William Beccaro

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William Beccaro (Camposampiero, 2 marzo 1973) è un giornalista italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua carriera giornalistica a Radio Popolare di Milano nel 1993, dove dall'autunno dello stesso anno fino all'estate del 1996 ha fatto parte della Redazione Programmi[2].

È inviato di Caterpillar per Radio2 dal 1998 sino al 2000, anno in cui lascia la RAI e inizia la sua collaborazione con la My-Tv, la prima web-tv nata in Italia[3].

Nel 2001 entra nella redazione di AGR. Nel 2003, è negli USA, come corrispondente dalle Nazioni Unite per conto del quotidiano L'Unità.

Ritornato in Italia collabora con il settimanale Diario, con il quotidiano La Repubblica e con il periodico Avvenimenti.

Nel 2004 è nuovamente in Rai dove si dedica ad UNIrai, progetto di sperimentazione e didattica radiofonica nato dall'incontro tra Radio2 e la Conferenza Nazionale delle Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione.

Nel 2006 è nuovamente ad AGR e fa parte del nucleo fondativo della parte televisiva dell'agenzia che andrà a costituire e costruire la primitiva parte video di Corriere.it.

Nella notte tra il 24 e il 25 giugno 2006 partecipa, come inviato, alla notturna di Radio2 dedicata al trasporto del relitto del Dc 9 Itavia dall'aeroporto di Pratica di Mare al Museo per la memoria di Ustica di Bologna[4].

Nel 2008 torna in Rai come autore e conduttore del programma "Scatole Cinesi", in onda su Radio2.[5]

Nel 2009 ha ideato il format francescaonline.it, la fortunata inchiesta sul e-commerce in Italia che ha come protagonista la giornalista Francesca Sassoli e la sua famiglia[6].

A partire dal 2009 gli viene affidata la neonata CNRtv, quindi dal luglio del 2009, da direttore responsabile, l'agenzia giornalistica AGR[7]. Durante la sua direzione (che termina nel dicembre 2010), AGR e il sito collegato cnrmedia.com pubblicano diverse esclusive con eco in Italia e nel mondo, tra queste: nell'ottobre del 2009 la divulgazione in anteprima delle foto del corpo martoriato di Stefano Cucchi che farà scoppiare l'omonimo caso; nel giugno del 2010 è tra i media più fortemente schierati[senza fonte] contro la cosiddetta "Legge Bavaglio"; nel luglio del 2010 denuncia la vicenda dei 250 eritrei detenuti illegalmente in Libia e lasciati morir di fame; nel settembre 2010 pubblica l'intervista all'avvocato Renato Ellaro che porrà fine alla polemica sulla Casa di Montecarlo attribuita al cognato di Gianfranco Fini; nel dicembre 2010 CNRmedia è citata[8] sul New York Times per le interviste sul caso dei crolli nel sito archeologico di Pompei.

Nel 2011 è tra i fondatori[9] della Fonderia Mercury.

Nel 2014 e per un anno lavora pro bono per il Comune di Milano, nello staff di Chiara Bisconti, “assessora al benessere, qualità della vita, sport e tempo libero, risorse umane, tutela degli animali, verde e arredo urbano”[10], e realizza progetti di comunicazione che porteranno risorse al capoluogo lombardo.

Nel 2015 e fino al dicembre del 2017 fa parte del CdA di Radio Popolare di Milano dove ricopre la funzione di DG[11].

Nel 2018 fonda la testata giornalistica Estreme Conseguenze di cui è direttore responsabile[12][13]. Sin dalla sua nascita, la testata conduce una campagna per ottenere verità e giustizia sull’omicidio di Mino Pecorelli. Gli elementi emersi nel corposo lavoro di inchiesta, svolto da Raffaella Fanelli[14], portano la magistratura a riaprire il caso[15][16]. Nel giugno del 2019, una busta con un proiettile viene recapitata alla giornalista di Estreme Conseguenze[17] titolare dell'inchiesta, gli inquirenti collegano da subito le minacce al caso Pecorelli. Il fatto ha grande eco e grande solidarietà sulla stampa italiana[18]. Nell’ottobre del 2019, il tribunale di Verona sequestra l'intervista di Raffaella Fanelli a Vincenzo Vinciguerra e una parte del server di Estreme Conseguenze, è la prima volta nella storia della Repubblica Italiana. Il tribunale del riesame di Verona annullerà il provvedimento[19].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giornalista Beccaro Williams iscritto all'ordine dei giornalisti di Lombardia - Elencogiornalisti.it [collegamento interrotto], su elencogiornalisti.it. URL consultato il 24 novembre 2018.
  2. ^ * Sergio Ferrentino (a cura di), "Vedi alla voce radio popolare", Milano, Garzanti 2006, ISBN 88-11-59775-7
  3. ^ Archivio Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).
  4. ^ Il Dc 9 di Ustica torna a casa viaggio raccontato in diretta - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 6 novembre 2018.
  5. ^ Scatole Cinesi Archiviato il 18 novembre 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Compro online e vi dico perché, Francesca Sassoli, Tablid, dicembre 2010, p. 41. (PDF), su francescaonline.it. URL consultato il 15 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2011).
  7. ^ Bernardini de Pace editore di 'Agr' | Prima Comunicazione, in Prima Comunicazione, 18 settembre 2009. URL consultato il 6 novembre 2018.
  8. ^ New York Times, su artsbeat.blogs.nytimes.com.
  9. ^ Chi siamo - Fonderia Mercury, in Fonderia Mercury. URL consultato il 24 novembre 2018.
  10. ^ Curriculum Chiara Bisconti - Comune di Milano, su mediagallery.comune.milano.it. URL consultato il 26 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2020).
  11. ^ Si è insediato il nuovo cda di Radio Popolare di Milano (PDF), su radiopopolare.it.
  12. ^ Estreme Conseguenze, domani in Rete la nuova testata d'inchiesta di William Beccaro | Prima Comunicazione, in Prima Comunicazione, 11 settembre 2018. URL consultato il 24 novembre 2018.
  13. ^ Editoria, nasce la testata online Estreme Conseguenze: "Pubblicheremo solo notizie originali" - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 14 settembre 2018. URL consultato il 24 novembre 2018.
  14. ^ (EN) Raffaella Fanelli, “MANOMESSI I PROIETTILI DEL CASO PECORELLI”, su Estreme Conseguenze, 19 marzo 2019. URL consultato il 19 novembre 2020.
  15. ^ (EN) Verso un nuovo processo Pecorelli? Intervista a Raffaella Fanelli, su Confini, 16 aprile 2019. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  16. ^ Mino Pecorelli, riaperte dopo 40 anni le indagini sull’omicidio del giornalista che custodiva i segreti dei potenti, su Fanpage. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  17. ^ Dopo le inchieste “sgradite” di Estreme Conseguenze arrivano le minacce. “Ma non ci fermeranno” – Articolo21, su articolo21.org. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  18. ^ FNSI-Federazione Nazionale Stampa Italiana, FNSI - Proiettili ai giornalisti di 'Estreme conseguenze', la solidarietà del sindacato, su FNSI - Proiettili ai giornalisti di 'Estreme conseguenze', la solidarietà del sindacato. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  19. ^ ABBIAMO VINTO. IL TRIBUNALE ANNULLA IL SEQUESTRO DI ESTREME CONSEGUENZE, su Estreme Conseguenze, 14 novembre 2019. URL consultato il 26 febbraio 2020.