Wikipedia:Bar/Discussioni/Contributori di wikipedia in calo o no?

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Contributori di wikipedia in calo o no? NAVIGAZIONE


Una ricerca accademica del novembre 2009 [1] ha rilevato un calo quantitativo dei contributori di wikipedia. Un successivo comunicato di wikimedia ha smentito il calo ("The number of people writing Wikipedia peaked about two and a half years ago, declined slightly for a brief period, and has remained stable since then. Every month, some people stop writing, and every month, they are replaced by new people") [2] adducendo errori metodologici di ricerca. A quanto emerge però da alcuni recenti interventi al bar della wiki italiana [3], la stessa wikimedia avrebbe riconosciuto "una fortissima contrazione di utenti" delle wiki inglese e tedesca, che sembra essere sfociata nel reclutamento via facebook. Le statistiche della wiki italiana [4] mostrano infine un sostanziale stallo del numero nei recenti anni dei contributori, che se raffrontato alla crescente popolarità dell'enciclopedia indicherebbe che sempre più lettori la consultano ma sembrano guardarsi bene dal collaborare. In definitiva, dal punto di vista di wikimedia, e nello specifico per la situazione italiana, il numero dei partecipanti è in calo o no? Se è in calo, o se non cresce come dovrebbe, quali sono le politiche di reclutamento (escluso l'approdo su facebook) che vengono indicate come prioritarie?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 137.204.148.73 (discussioni · contributi) 17:48, 13 mag 2010 (CEST).[rispondi]

Il confronto Wiki-FB potrebbe stravolgere ogni predizione. Sul possibile calo utenti si e' già discusso e ridiscusso. Attualmente ci sono due tendenze per il reclutamento, non riuscendoci a decidere se qualità e quantità possano sposarsi:
  1. Incremento quantitativo: gli esperti richiedono che se ne occupi l'apposito gruppo seguendo una selezione basata su queste procedure. Nel caso non si riesca a raggiungere una adeguata massa critica verrà messo in atto anche un piano B predisposto
  2. reclutamento qualitativo, sperando che si riesca a omogeneizzare la qualita' con la quantità, osservando che la discussione sulla necessita' di avere un incremento di "buoni contributori" e' già stata posta senza ricevere definitive risposte, salvo l'abbandono motivato del proponente la stessa.--Bramfab Discorriamo 18:43, 13 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Tre hurrà per Bramfab! :) --Barbaking scusate la confusione!! 19:30, 13 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Io possono dire, per quella che è la mia esperienza personale, che molti lettori non contribuiscono A) perché non sanno ancora che Wikipedia è liberamente modificabile anche da loro B) alcuni avvertano la collaborazione attiva a un enciclopedia come qualcosa di esoterico, sono insomma intimoriti dalla parola "enciclopedia". Se riuscissimo a lavorare su questi due aspetti, probabilmente avremmo molti più contributori. PersOnLine 01:15, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]

(fuori crono) Mi permetto di suggerire una piccola inezia: smettere di ripetere che è "liberamente modificabile" e viceversa affermare che è "liberamente migliorabile".--Bramfab Discorriamo 14:30, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Quoto PoL e sottolineo il punto B, fra l'altro chi vi rientra è potenzialmente un buon utente (non come i vari esaltati reclutati a caso e per forza) poiché parte con un forte rispetto verso il lavoro di chi ha contribuito e contribuisce a wiki. --Vito (msg) 01:19, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Scusate il pessimismo cosmico: e se fosse semplicemente che la maggior parte dei navigatori (italiani in particolare) sono fondamentalmente ignoranti e praticamente analfabeti? Ricordiamoci che il 50% degli italiani non legge nemmeno un libro all'anno, che il 70% si informa con la sola TV