Tete Montoliu

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Tete Montoliu
Tete Montoliu e Bobby Hutcherson, nel 1984
NazionalitàBandiera della Spagna Spagna
GenereJazz
Hard bop
Bebop
Periodo di attività musicale1954 – 1997
StrumentoPianoforte

Tete Montoliu, Vicenç Montoliu i Massana[1] (Barcellona, 28 marzo 1933Barcellona, 24 agosto 1997), è stato un pianista e compositore spagnolo di jazz, il primo del paese a valicare la frontiera e raggiungere un livello internazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cieco dalla nascita, sin dalla più tenera infanzia comincia a suonare il pianoforte, favorito da un ambiente familiare portato per la musica. Si avvicina al mondo jazzistico attratto dalla musica di Art Tatum, altro grande pianista cieco, e di Earl Hines.

Il suo percorso da professionista inizia nel maggio del 1954, come pianista dell'orchestra del bolerista venezuelano Lorenzo González. All'Hot Club di Barcellona, dove si esibisce frequentemente assieme al sassofonista Don Byas[2], ha modo di conoscere Lionel Hampton[3] che, nel 1956, lo avrebbe reclutato per la registrazione di un suo disco. La sua prima esibizione fuori della Spagna avviene nel 1958 in trio, assieme ad Art Taylor e Doug Watkins, coi quali si esibisce a Cannes. Negli anni sessanta suonerà spesso a Berlino assieme ad Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Sahib Sihab o Herb Geller e, a Copenaghen, con Dexter Gordon, Archie Shepp, Kenny Dorham e Roland Kirk, tra gli altri. Nel 1967, negli Stati Uniti, incide con Richard Davis ed Elvin Jones per la Impulse![4] e, appena rientrato in Europa, pubblica vari dischi come bandleader, col trombettista Dusko Goykovich ed altri musicisti.

Nel 1979 e nel 1980 torna negli Stati Uniti per collaborare con Bobby Hutcherson, Ben Webster, Lucky Thompson, Anthony Braxton e George Coleman, con i quali realizza anche diverse incisioni. Suona inoltre con musicisti come Chick Corea, Paquito D'Rivera, Stan Getz o Stéphane Grappelli.

In patria, ha partecipato ad un gran numero di sessioni assieme a Núria Feliu o col suo inseparabile trio formato assieme al contrabbassista Horacio Fumero ed il batterista Peer Wyboris. Ha inciso anche con altri musicisti, come Jordi Sabatés.

Il 9 marzo 1996, per i suoi cinquant'anni nel mondo del jazz, ha ricevuto un omaggio a scala nazionale nel Teatro Monumental di Madrid a cui hanno partecipato, tra gli altri, Tom Harrell e Gary Bartz[5].

Dopo la sua scomparsa[6], per iniziativa della Sociedad General de Autores y Editores (SGAE), è stata creata, a Barcellona, la manifestazione "Bienal de Jazz Tete Montoliu" in cui vengono premiati musicisti rivelazione e composizioni musicali.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Montoliu ha sviluppato la sua maniera di suonare a partire dall'influenza di Bud Powell e, in misura minore, di Lennie Tristano[7], riuscendo però ad elaborare un suo stile personale, percussivo, pieno di swing e molto bluesy che gli ha consentito di diventare la figura più internazionale del jazz spagnolo e un accompagnatore molto ricercato dai musicisti americani di passaggio in Europa. Il suo ruolo nella scena spagnola è paragonabile a quello giocato da Martial Solal in quella francese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In catalano
  2. ^ (ES) El País, Tete, segun él mismo, Madrid, 25 agosto 1997. URL consultato il 5 maggio 2015.
    «Più tardi venne a Barcellona un signore che si chiamava Don Byas, si fermò due anni a vivere qui arrivando a parlare catalano, cosa che a me piaceva moltissimo — ero un catalanista fin da piccolo — e veniva ogni giorno a mangiare a casa. Suonava con me, con un ragazzino di dodici anni che aveva delle potenzialità. La cosa cominciò così.»
  3. ^ (ES) El País, Tete, segun él mismo, Madrid, 25 agosto 1997. URL consultato il 5 maggio 2015.
    «Una notte venne Lionel Hampton. Quel signore mi ascoltò suonare jazz e il giorno seguente insistette a dire pubblicamente che ero il miglior pianista europeo. Lo affermò sulla stampa e il risultato fu che dal 15 di marzo (1955 n.d.r.) tutto il mondo cominciò a considerarmi il miglior pianista d'Europa.»
  4. ^ Le registrazioni non sono state tradotte in un album edito.
  5. ^ (ES) Federico González, Cincuenta años de un genio cercano, in El País, Madrid, 11 marzo 1996. URL consultato il 5 maggio 2015.
  6. ^ (ES) Miquel Jurado, Fallece el pianista Tete Montoliu, que logro cruzar, todas las fronteras con su jazz, in El País, Madrid, 25 agosto 1997. URL consultato il 5 maggio 2015.
    «Il pianista di jazz Tete Montoliu è scomparso ieri alle 11:40 nella Clinica Ospedaliera di Barcellona, a 64 anni, vittima di un tumore al polmone che gli era stato diagnosticato durante il ricovero del novembre dell'anno passato per una aritmia.»
  7. ^ (FR) Philippe Carles, André Clergeat e Jean-Louis Comolli, Dictionnaire du jazz, Parigi, Robert Laffont, 1988, p. 704, ISBN 2-221-04516-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (CA) Miquel Jurado, Tete, quasi autobiografia, Barcelona, Pòrtic Proa, 1998.
  • (ES) Miquel Jurado, Tete, casi autobiografía, Madrid, Fundación de la Sociedad General de Autores y Editores, 2005 [1998].
  • (FR) Philippe Carles, André Clergeat e Jean-Louis Comolli, Dictionnaire du jazz, Parigi, Robert Laffont, 1988, ISBN 2-221-04516-5.

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Controllo di autoritàVIAF (EN2657051 · ISNI (EN0000 0000 6638 4810 · Europeana agent/base/61460 · LCCN (ENn85105747 · GND (DE123402646 · BNE (ESXX979338 (data) · BNF (FRcb13897656s (data) · J9U (ENHE987007427036405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85105747