Utente:Echoes89/Sandbox/DeadC

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The Dead C
Paese d'origineBandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
GenereNoise rock
Improvvisazione libera
Drone music
Rock sperimentale
Periodo di attività musicale1987 – in attività
EtichettaFlying Nun Records
Precious Metal
Siltbreeze
Language Recordings
Starlight Furniture Company
Ba Da Bing!

I Dead C sono un gruppo musicale noise rock neozelandese formato a Dunedin nel 1987 da Bruce Russell (chitarra), Michael Morley (voce, chitarra e laptop) e Robbie Yeats (batteria).

Associati alla coeva scena Lo-Fi, il loro sound è caratterizzato dalla fusione di rumorismo, muri di suono prodotti dalle chitarre e dal largo utilizzo dell'improvvisazione libera[1].

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

I Dead C nascono a Port Chalmers, vicino Dunedin, nel 1987[2]. Michael Morley è un artista visuale e sound artist, membro, insieme a Richard Ram, dei Wreck Small Speakers on Expensive Stereos, la cui musica era basata principalmente sul collage sonoro tramite registratori a nastro. Nel 1984 a Dunedin, dove Morley e Ram frequentano l'Università di Otago, il gruppo comincia a suonare dal vivo ed è ad uno di questi concerti che Michael Morley conosce Bruce Russell, all'epoca studente di filosofia. Le prime collaborazioni fra i due consistono nei progetti The Red Orchestra e Pink Plastic Gods (con Richard Ram e Robert Scott, futuro membro dei Bats)[2]. Russell trascorre il 1986 a Londra, dove ha la possibilità di assistere ad un concerto dei Sonic Youth. Tornato in Nuova Zelanda nel 1987, si trasferisce a Port Chalmers insieme a Morley, che gli propone di formare una band assieme a Robbie Yeats, all'epoca batterista dei Verlaines, gruppo baroque pop esponente del Dunedin sound. Alla fine del gennaio 1987 il trio si esibisce per la prima volta dal vivo, mentre il debutto su cassetta avviene nel marzo dello stesso anno[3] con The Dead Sea Perform M. Harris (ventuno copie in formato C30), uscito per Diabolic Root, contenente due tracce che già presentano alcuni degli elementi fondametali del sound dei Dead C, quali bordoni, clangori metallici, utilizzo del feedback e parti vocali appena accennate[1][2]. Allo stesso periodo[4] risalgono le registrazioni che confluiscono nella seconda cassetta realizzata per Diabolic Root 43 Sketch For A Poster, più affine alle sonorità del Dunedin sound e dei gruppi che gravitavano nell'orbita della Flying Nun Records, fra le quali spicca una cacofonica cover di Light My Fire dei Doors.

Gli album con Flying Nun e Trapdoor Fucking Exit[modifica | modifica wikitesto]

È proprio con Flying Nun Records che i Dead C realizzano il loro primo album, DR503, nel maggio 1988[5]. Il titolo è un rimando alle precedenti produzioni della band con Diabolic Root (il numero di catalogo di The Dead See Perform M. Harris è infatti DR502). In questo disco, al sound che caratterizzerà il successivo periodo Siltbreeze, ovvero destrutturazione e rifiuto della forma canzone, feedback e rumorismo, si affiancano brani che presentano una struttura più tradizionale, con l'utilizzo di chitarre acustiche, sonorità jingle-jangle, linee di basso post-punk e talvolta ritmi brillanti e parti vocali piuttosto melodiche[6]. Il sucessivo Eusa Kills (1989) è generalmente considerato l'album "pop" della band[2][7][8], probabilmente anche a causa della presenza di una cover di Children of the Revolution dei T. Rex (con il nome children). Il disco (registrato con un TASCAM Portastudio a quattro tracce[2]), presenta ancora una certa varietà stilistica, che va dalla ballata Scarey Nest (che ricorda i primi Sonic Youth[7]), alle atmosfere minimali e psichedeliche di Alien to be e Envelopment, fino al noise vero e proprio di Now I Fall, Maggot e I was here[2] (che utilizza un campionamento di Jordan, Minnesota dei Big Black). Segue per la band una breve pausa (con Michael Morley trasferitosi temporaneamente ad Auckland dove darà vita al progetto solista Gate e ad altre collaborazioni parallele[9]), durante la quale viene comunque registrato l'EP Helen Said This/Bury per la Siltbreeze Records di Filadelfia, con cui i Dead C varcano virtualmente i confini nazionali. Con tutti i componenti nuovamente a Port Chalmers, i Dead C realizzano Trapdoor Fucking Exit (edito assieme al precedente EP sempre da Siltbreeze), considerato uno dei loro lavori più rappresentativi[1][10].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Dead C, su ondarock.it. URL consultato il 2 marzo 2017.
  2. ^ a b c d e f The Dead C - Why use two chords when one will do?, su audioculture.co.nz. URL consultato il 5 marzo 2017.
  3. ^ The Dead C ‎– The Dead See Perform M. Harris, su discogs.com. URL consultato il 5 marzo 2017.
  4. ^ The Dead C.* ‎– 43 Sketch For A Poster, su discogs.com. URL consultato il 5 marzo 2017.
  5. ^ The Dead C ‎– DR503, su discogs.com. URL consultato il 5 marzo 2017.
  6. ^ I Gave You A Shot, My House Was Bombed: A Dead C Primer, su adhoc.fm. URL consultato il 5 marzo 2017.
  7. ^ a b The Dead C, "Eusa Kills", su brainwashed.com. URL consultato l'8 marzo 2017.
  8. ^ The Dead C - DR503 / Eusa Kills, su dustedmagazine.com. URL consultato l'8 marzo 2017.
  9. ^ The Dead C - Why use two chords when one will do? - part 2, su audioculture.co.nz. URL consultato l'8 marzo 2017.
  10. ^ Dead C, su scaruffi.com. URL consultato il 3 gennaio 2021.