e che il livello medio culturale italiano perde i colpi secondo numerose ricerche (ad esempio il PISA. Aggiungiamo poi che la maggior parte degli insegnanti (che potrebbero utilizzare wikipedia anche come strumento didattico e per aumentare un po' i numeri degli utenti attivi fra i loro studenti) sono scettici o non conoscono il mezzo. Ne consegue che la partecipazione attiva nel campo cultrale in generale e wikipedico in particolare rimane una nicchia, in particolare in Italia. Uomo in ammollo 09:47, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Parlando a sensazione mi sembra che il calo, sia in termini qualitativi che quantitativi, ci sia. I fenomeni seguono anche una certa moda e forse, come fenomeno di massa, WP per un certo pubblico che segue le mode, ha meno richiamo di prima. Christian la scorsa settimana è andato in un istituto della bassa bresciana a presentare Wikipedia e la conferenza è stata trasmessa in streaming . C'era anche un giovane laureato che presentava Facebook. La cosa strana è che le professoresse avevano svolto un'indagine sugli allievi per chiedere su quale sito si informavano in generale ed anche per le ricerche scolastiche: La risposta, veramente sorprendente è stata Facebook. Speriamo che siano solo in quella scuola a pensare così, ma la cosa mi ha dato da pensare. Capisco che il primo pensiero possa essere Visto il livello, come contributori meglio perderli che trovarli, ma forse ci toccherà, per forza correre il rischio, anche se qualcuno dovrà rimboccarsi molto le maniche--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 12:08, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Sarei curioso di capire chi è l'utente che fa questa domanda (non mi sembra un neofita) comunque occorre essere più precisi. Riporto un sunto della versione ufficiale di WMF (metto i miei commenti tra parentesi e in corsivo per differenziarli). La wiki tedesca e quella inglese si stanno contraendo e questo è vero, e vengono visti nella contrazione due motivi principali A) difficoltà dei nuovi editori a partecipare ai progetti a causa di un sistema sempre più complesso da capire e sempre più burocratizzato B) abbandono da parte degli utenti storici stufi di litigare (questi due punti sono stati chiariti a Berlino e teniamo presente che non si parla di it.wikipedia ma soprattutto di en.wikipedia e di de.wikipedia, tuttavia penso che manchi un motivo principale che nasce da un'enciclopedia dove ormai tutto è stato in buonissima parte già scritto per cui possono contribuire solo utenti che abbiano qualcosa da dire che vada oltre lo stub). Riporto quanto comunicato da WMF sulla base di alcune slide che sono state presentate al Chapters Meeting [5]. La Wikipedia italiana non è molto coinvolta in questo problema ma subisce una fase di stasi come quella francese o quella giapponese, invece cresce tantissimo la Wikipedia russa (ma secondo me lo deve ad un capitolo locale molto ambizioso che ci tiene a ben figurare, IMHO non è una crescita reale, assomiglia molto a quella polacca di anni addietro). Cosa vuole fare WMF? Vuole lavorare su tre punti: A) Migliorare la piattaforma operativa per consentire a Wikimedia di essere un'organizzazione ad alti livelli (con Wikimedia si intende WMF, le associazioni locali e le comunità wikipediane); B) Migliorare la diversità della comunità; C) Crescere nelle aree geografiche più svantaggiate. Credo che a questa comunità interessa soprattutto il punto B. Scendendo nel dettaglio i punti legati al punto B sono: acculturamento dei nuovi contributori, strumenti per migliorare la qualità, incentivi e sostegno per la qualità dei contributi, collaborazione e coordinamento intorno alla risoluzione dei problemi (<ironico>Ecco una cosa del tipo vista qualche giorno fa su foundation-l sulle immagini di sesso esplicito su Commons</ironico>), aumentare la diversità dei contributori soprattutto su gruppi di alta qualità. Ora non voglio