Zalman King

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Zalman King nella serie televisiva Giovani avvocati (1970)

Zalman King, all'anagrafe Zalman Lefkovitz (Trenton, 23 maggio 1942Santa Monica, 3 febbraio 2012), è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore statunitense. È noto per i suoi film erotici "soft" che tentano di raggiungere un elevato contenuto artistico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce come attore nel film Qualcuno lo chiama amore nel 1973. Da giovane, Zalman King recitò la parte del fuorilegge Muley in un episodio dello show televisivo Gunsmoke[1] ed era uno dei protagonisti della serie Giovani avvocati (1969-71). Uno dei film di King dal maggior successo di critica è stato Il delta di Venere, girato nel 1995 e basato sul libro di Anaïs Nin. Il film, basato sulla vita di una ragazza americana che viveva a Parigi nel 1939, per molti versi ricorda i film d'autore europei intimistici, nella versione erotica, dove l'erotismo e l'esotismo sono l'argomento centrale della trama di un film che, inquadrando un ambiente domestico, tratta anche di questioni maggiori come la guerra o la situazione sociale o politica (altri esempi di questo genere cinematografico sono L'insostenibile leggerezza dell'essere o Henry & June di Philip Kaufman). Sposato con la scrittrice e produttrice Patricia Louisianna Knop, è morto nella sua casa di Santa Monica nel febbraio 2012, a causa di un cancro al colon[2].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Come attore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il suo personaggio spara e ferisce lo sceriffo Marshall Matt Dillon (come parte del piano per svaligiare la banca Dodge City Bank), ma mentre lui e la sua banda stanno aspettando che Dillon guarisse dalle ferite (in modo che tornasse sulle strade per affrontarli, e che quindi essi potessero cercare di ucciderlo nuovamente), Muley si innamora di una delle ragazze del Long Branch Saloon, cosa che manda all'aria il piano
  2. ^ Zalman King, Creator of Soft-Core Films, Dies at 70, New York Times, 8 febbraio 2012

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Controllo di autoritàVIAF (EN81538138 · ISNI (EN0000 0001 1679 6515 · Europeana agent/base/153901 · LCCN (ENno97002710 · GND (DE137333048 · BNF (FRcb13933418n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no97002710