The Ant and the Aardvark

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
The Ant and the Aardvark
cartone
Lingua orig.inglese
RegiaFriz Freleng, Hawley Pratt, Gerry Chiniquy, Art Davis
ProduttoreDavid H. DePatie, Friz Freleng
MusicheDoug Goodwin
StudioDePatie–Freleng Enterprises

The Ant and the Aardvark (letteralmente La formica e l'oritteropo) è una serie di 17 cortometraggi animati prodotta dalla DePatie-Freleng Enterprises e distribuita cinematograficamente dalla United Artists tra il 5 marzo 1969 e il 16 giugno 1971.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il cartone animato segue i tentativi di un oritteropo blu di catturare e mangiare una formica rossa di nome Charlie.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione originale entrambi i personaggi sono doppiati da John Byner, imitando rispettivamente le voci di Jackie Mason e di Dean Martin.[1][2][3]

La serie è stata originariamente distribuita cinematograficamente dalla United Artists. I 17 cortometraggi sono successivamente entrati a far parte di vari contenitori televisivi, di solito al fianco ad altri personaggi prodotti dalla DePatie-Freleng Enterprises, come La Pantera Rosa e L'ispettore. Il cartone animato è diventato particolarmente popolare nel 1970, quando è entrato a far parte della seconda stagione della serie della NBC The Pink Panther Show, per l'occasione rinominata The Pink Panther Meets the Ant and the Aardvark. Nonostante il successo, nessun nuovo episodio è stato prodotto.[4]

Tuttavia ritornano nel loro segmento de La Pantera Rosa & Co in cui appaiono in una puntata in mezzo agli episodi della pantera rosa; qui l'oritteropo è più magro e snello mentre la formica è snella e più giovanile di aspetto.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

La serie utilizza diverse tecniche di lavorazione tipiche del periodo. In particolare i colori dei due protagonisti (blu e rosso) sono uniformi, senza sfumature tra corpo e vestiti. Come tali, i colori solidi dei personaggi permettevano loro di distinguersi chiaramente e spiccare rispetto agli sfondi multicolori, creando un effetto visivo alquanto peculiare e caratteristico.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robert Simonson, Sondheim, Lane and Stroman's The Frogs Finds a Lily Pad at Lincoln Center Beginning June 22, Playbill, 22 giugno 2004. URL consultato il 10 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2013).
  2. ^ Vernon Scott, JOHN BYNER IS THE MAN BEHIND CHARACTER'S VOICE[collegamento interrotto], Sun-Sentinel, 26 luglio 1985. URL consultato il 10 agosto 2009.
  3. ^ Graham Jefferson, Pink Panther breaks silence // The cool cat acquires a voice from Matt Frewer, USA Today (subscription required), 7 dicembre 1993. URL consultato il 10 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2012).
  4. ^ a b Jerry Beck, Pink Panther: The Ultimate Guide to the Coolest Cat in Town, New York, New York, Dorling Kindersley, Ltd., 2006, pp. 38–39, 44–45, 102–103, ISBN 0-7566-1033-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Animazione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di animazione