Utente:Astidappello/Sandbox

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Premio Asti d'Appello[modifica | modifica wikitesto]

Il Premio Letterario Asti d’Appello è un premio letterario italiano che viene assegnato ad Asti  nel mese di novembre a un'opera di narrativa italiana scelta tra quelle giunte in finale nei maggiori premi letterari italiani dell’anno, ma non risultata vincitrice. Il premio è indetto per iniziativa dell'Associazione Premio Letterario Asti d’Appello, di cui è presidente onorario l’avvocato e cantautore Paolo Conte.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Il Premio Letterario Asti d’Appello ha recuperato dopo molti anni un nome e un’idea originale dei tardi anni ’60: rimettere in gioco i romanzi entrati nella graduatoria dei maggiori premi letterari nazionali, ma che non hanno vinto, e offrir loro una seconda chance, una sentenza d’appello. Il Premio, che ebbe il merito di premiare illustri esclusi quali  Anna Banti per Noi credevamo e Italo Calvino per Le cosmicomiche, venne abbandonato sull’onda delle contestazioni del ’68.

La sollecitazione a riprendere l’iniziativa è venuta nel 2009 da Paolo Conte, l’avvocato e chansonnier astigiano, ed è stata accolta dalla Biblioteca Astense, che è responsabile dell’organizzazione.

Rispetto alle passate edizioni un’innovazione riguarda la ‘giuria togata’, che è composta da magistrati e giuristi: un modo sorridente ed ironico di evidenziare l’analogia del premio con un iter processuale, accentuata anche dall’arringa  a sostegno della propria opera che ogni scrittore in concorso pronuncia davanti alla giuria e al pubblico del Teatro Vittorio Alfieri, sede della cerimonia.

Modalità di premiazione[modifica | modifica wikitesto]

Il meccanismo del Premio prevede che un gruppo di 6 soci che si sono resi disponibili come lettori volontari selezioni annualmente tra tutti i romanzi finalisti ai grandi premi letterari quelli  che parteciperanno al Premio d’Appello. Da dicembre a fine settembre vengono selezionati gli scrittori (da un minimo di 8 a un massimo di 10) finalisti: la scelta del vincitore è determinata dai voti della giuria popolare, composta da lettori che annualmente si iscrivono alla Associazione Premio d’Appello (ca. 130) e della giuria giovane (ca. 150 allievi delle scuole superiori cittadine), cui si sommano quelli della giuria ‘togata’, che sono ponderati, ovvero in un rapporto matematico tra il numero di giuristi presenti e numero e voti dei giurati popolari e giovani.

Tradizionalmente l’ultima domenica di novembre, nel Teatro Alfieri di Asti, si tiene la cerimonia conclusiva, che prevede l’arringa di ciascun scrittore a difesa del proprio romanzo di fronte ai giudici togati e un breve concerto, durante il quale la giuria togata si riunisce nella ‘camera di consiglio’ per proclamare il vincitore. La cerimonia è presentata dall’attrice e giornalista Chiara Buratti e dal giornalista e disk jockey Massimo Cotto.

Opere premiate[modifica | modifica wikitesto]

2020 - FABIANO MASSIMI, L’angelo di Monaco, Longanesi

2019 - BENEDETTA CIBRARIO, Il rumore del mondo, Mondadori

2018 - MARCO BALZANO, Resto qui, Einaudi

2017 - WLODEK GOLDKORN, Il bambino nella neve, Feltrinelli

2016 - MARCELLO FOIS, Luce perfetta, Einaudi

2015 - PAOLA CAPRIOLO, Mi ricordo, Giunti

2014 - MICHELE MARI, Roderick Duddle, Einaudi

2012 - FRANCESCA MELANDRI, Più alto del mare, Rizzoli

2013 - LIDIA RAVERA, Piangi pure, Bompiani

2011 - FEDERICA MANZON, Di fama e di sventura, Mondadori

2010 - ANTONIO PENNACCHI, Canale Mussolini, Mondadori

2009 – DUNJA BADNJEVIC , L'isola nuda, Bollati  Boringhieri) ex aequo con  ELENA LOEWENTHAL,  Conta le stelle, se puoi, Einaudi

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]