dire che si tratti di un'analisi che vada nella direzione giusta, si può criticare e commentare come si vuole. Tuttavia è utile per capire il punto di vista di WMF (onestamente non so dire se Facebook sia in questo piano ma quello che mi sembra strano è che non sia stato annunciato a Berlino né in altre mailing list, è stata una sorpresa per tutti). Ora aggiungo il mio punto personale: arrivati a quasi un milione di articoli secondo me la crescita si ferma per forza perché occorre lavorare sulla qualità e non sulla quantità, questo vuol dire anche qualità dei contributori. Oggi Wikipedia ha un'ottima diffusione e ci sono persone come Eco che ammettono di consultare Wikipedia sempre più spesso [6] per cui non credo che ci sia "una crisi", però inviterei a guardare le due maggiori comunità per capire cosa fanno e come agiscono per accumulare quell'esperienza che potrebbe aiutare quella italiana nel caso si raggiunga la quota un milione. -- Ilario^_^ - msg 21:54, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
(conflittato, rispondendo a Mizar) "Come contributori meglio perderli che trovarli". Ma non solo loro: allo stato attuale c'è bisogno soprattutto di tanti patrollatori perché il livello del contributore medio è troppo basso. Il risultato è perverso: da una parte gli edit non vengono verificati se non eccezionalmente a causa della sproporzione tra il loro numero e il numero dei patrollatori, e dall'altra i patrollatori hanno poco tempo per scrivere. E quando parlo di verifica non mi riferisco a vandalismi e copyviol (che pure vengono individuati solo in parte), mi riferisco a quello che c'è scritto e a come è scritto. La prima cosa da fare è smetterla di dire che "è facile" e che ogni contributo è il benvenuto. Anzi, fare il contrario: wikipedia è un'enciclopedia aperta ma una volta che ci sei entrato come contributore sai che ti assumi una responsabilità. --Al Pereira (msg) 21:56, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
L'intervista a Eco, che avevo già letto e che è interessantissima (la parte iniziale poi sarebbe da imparare a memoria), contiene una battuta sulla quale dovremmo riflettere: «Se poi l'errore è di un altro, non vedo perché dovrei perdere tempo a modificare. Non sono la Croce Rossa. [ride, N.d.R]»
Al di là della scelta personale di indossare o meno i panni del crocerossino, la cosa vera è che una wikipedia in cui le energie e il tempo dei contributori più seri sono assorbiti da azioni di pronto soccorso (mi ricordo quando la parola d'ordine era "salvare" le voci, come se fossero state creature viventi! un delirio...), è una wikipedia malfunzionante. --Al Pereira (msg) 22:07, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Mi sono fatto una mia idea personale sul futuro di Wikipedia: secondo me un giorno si arriverà ad avere meno contributori ma più preparati, sia dal punto di vista accademico (bagaglio di conoscenze personali) sia dal punto di vista della conoscenza dei meccanismi di Wikipedia (formattazione, linee guida, criteri di enciclopedicità, ecc.). Infatti una volta che Wikipedia si sia arricchita di contenuti, è necessario aumentare la qualità di ciò che è stato scritto, un po' come si fa quando si vuole pubblicare uno scritto: prima si fa una bozza, quando si è raggiunto un certo numero di pagine ci si dedica al miglioramento di quanto è stato raccolto. Prima però bisogna superare un picco di "forte disorganizzazione", in cui si abbia un elevato numero di utenti, molti dei quali si accorgeranno della propria inadeguatezza e andranno via di loro spontaneità, mentre chi rimarrà dovrà essere in grado di portare Wikipedia a livelli qualitativi mai visti prima. La domanda alla quale però non sono ancora riuscito a rispondermi è: abbiamo già passato il punto di "picco" per cui adesso dobbiamo concentrarci di più sulla qualità o abbiamo ancora bisogno di ampliamenti? Per quanto detto, non mi preoccuperei quindi sapendo che