Una città chiamata bastarda

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Una città chiamata bastarda
Titolo originaleA Town Called Bastard
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Spagna
Anno1971
Durata95 min
Rapporto2,35:1
Generewestern
RegiaRobert Parrish, Irving Lerner
SoggettoRichard Aubrey
SceneggiaturaRichard Aubrey, Benjamin Fisz
ProduttoreBenjamin Fisz
Produttore esecutivoBenjamin Fisz
Casa di produzioneBenamar-Zurbano Productions, Benmar Productions, Zurbano Films
Distribuzione in italianoFida Cinematografica
FotografiaManuel Berenguer
Effetti specialiManuel Baquero
MusicheWaldo de los Ríos
ScenografiaJulio Molina (art director), Julio Molina, Germán Quejido (set decorators)
CostumiOssie Clark, Alice Pollock, Charles Simminger
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Una città chiamata bastarda (A Town Called Bastard) è un film del 1971 diretto da Robert Parrish e Irving Lerner, interpretato da Martin Landau, Telly Savalas, Stella Stevens e Fernando Rey.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, diretto da Robert Parrish e Irving Lerner su una sceneggiatura di Richard Aubrey e Benjamin Fisz con il soggetto dello stesso Aubrey, fu prodotto da Benjamin Fisz per la Benamar-Zurbano Productions, la Benmar Productions e la Zurbano Films e girato in varie località in Spagna, tra cui Almería e Daganzo.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito con il titolo A Town Called Bastard negli Stati Uniti dal 27 ottobre 1971 (première a New York) al cinema dalla Scotia International. È stato distribuito anche con il titolo A Town Called Hell.

Altre distribuzioni:

  • nel Regno Unito il 27 giugno 1971
  • in Svezia il 12 luglio 1971 (Bastard - den dödsdömda staden)
  • in Danimarca il 23 agosto 1971 (De hængtes by)
  • in Spagna il 27 settembre 1972 (première a Bilbao, Una ciudad llamada Bastarda)
  • in Canada nel 1973
  • in Turchia il 16 dicembre 1974 (Kansizlar)
  • in Germania Ovest (Eine Stadt nimmt Rache)
  • in Ungheria (A pokol városa)
  • in Finlandia (Bastard - kuolemaantuomittu kaupunki)
  • in Grecia (I polis ton kataramenon)
  • in Francia (Les brutes dans la ville e in DVD Les aventuriers de l'ouest sauvage)
  • in Brasile (Uma Cidade Chamada Bastardo e Uma Cidade Chamada Inferno)
  • in Italia (Una città chiamata bastarda)

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Morandini il regista è "influenzato dal sadismo degli spaghetti western" e avrebbe comunque "fatto di meglio".[1] Secondo Leonard Maltin il film è "una schifezza".[2]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Le tagline sono:

  • "They called it HELL... They called it VIOLENT and EVIL!".
  • "Vengeance's fire is raging.".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Una città chiamata bastarda - MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 10 marzo 2013.
  2. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, p. 417, ISBN 8860181631. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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