Uranofane
Uranofane | |
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Classificazione Strunz | VIII/B.34-40 |
Formula chimica | Ca(UO2)2SiO3(OH)2·5(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | monoclino |
Parametri di cella | a=15,87, b=7,05, c=6,66, Z=3; β=97,25° V=739,19 Den(Calc)= 3,95 |
Gruppo puntuale | 2 |
Gruppo spaziale | P 21 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 3,84 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2,5 |
Sfaldatura | perfetta |
Frattura | irregolare |
Colore | giallo |
Lucentezza | da vitrea a grassa |
Opacità | da traslucido a subtraslucido |
Striscio | giallo chiaro |
Diffusione | frequente |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'Uranofane o uranofano è un minerale raro, chimicamente un silicato di calcio e uranile che si forma dall'ossidazione dei minerali contenenti uranio. Noto anche con il nome di uranotile è di colore giallo ed è radioattivo.
Occorre maneggiarlo con cura perché si sfalda facilmente e potrebbe conficcarsi nella pelle; essendo radioattivo il corpo verrebbe continuamente bombardato dalle radiazioni.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Rinvenuto inizialmente a Wolsendorf (Baviera), i campioni provenienti da Kupferberg nella Slesia vennero descritti come uranotile da Websky nel 1853.
Successivamente venne chiamato uranofane in allusione al suo contenuto di uranio.[1]
Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]
Terroso, fibroso o cristalli radiali.[2]
Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]
Nelle pegmatiti o nei giacimenti di uranio come alterazione dell'uraninite.[1][3]
Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]
In cristalli prismatici, generalmente aciculari. Frequentemente in gruppi fibroso raggiati o in croste, in noduli o masserelle finemente fibrose o pulverulente.[4]
Luoghi di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]
- Europa: Baviera in Germania; presso Lachaux nel Puy-de-Dôme, Margnac nell'Alta Vienne in Francia.[1]
- Italia: Peveragno, in provincia di Cuneo; Novazza presso Gromo in Val Seriana nella provincia di Bergamo; Val Rendena, Val Daone nel Trentino occidentale. Le precedenti località sono state perlustrate negli anni cinquanta e sessanta. In Italia si trova anche nelle pegmatiti di Treglio in Val Vigezzo in provincia di Novara ed in quelle di Piona in provincia di Como.[1]
- Altre località: Bancroft nell'Ontario in Canada; Grants nel Nuovo Messico, nelle pegmatiti del Dakota del Sud e della Carolina del Nord negli USA; nello Shaba nello Zaire.[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Autori Vari, Scheda Uranofane in Il magico mondo di Minerali & gemme, De Agostini (1993-1996), Novara
- ^ Info dal sito di Webmineral.com
- ^ a b Carlo Maria Gramaccioli, Uranofane in I minerali dalla A alla Z vol. III pag 667, Alberto Peruzzo editore (1988), Milano
- ^ (FR) Claude Guillemin, Minéraux d'uranium du Haut Katanga, Tervuren (Belgio), 1958.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Webmin, su webmineral.com.