scarseggiano contributori o se sono troppi, l'importante è sapere come muoversi rispondendo al ritmo che Wikipedia dovrebbe seguire in maniera naturale. --Aushulz (msg) 16:17, 15 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  • Commento - Io invece non mi sono fatto idee precise in merito, e sinceramente - per restare al titolo dell'argomento in discussione - non so se i contributori a Wikipedia abbiano subito un calo o meno nell'ultimo anno, o se il loro apporto in termini di qualità sia maggiore o minore rispetto al passato. Quel che so di certo è che in questi anni Wikipedia in sé si è fatta una discreta notorietà: persone con cui ne parlo lasciano intendere che ne hanno considerazione e rispetto e, a grandi linee, essa è esattamente quello che ci si aspetta di trovare quando si parla di lei (e circoscrivendo il suo ambito al solo media internet). Fare previsioni è sempre difficile (per noi umani, che non disponiamo di sfere di cristallo): solo pochi anni prima che esplodesse il fenomeno di internet, era difficile prevederne il successo in termini di popolarità a livello planetario (forse paragonabile soltanto a quello avuto a suo tempo dalla televisione). Ugualmente impensabile era, solo che un paio di anni fa, prevedere il successo dei social network che oggi sette internauti su dieci almeno credo frequentino (ma la mia stima non è fondata su alcun dato certo ed è dettata solo da una impressione *a pelle*). Quindi, prevedere cosa ne sarà di Wikipedia solo che fra cinque anni o sette o dieci diventa impresa ardua. Se per le previsioni non c'è quindi spazio, spazio ne rimane per la speranza: che quanto raccolto in questi anni - spesso a petto di furiose liti e contestazioni - non vada comunque perduto. Una summa in qualche modo è stata raggiunta e Alessandria (d'Egitto) non è poi così lontana, se ci piace sognare. --<Twice25¯(disc.)> 17:08, 15 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Citando uno studio diverso[modifica wikitesto]

Citando un recente studio di altro tipo, dell'Alberta University in collaborazione con IBM (Ofer Arazy, Arie Croitoru and Soobaek Jang, 2010) pdf, si è preso in considerazione il tipo di impegno e ruolo degli utenti. Analizzando i diversi schemi di cooperazione e verificando in dettaglio i vari contributi (campione di 1.600 voci) hanno identificato vari profili specifici ricorrenti tra i contributori, dal "contributore casuale", estemporaneo, al "contributore a tutto tondo". Le voci di qualità più elevata - secondo lo studio - sono quelle modificate da quest’ultima (e più ristretta) categoria dei redattori, in grado di passare da un ruolo all’altro con flessibilità ed autocorreggersi (quindi non solo patrollatori). Le voci più scadenti, al contrario, si devono soprattutto agli apporti estemporanei di starter e contributori casuali, che non ritornano indietro per correggere. Dunque la questione fondamentale non è, probabilmente, se abbiamo o non abbiamo già raggiunto il punto "critico" oltre il quale andrebbe privilegiata la qualità alla quantità (anche negli utenti), ma piuttosto come aumentare la quantità e la percentuale di contributori "a tutto tondo". IMHO non possiamo farlo semplicemente riducendo la percentuale delle altre categorie di utenti (una sorta di autoriduzione della comunità), anche perché non è detto che uno nasca utente "a tutto tondo", presumibilmente (dico io) uno parte come contributore estemporaneo o altro e poi impara poco a poco ad assumere ruoli diversi, con flessibilità, che poi è quello che più serve. Aggiungo di mio che essere un buon contributore non è solo questione di preparazione accademica, ma anzitutto di "carattere": se uno non ha una determinata capacità psicologica (di accettare le correzioni dagli altri, tanto per cominciare) e una motivazione fortemente altruistica/idealistica, potrebbe essere un grandissimo esperto o un ottimo prof universitario (es. Eco) ma non scrive una riga