Utente:MinaKura/Sandbox3

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Azo
Re di Cartalia
In caricadifferenti fonti
  • dal 330 al 272 a.C.[1]
  • dal 326 al 302 a.C.[2]
  • dal 322 al 302 a.C.[3]
SuccessoreFarnabazo I d'Iberia
MorteKajta (Ardahan)
PadreJared re di Arian Cartalia
Religionepaganesimo georgiano

Azo, Azoy o Azon (georgiano:აზო; აზოჲ; აზონი; ...) è stato un re di Cartalia, un antico regno della attuale Georgia centrale e come tale, alcuni studiosi lo considerano il primo re della Georgia. Secondo gli annali georgiani medievali sarebbe stato insediato sul trono da Alessandro Magno, re di Macedonia, tra il 322 e il 330 a.C. per venire poi ucciso in una data oscillante a seconda delle fonti tra il 302 e 272 a.C...

Storia della Georgia
საქართველოს ისტორია


Portale Georgia

Controversie biografiche[modifica | modifica wikitesto]

La figura storica di Azon è menzionata in alcune delle antiche fonti storiche georgiane, ma non esiste una opinione comune sulla sua origine.

Azo(y) è richiamato in La Conversione della Cartalia, il più antico compendio storico georgiano medievale sopravvissuto fino ai giorni nostri ed indipendente da Cronache georgiane, che invece è il principale corpus historicum della Georgia medievale. Viene descritto come il figlio di un re, il cui nome non viene riportato, a capo di Arian Cartalia, uno stato cliente dell'impero achemenide. Azo avrebbe portato con se 18 case (cognomi) dal paese di suo padre, la patria originale dei georgiani, e le stabilì nella città capitale Mtskheta e nei suoi dintorni. Con ciò sarebbe nato il regno di Cartalia, il Azo primo re (mep'e, მეფე).

Secondo La Conversione della Cartalia, Azo sarebbe arrivato con i suoi al seguito di Alessandro Magno durante la conquista delle regioni a sud del Caucaso. Nominato come primo re a Mtskheta dopo la presa della città, viene considerato anche responsabile di avere introdotto i culti di Gatsi e Gaim.

Le Cronache georgiane invece, non seguono questa tradizione storica e piuttosto riportano di un Azon, figlio di Iaredos, che non era né un re, né nemmeno un georgiano. Il personaggio avrebbe conquistato Mtskheta con 100000 macedoni (nel testo chiamati "romani"). Secondo questa fonte, sarebbe stato lo stesso Alessandro Magno a comandare ad Azon di adorare sette corpi celesti (il sole, la luna e cinque "stelle", cioè i pianeti) e di servire il "Dio invisibile, il creatore dell'universo". Azon in queste cronache viene descritto come un tiranno, ma i georgiani, guidati da Farnabazo Mtskheteli e Eristav Kuji di Egris, due membri dei clan regnanti locali, si ribellarono, liberando la loro patria dalla dominazione dei greci e mettendo sul trono di Cartalia Farnabazo, il cui padre e zio furono uccisi da Azon,[4][5] come primo re.

Azo e Azon rappresentano senza dubbio la stessa figura storica ed entrambe le fonti attribuiscono la sua ascesa al trono alla leggendaria spedizione di Alessandro nell'interno della Georgia.[6] Per questo motivo secondo alcune fonti Farnabazo è stato il primo re di Cartalia e per estensione della Georgia, mentre altri storici indicano Azon come primo monarca della Georgia antica.

Secondo gli storici georgiani del XIX secolo Vakhushti Batonishvili e Teimuraz Batonishvili, la tradizione reltiva ad Azo prende le origini dai piani durante l'età ellenistica del III secolo a.C. dei greci, che cercarono di stabilire una rotta commerciale fluviale transcaucasica verso l'India, sfruttando il percorso del fiume Kura. In conseguenza di questo progetto, il re tracio-macedone Lisimaco, uno dei diadochi di Alessandro Magno, satrapo e poi re di Tracia, dell'Asia minore e della Macedonia, sostenne le polis greche della Colchide sulla costa del Mar Nero nella loro lotta contro i principi locali (skeptuch). Così facendo, per i macedoni era possibile mantenere il dominio sulla parte iniziale orientale del percorso. In questo contesto gli storici menzionati, ritengono che Lisimaco avrebbe messo sul trono Azo come re di Cartalia, assumendo quindi il controllo di gran parte della parte centrale del Kura. Contro questo regnante si opposero i principi georgiani Farnabazo e Mtskhetel Sepetsuls, i quali a loro volta volevano assumere il controllo del traffico fluviale, fondamentale per la fornitura di spezie all'Europa. Secondo questa ricostruzione, dal conflitto emergerà vincitore Farnabazo, con Azo ucciso in battaglia. Riassumendo:

• Secondo la conversione di Cartalia[7], Azo era figlio del re di Cartalia [k 1] • Secondo la vita di Cartalia [20], Azon era figlio del macedone/romano Jaredos [k 2] • Per Vakhushti Batonishvili[21] il futuro re era figlio del capo macedone Jared [k 3] • Teimuraz Batonishvili [22] lo presenta come figlio di Ariane, uno dei principi di Alessandro Magno [k 4]

Storiografia moderna[modifica | modifica wikitesto]

L'identificazione di Azo/Azon resta uno degli enigmi più complessi e controversi della prima storia georgiana. Il suo regno è convenzionalmente datato dallo studioso georgiano Sergi Gorgadze come compreso tra il 330 e il 272 a.C., sebbene questa cronologia manchi di precisione.[7]

Nonostante le loro differenze, le due tradizioni medievali concordano sul fatto che la dignità reale fu stabilita a Mtskheta nel primo periodo ellenistico e ciò è verificato in fonti non georgiane.[8] La leggenda della campagna iberica di Alessandro è stata conservata anche nella tradizione storica armena, in particolare nella Storia degli armeni di Mosè di Corene (probabilmente del V secolo). Mosè parla di "Mitridate, satrapo di Dario " (identificabile con Mitridate II di Cius) insediato da Alessandro per governare i georgiani. Il professor Giorgi Melikishvili ha tracciato diversi parallelismi tra i racconti dell'Azon delle cronache georgiane e il Mitridate della tradizione armena.[9]

Diversi studiosi moderni ritengono che la storia di Azo suggerisca indirettamente la migrazione delle prime tribù georgiane a nord-ovest e la fusione di elementi anatolici con le tribù che vivevano nella Cartalia Kartli vera e propria.[10] D'altra parte, la versione di La Vita di Kartli, che anacronisticamente si riferisce all'entourage di Azon come "romani", potrebbe benissimo riflettere le attività romane in Iberia, presumibilmente quelle del periodo Flavio (69–96 d.C.), che sono sorprendentemente ignorate dagli annali georgiani.[9][11]

Alcuni storici moderni hanno anche tentato di equiparare Azon (da notare come il nome termini nel suffisso greco –ου) con Giasone del ciclo argonautico.[12] Secondo lo storico romano Tacito, gli Iberi "rivendicavano l'origine tessale, risalente al tempo in cui Giasone, dopo essere partito con Medea e i loro figli, tornò al palazzo vuoto di Eete e dei Colchi senza re".[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sergi Gorgadze "History of Georgia" . A short systematic course for adults. Kutaisi, 1915 p. 84.https://dspace.nplg.gov.ge/bitstream/1234/236511/1/Saqartvelos_Istoria.pdf
  2. ^ ↑ Vakhushti Batonishvili "History of Georgia" , published by G. d. of Kartvelishvili. Explained and supplemented with archaeological and historical references of the newly acquired d. Z. by Bakradze. Tiflis, 1885. p. 35, 36. https://dspace.nplg.gov.ge/handle/1234/68532
  3. ^ ^ Principaux Rois en Asia Minore . IBÉRIE - COLCHIDE. http://antikforever.com/Asie_Mineure/Divers/Principaux%20Rois.htm
  4. ^ Rapp, p. 269
  5. ^ Rapp, p. 270
  6. ^ Rapp, p. 270
  7. ^ Rapp, p. 273
  8. ^ Rapp, p. 273
  9. ^ a b Kavtaradze, Giorgi L. Georgian Chronicles and the raison d'étre of the Iberian Kingdom (Caucasica II)., pp. 177-237. Orbis Terrarum, Journal of Historical Geography of the Ancient World 6, 2000.
  10. ^ Toumanoff, Cyril (1963), Studies in Christian Caucasian History, p. 89. Georgetown University Press.
  11. ^ Lerner, Constantine B. (2001) The 'River of Paradaise' and the Legend about the City of Tbilisi: A Literary Source of the Legend, p. 76. Folklore Vol. 16.
  12. ^ Rapp, pp. 269-270
  13. ^ Grant, Michael (1973), The Annals of Imperial Rome, p. 217. Penguin Classics, ISBN 0-14-044060-7

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen H. Rapp, Studies In Medieval Georgian Historiography: Early Texts And Eurasian Contexts, Peeters Publishers, 2003, ISBN 9042913185.


[[Categoria:Re di Iberia]]