le Manusina furono tra le invitate alla Coppa del Mondo in cui esordirono con una sconfitta contro la Scozia per 3-13 ma proseguirono con una vittoria 22-0 sull'Irlanda che valse alla squadra il decimo posto del seeding in fase di play-off e la conquista del nono posto finale. L'attività della squadra andò avanti saltuariamente, quasi sempre in occasione dei tornei continentali o la Coppa del Mondo: dopo l'appuntamento del 2002, infatti, tornò in campo solo tre anni più tardi per un test match contro l'Inghilterra, che vinse 53-0, e nel 2006, dopo la Women's Tri Nations del Pacifico, guadagnò un nuovo invito alla competizione mondiale, in cui esordì con una vittoria 20-0 sul Kazakistan anche se perse contro Nuova Zelanda e Spagna; nei play-off per i posti dal nono al dodicesimo posto, batté 43-10 il Sudafrica e si classificò decima dopo l'ennesima sconfitta del torneo contro la Spagna.

Una fase di Samoa — Paesi Bassi a Madrid, qualificazione alla Coppa del Mondo 2014

Dopo un ulteriore stallo di tre anni, Samoa tornò in campo in gare ufficiali in occasione delle prime qualificazioni organizzate dall'IRB per la Coppa del Mondo: nella zona oceaniana dovette affrontare l'Australia che si impose 87-0[2], destinando quindi la squadra a un ennesimo lungo periodo senza incontri: fu, infatti, solo nel 2013 che l'IRB destinò Samoa, unica pretendente oceaniana alla Coppa del Mondo a parte le già qualificate Australia e Nuova Zelanda, a un torneo misto di qualificazione organizzato dall'europea FIRA — AER a Madrid cui presero parte anche Italia, Scozia, Svezia, Paesi Bassi e le padrone di casa della Spagna; nonostante la pesante sconfitta 22-65 subìta contro l'Italia in apertura di torneo, tuttavia, la squadra approfittò della successiva sconfitta delle Azzurre proprio contro la Spagna per guadagnare il posto utile per qualificarsi insieme alle iberiche alla Coppa del Mondo 2014[3].

In preparazione alla competizione, la federazione organizzò ad Auckland un test match contro le Black Ferns neozelandesi, le quali si rivelarono una compagine troppo esperta e tecnica per le Manusina, sconfitte 90-12[4]; alla Coppa del Mondo in Francia Samoa finì con zero punti in classifica nel girone e penultima nel seeding davanti al Sudafrica; la penultima posizione fu confermata anche dopo la sconfitta nella semifinale per il nono posto, quando batté il Kazakistan per evitare il dodicesimo e ultimo gradino.

Samoa non prese parte alle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2017 e soltanto nel 2018, a 51 mesi dalla sua ultima apparizione, tornò sulla scena internazionale in occasione della seconda edizione del campionato oceaniano che si tenne a Lautoka (Figi) a novembre 2018[5]. Al suo esordio in tale competizione, agli ordini del C.T. Ramsey Tomokino, Samoa giunse al secondo posto finale dopo aver battuto in sequenza Papua Nuova Guinea e Tonga e perso nell'ultima giornata contro le campionesse uscenti di Figi la partita che decise il torneo essendo entrambe, alla vigilia di tale incontro, a pari punti in testa alla classifica[6].

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Le tenute di gioco delle nazionali samoane di rugby prevedono maglia e calzettoni blu e pantaloncini bianchi; le tenute alternative presentano in genere tali colori invertiti per i singoli capi di vestiario. La versione più recente delle uniformi, prodotte dal 2018 dall'industria tessile australiana BLK tramite la sua filiale figiana[7], prevede anche degli inserti rossi sulla maglia e sulle maniche, riprendendo la stessa tonalità di colore presente sulla bandiera nazionale.

Sulle maglie compare lo stemma della federazione rugbistica, che consiste in una versione leggermente modificata dello stemma delle Samoa, le cui foglie d'alloro che circondano lo scudo raffigurante la croce del Sud sono dipinte di blu invece che di verde come nel simbolo nazionale.

Benché non si faccia menzione di alcuno stadio nazionale, a tutto il 2018 gli unici due test match disputati su suolo samoano si sono tenuti all'Apia Park, impianto che si trova nella capitale del Paese.