o abbandona in fretta. Non si diverte, non si appaga di quello che fa. Può succedere anche a utenti di vecchia data, e allora staccano. Siccome abbiamo visto che non possiamo prevedere il futuro di Wikipedia (tantomeno del web in generale), e che l'"effetto novità" è ormai finito (tutti conoscono e usano Wikipedia, pochi conoscono davvero come funziona, pochissimi contribuiscono), quello che realisticamente possiamo fare come comunità è "rendere la vita meno complicata" inutilmente ai nuovi utenti, nella speranza che crescano e diventino, un giorno, dei contributori "a tutto tondo". Una comunità wiki per funzionare ha bisogno di molti utenti (non ho idea di quanti: nessuno ce l'ha). C'è oggi - rispetto a qualche anno fa - troppa burocrazia, troppe leggi e leggine, troppo rispetto della forma a scapito della sostanza, troppa autoreferenzialità. C'è d'altro canto molta più attenzione alle fonti e alla qualità. Questo in parte è un processo inevitabile già avvenuto, ma voglio sperare che almeno possiamo incidere in una piccola % per il futuro. Certo lamentarsi del livello dei nuovi utenti, o se vengono da FaceBook, o piagnistei simili è non solo inutile, ma nocivo. --MarcoK (msg) 14:55, 16 mag 2010 (CEST)[rispondi]

@Marcok: Condivido la tua analisi. Pure, non sono convinto che la fase della quantità sia davvero finita... Continuo a vedere molte falle (vuoti, intendo) su it.wiki. Chiedendo in giro, d'altro canto, ho visto che davvero in pochi sanno che l'enciclopedia è liberamente modificabile/migliorabile: l'effetto immediato della linguetta "modifica" fa un'impressione incredibile. Insomma, credono che noi siamo una comunità di difficile accesso, una redazione a tutti gli effetti. --Pequod76(talk) 23:24, 16 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Nemmeno io sono convinto che la fase "quantitativa" sia finita: se guardiamo all'esempio delle edizioni più grandi, potremmo continuare a lungo, anche se magari non sempre allo stesso tasso di crescita in futuro (al momento però è sostanzialmente stabile); inoltre non è che scrivere nuove voci e migliorare la qualità siano due cose antitetiche! (Wikipedia ne è essa stessa la dimostrazione, no?). C'è purtroppo ancora una enorme discrepanza, una voragine praticamente, da parte del grande pubblico tra usare Wikipedia e conoscerla (da un certo punto di vista questo mi gratifica per il fatto che potrò continuare assieme ad altri l'attività volontaria di "divulgatore" di Wikipedia ancora a lungo...). Penso anch'io che siamo diventati una comunità di "difficile accesso", sfortunatamente, anche se non proprio una "redazione". È appunto su questo che dovremmo lavorare, sebbene constato tristemente che alcuni sembrano compiacersi di questo fatto. In realtà il neofita e l'esperto possono (e devono) continuare a convivere. Per me o continuiamo ad essere un progetto di crowdsourcing oppure, alla lunga, chiudiamo. --MarcoK (msg) 10:46, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Bisogna vedere per quali tipologie di contributori l'accesso è difficile. Sottoscrivo completamente la tua descrizione: «troppa burocrazia, troppe leggi e leggine, troppo rispetto della forma a scapito della sostanza, troppa autoreferenzialità». Ma queste caratteristiche quali nuovi contributori dissuadono? Secondo me dissuadono quelli scrupolosi e seri, mentre non creano nessun problema a chi immette concetti e parole senza porsi troppi problemi (di coerenza col contesto, di rigore contenutistico, di correttezza linguistica ecc). Cioè alla fine bloccano proprio la formazione dei potenziali utenti "a tutto tondo", che anche secondo me dovrebbero essere - quelli sì - molti. Per questo la cosa su cui sono meno d'accordo è la conclusione che il "difficile accesso" possa essere il preambolo dell'abbandono del crowdsourcing in favore di una struttura di tipo redazionale. --Al Pereira (msg) 23:50, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]