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Incontri disputati[modifica | modifica wikitesto]

Data Sede Incontro Note
1º settembre 2000 Apia Samoa — Giappone 10-12 Test match
13 maggio 2002 Gerona Scozia — Samoa 13-3 Coppa del Mondo
17 maggio 2002 Sant Boi de Llobregat Samoa — Irlanda 22-0 Coppa del Mondo
20 maggio 2002 Sant Boi de Llobregat Samoa — Kazakistan 14-3 Coppa del Mondo
24 maggio 2002 Sant Boi de Llobregat Samoa — Galles 17-14 Coppa del Mondo
15 ottobre 2005 Auckland Samoa — Inghilterra 0-53 Test match
14 aprile 2006 Nukuʻalofa Samoa — Figi 27-15 Pacific Tri-Nations
22 aprile 2006 Nukuʻalofa Tonga — Samoa 5-60 Pacific Tri-Nations
31 agosto 2006 Edmonton Samoa — Kazakistan 20-0 Coppa del Mondo
4 settembre 2006 Saint Albert Nuova Zelanda — Samoa 50-0 Coppa del Mondo
8 settembre 2006 Edmonton Spagna — Samoa 14-12 Coppa del Mondo
12 settembre 2006 Saint Albert Samoa — Sudafrica 43-10 Coppa del Mondo
16 settembre 2006 Edmonton Spagna — Samoa 10-5 Coppa del Mondo
8 agosto 2009 Apia Samoa — Australia 0-87 Qualificazioni mondiali
20 aprile 2013 Madrid Italia — Samoa 65-22 Qualificazioni mondiali
23 aprile 2013 Madrid Samoa — Svezia 29-0 Qualificazioni mondiali
27 aprile 2013 Madrid Samoa — Paesi Bassi 33-14 Qualificazioni mondiali
7 giugno 2014 Auckland Nuova Zelanda — Samoa 90-12 Test match
1º agosto 2014 Marcoussis Inghilterra — Samoa 65-3 Coppa del Mondo
5 agosto 2014 Marcoussis Canada — Samoa 42-7 Coppa del Mondo
9 agosto 2014 Marcoussis Spagna — Samoa 41-5 Coppa del Mondo
13 agosto 2014 Marcoussis Sudafrica — Samoa 25-24 Coppa del Mondo
17 agosto 2014 Marcoussis Samoa — Kazakistan 31-0 Coppa del Mondo
16 novembre 2018 Lautoka Papua Nuova Guinea — Samoa 45-56 Campionato oceaniano
20 novembre 2018 Lautoka Samoa — Tonga 68-7 Campionato oceaniano
24 novembre 2018 Lautoka Figi — Samoa 43-12 Campionato oceaniano

Riepilogo per avversario[modifica | modifica wikitesto]

Avversario Primo incontro G V N P PF PS % V/G
Bandiera dell'Australia Australia 2009 1 0 0 1 0 87 0
Bandiera del Canada Canada 2014 1 0 0 1 7 42 0
Bandiera delle Figi Figi 2006 2 1 0 1 39 58 50
Bandiera del Galles Galles 2002 1 1 0 0 17 14 100
Bandiera del Giappone Giappone 2000 1 0 0 1 10 12 0
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2005 2 0 0 2 3 118 0
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 2002 1 1 0 0 22 0 100
Bandiera dell'Italia Italia 2006 1 0 0 1 22 65 0
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 2002 3 3 0 0 65 3 100
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 2006 2 0 0 2 12 140 0
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 2013 1 1 0 0 33 14 100
Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea 2018 1 1 0 0 56 45 100
Bandiera della Scozia Scozia 2002 1 0 0 1 3 13 0
Bandiera della Spagna Spagna 2006 3 0 0 3 22 65 0
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 2006 2 1 0 1 67 35 50
Bandiera della Svezia Svezia 2013 1 1 0 0 29 0 100
Bandiera delle Tonga Tonga 2006 2 2 0 0 128 12 100
Totale generale 26 12 0 14 535 723 46,15 %

Confronti in Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Avversario Primo incontro G V N P PF PS % V/G
Bandiera del Canada Canada 2014 1 0 0 1 7 42 0
Bandiera del Galles Galles 2002 1 1 0 0 17 14 100
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2014 1 0 0 1 3 65 0
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 2002 1 0 0 1 0 22 0
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 2002 3 3 0 0 65 3 100
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 2006 1 0 0 1 0 50 0
Bandiera della Scozia Scozia 2002 1 0 0 1 3 13 0
Bandiera della Spagna Spagna 2006 3 0 0 3 22 65 0
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 2006 2 1 0 1 67 35 0
Totale generale 14 4 0 10 184 309 28,6

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Samoa Women’s Rugby (PDF), su samoarugbyunion.ws, Samoa Rugby Union. URL consultato il 28 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
  2. ^ (EN) The Wallaroos are off to England, su oceaniarugby.com, FORU, 8 agosto 2009. URL consultato il 16 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2015).
  3. ^ Italia femminile: sfuma la qualificazione mondiale (PDF), su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 27 aprile 2013. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  4. ^ (EN) Black Ferns overwhelm Samoa, in ESPN, 7 giugno 2014. URL consultato il 29 novembre 2018.
  5. ^ (EN) Samoa women excited to return to the international stage, su world.rugby, World Rugby, 13 novembre 2018. URL consultato il 29 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2018).
  6. ^ (EN) Fiji win Oceania Rugby Women's Championship title, su world.rugby, World Rugby, 24 novembre 2018. URL consultato il 29 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2018).
  7. ^ (EN) Nefertiti Matatia, Samoa back with BLK, in Samoa Observer, 20 febbraio 2018. URL consultato il 30 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2018).

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